Cronaca
Operazione “Red Eagles” a Cerignola, scattano le condanne definitive
Indagini durate due anni, furono sequestrati 20 kg di cocaina, oltre una tonnellata di marijuana ed un arsenale di 47 armi
Cerignola - martedì 15 febbraio 2022
9.44 Comunicato Stampa
Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani e della Compagnia di Cerignola, con il supporto dei reparti specializzati dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia, della C.I.O. dell'11° Reggimento Carabinieri "Puglia" e del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, hanno dato esecuzione a 11 provvedimenti definitivi di esecuzione pena, di cui 7 di carcerazione e 4 di carcerazione con contestuale sospensione pena, emessi dall'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Bari, conseguenti le tre fasi di giudizio originate dall'operazione cd. "Red Eagles".
Gli 11 soggetti, definitivamente condannati alla reclusione in carcere con condanne definitive comprese da 6 mesi a 15 anni e 10 mesi di reclusione, sono stati ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere armata finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le condanne definitive, arrivate al termine del previsto iter giudiziario, sono la naturale conseguenza di una articolata e complessa attività investigativa svolta dal N.O.R. – Sezione Operativa della Compagnia di Barletta (BT) conclusa nel 2015. La predetta indagine, denominata "Red Eagles", fu caratterizzata dall'esecuzione di numerose intercettazioni telefoniche e pedinamenti che interessarono tutto il territorio nazionale. Nell'ambito delle investigazioni, concluse con l'esecuzione di numerose misure cautelari emesse dal GIP di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, eseguite la mattina del 3.11.2016, si accertò l'esistenza di 3 diversi sodalizi criminali di matrice cerignolana, andriese e tranese che, in collaborazione tra loro ed avvalendosi di paritetiche organizzazioni strutturate di matrice albanese, pugliese e siciliana, erano dediti all'importazione di ingenti quantitativi di marijuana dall'Albania, nonché di cocaina da Roma, Milano e dalla Sicilia.
Le indagini, durate circa 2 anni, consentirono l'apertura di nuovi filoni investigativi, iscritti sotto nuovi procedimenti penali, che consentirono il sequestro di circa 20 kg di cocaina, oltre una tonnellata di marijuana ed un arsenale di 47 armi di vario genere nonché di sventare un sequestro di persona a scopo estorsivo con conseguente liberazione dell'ostaggio.
I provvedimenti di esecuzione pena sono susseguenti al rigetto del ricorso per Cassazione proposto dai condannati. Le posizioni dei restanti indagati sono state definite a seguito di riti alternativi che hanno determinato l'irrogazione di pesanti condanne.
Espletate le formalità di rito, 7 dei condannati sono stati associati alle Case Circondariali di competenza.
Gli 11 soggetti, definitivamente condannati alla reclusione in carcere con condanne definitive comprese da 6 mesi a 15 anni e 10 mesi di reclusione, sono stati ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere armata finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le condanne definitive, arrivate al termine del previsto iter giudiziario, sono la naturale conseguenza di una articolata e complessa attività investigativa svolta dal N.O.R. – Sezione Operativa della Compagnia di Barletta (BT) conclusa nel 2015. La predetta indagine, denominata "Red Eagles", fu caratterizzata dall'esecuzione di numerose intercettazioni telefoniche e pedinamenti che interessarono tutto il territorio nazionale. Nell'ambito delle investigazioni, concluse con l'esecuzione di numerose misure cautelari emesse dal GIP di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, eseguite la mattina del 3.11.2016, si accertò l'esistenza di 3 diversi sodalizi criminali di matrice cerignolana, andriese e tranese che, in collaborazione tra loro ed avvalendosi di paritetiche organizzazioni strutturate di matrice albanese, pugliese e siciliana, erano dediti all'importazione di ingenti quantitativi di marijuana dall'Albania, nonché di cocaina da Roma, Milano e dalla Sicilia.
Le indagini, durate circa 2 anni, consentirono l'apertura di nuovi filoni investigativi, iscritti sotto nuovi procedimenti penali, che consentirono il sequestro di circa 20 kg di cocaina, oltre una tonnellata di marijuana ed un arsenale di 47 armi di vario genere nonché di sventare un sequestro di persona a scopo estorsivo con conseguente liberazione dell'ostaggio.
I provvedimenti di esecuzione pena sono susseguenti al rigetto del ricorso per Cassazione proposto dai condannati. Le posizioni dei restanti indagati sono state definite a seguito di riti alternativi che hanno determinato l'irrogazione di pesanti condanne.
Espletate le formalità di rito, 7 dei condannati sono stati associati alle Case Circondariali di competenza.