Cronaca
Operazione "Lockdown": rapine a mano armata e spaccio a Cerignola e Orta Nova
Misure cautelari per 11 persone, di cui 7 cerignolani
Cerignola - mercoledì 25 ottobre 2023
11.39 Comunicato Stampa
I Carabinieri del Comando Compagnia di Cerignola hanno eseguito un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Foggia su richiesta di quella Procura della Repubblica, nei confronti di 11 persone – 7 di Cerignola e 4 residenti in altri comuni delle province di Foggia e B.A.T. - indagate a vario titolo dei reati di rapina, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi, ricettazione, nonché detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Il nome dell'operazione è legato al periodo di svolgimento delle indagini, condotte dalla Compagnia Carabinieri di Cerignola - con la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia - durante la pandemia da covid 19.
Gli elementi raccolti hanno consentito di delineare una solida piattaforma indiziaria in ordine a una serie di rapine a mano armata in danno di supermercati che ha interessato, da maggio 2019 a febbraio 2020, i territori di Cerignola e Orta Nova. I Carabinieri hanno accertato, in tre diversi episodi, il ricorso da parte dei rapinatori allo stesso modus operandi: durante le operazioni di apertura o di chiusura del locale, travistati da passamontagna, hanno fatto irruzione nell'esercizio commerciale minacciando, in un caso con l'uso di un fucile, il responsabile o un addetto dell'attività costringendolo, anche con l'uso della violenza, a prelevare dalla cassaforte gli incassi - in una circostanza superiori ai 9.000 euro -, dileguandosi successivamente con la refurtiva a bordo di auto rubate. Tre sono gli arrestati indiziati di aver partecipato a vario titolo, in concorso con altri complici allo stato non ancora identificati, ad una o più rapine. Un determinante contributo all'individuazione di uno di loro è stato fornito da personale del R.I.S. Carabinieri di Roma, che è riuscito ad estrapolare un profilo genetico da uno dei passamontagna - secondo gli inquirenti utilizzati durante una rapina - rinvenuti nei pressi di un immobile rurale di proprietà di un indagato unitamente ad armi, munizioni, sostanza stupefacente, chiodi a tre punte, documentazione contabile di un supermercato rapinato, nonché dispositivi in uso alle Forze dell'Ordine.
Nel corso della complessa attività investigativa è stato inoltre ricostruito un florido spaccio di ingenti quantitativi di stupefacente, gestito da alcuni destinatari della misura cautelare che rifornivano pusher sia della zona che provenienti da paesi limitrofi.
Non sono mancate attività di riscontro agli elementi raccolti da parte dei Carabinieri, che durante le indagini hanno denunciato in stato di libertà 15 persone e sequestrato 3 pistole clandestine, circa 200 munizioni di vario tipo e calibro, 5 caricatori per pistola mitragliatrice "Skorpion" e 3 Kg circa di sostanza stupefacente tra hashish, cocaina e marijuana.
Dei destinatari del provvedimento cautelare 4 sono stati tradotti presso la casa circondariale di Foggia e 2 agli arresti domiciliari, mentre è stato notificato ad ulteriori 4 indagati l'obbligo di dimora nel comune di residenza e ad 1 indagato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il nome dell'operazione è legato al periodo di svolgimento delle indagini, condotte dalla Compagnia Carabinieri di Cerignola - con la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia - durante la pandemia da covid 19.
Gli elementi raccolti hanno consentito di delineare una solida piattaforma indiziaria in ordine a una serie di rapine a mano armata in danno di supermercati che ha interessato, da maggio 2019 a febbraio 2020, i territori di Cerignola e Orta Nova. I Carabinieri hanno accertato, in tre diversi episodi, il ricorso da parte dei rapinatori allo stesso modus operandi: durante le operazioni di apertura o di chiusura del locale, travistati da passamontagna, hanno fatto irruzione nell'esercizio commerciale minacciando, in un caso con l'uso di un fucile, il responsabile o un addetto dell'attività costringendolo, anche con l'uso della violenza, a prelevare dalla cassaforte gli incassi - in una circostanza superiori ai 9.000 euro -, dileguandosi successivamente con la refurtiva a bordo di auto rubate. Tre sono gli arrestati indiziati di aver partecipato a vario titolo, in concorso con altri complici allo stato non ancora identificati, ad una o più rapine. Un determinante contributo all'individuazione di uno di loro è stato fornito da personale del R.I.S. Carabinieri di Roma, che è riuscito ad estrapolare un profilo genetico da uno dei passamontagna - secondo gli inquirenti utilizzati durante una rapina - rinvenuti nei pressi di un immobile rurale di proprietà di un indagato unitamente ad armi, munizioni, sostanza stupefacente, chiodi a tre punte, documentazione contabile di un supermercato rapinato, nonché dispositivi in uso alle Forze dell'Ordine.
Nel corso della complessa attività investigativa è stato inoltre ricostruito un florido spaccio di ingenti quantitativi di stupefacente, gestito da alcuni destinatari della misura cautelare che rifornivano pusher sia della zona che provenienti da paesi limitrofi.
Non sono mancate attività di riscontro agli elementi raccolti da parte dei Carabinieri, che durante le indagini hanno denunciato in stato di libertà 15 persone e sequestrato 3 pistole clandestine, circa 200 munizioni di vario tipo e calibro, 5 caricatori per pistola mitragliatrice "Skorpion" e 3 Kg circa di sostanza stupefacente tra hashish, cocaina e marijuana.
Dei destinatari del provvedimento cautelare 4 sono stati tradotti presso la casa circondariale di Foggia e 2 agli arresti domiciliari, mentre è stato notificato ad ulteriori 4 indagati l'obbligo di dimora nel comune di residenza e ad 1 indagato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.