Cronaca
Operazione “Doppio Pacco”, nel mirino della Guardia di Finanza professionista della provincia di Foggia
Il professionista, abusando dei propri poteri certificativi, concorreva nel disegno criminoso dell’imprenditore cerignolano arrestato
Cerignola - martedì 1 dicembre 2020
13.02 Comunicato Stampa
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito, su disposizione del G.I.P. del locale Tribunale, dott. Domenico Truppa, un provvedimento di misura cautelare personale interdittiva nei confronti di un professionista residente nella provincia di Foggia, responsabile di plurime condotte di falsità materiale e ideologica.
L'attività, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, nella persona del dott. Nicola Scalabrini, nasce dallo sviluppo di elementi investigativi acquisiti durante la prima fase dell'operazione "doppio pacco", che aveva portato, lo scorso mese di maggio, all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un imprenditore foggiano operante nel commercio di autovetture, responsabile di bancarotta fraudolenta e di plurimi reati fiscali.
Nell'occasione, era stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni e somme fino all'ammontare complessivo di 3 milioni di euro, sottoponendo a vincolo disponibilità finanziarie, n. 2 immobili e n. 19 autovetture. In particolare, le fiamme gialle del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna hanno accertato come il predetto professionista, abusando dei propri poteri certificativi, avesse concorso nel disegno criminoso dell'imprenditore arrestato, alterando un atto vero e presentando documentazione falsa a un pubblico registro.
Nell'ordinanza, il G.I.P.. ha rimarcato la grande facilità con cui il professionista ha predisposto il documento per simulare la compravendita, indicativa dell'esistenza di un vero e proprio sistema, ormai collaudato, attraverso il quale sono stati illecitamente salvaguardati, nel tempo, gli interessi dell'imprenditore indagato.
A ciò si aggiunga il ritrovamento nello studio professionale di numerosi fogli in bianco, sottoscritti in originale da persone delle quali era detenuta copia dei documenti di identità e dei codici fiscali, pronti per essere riempiti all'occorrenza. L'operazione attesta la particolare attenzione che, da sempre, la guardia di finanza ripone sia nella tutela dell'economia legale e della fede pubblica sia nel contrasto dei molteplici fenomeni illeciti connessi ai reati fallimentari.
L'attività, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, nella persona del dott. Nicola Scalabrini, nasce dallo sviluppo di elementi investigativi acquisiti durante la prima fase dell'operazione "doppio pacco", che aveva portato, lo scorso mese di maggio, all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un imprenditore foggiano operante nel commercio di autovetture, responsabile di bancarotta fraudolenta e di plurimi reati fiscali.
Nell'occasione, era stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni e somme fino all'ammontare complessivo di 3 milioni di euro, sottoponendo a vincolo disponibilità finanziarie, n. 2 immobili e n. 19 autovetture. In particolare, le fiamme gialle del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna hanno accertato come il predetto professionista, abusando dei propri poteri certificativi, avesse concorso nel disegno criminoso dell'imprenditore arrestato, alterando un atto vero e presentando documentazione falsa a un pubblico registro.
Nell'ordinanza, il G.I.P.. ha rimarcato la grande facilità con cui il professionista ha predisposto il documento per simulare la compravendita, indicativa dell'esistenza di un vero e proprio sistema, ormai collaudato, attraverso il quale sono stati illecitamente salvaguardati, nel tempo, gli interessi dell'imprenditore indagato.
A ciò si aggiunga il ritrovamento nello studio professionale di numerosi fogli in bianco, sottoscritti in originale da persone delle quali era detenuta copia dei documenti di identità e dei codici fiscali, pronti per essere riempiti all'occorrenza. L'operazione attesta la particolare attenzione che, da sempre, la guardia di finanza ripone sia nella tutela dell'economia legale e della fede pubblica sia nel contrasto dei molteplici fenomeni illeciti connessi ai reati fallimentari.