Territorio
Operatori del comparto viti-vinicolo in difficoltà: l’appello di un produttore di Cerignola
Le piogge consistenti hanno fatto marcire l’uva, sul mercato ancora prezzi bassissimi
Cerignola - mercoledì 24 agosto 2022
12.01
"Siamo vicini ai produttori della nostra città", si legge sul post nella pagina Facebook di "Noi, Comunità in movimento", a corredo del video-appello in cui un produttore viti-vinicolo cerignolano si sfoga sulla pesante situazione del settore e lancia un appello agli altri produttori.
Pasquale Calvio è uno dei tanti che, in questo periodo, sta vivendo sulla sua pelle la triste situazione in cui versa il comparto viti-vinicolo. Ha voluto far sentire la sua voce e far arrivare il suo messaggio di vicinanza agli altri produttori che, come lui, sono amareggiati e forse anche rassegnati.
"Quest'anno abbiamo vissuto periodi lunghissimi di siccità. Poi, negli ultimi tempi, le piogge torrenziali e la grandine hanno infierito sull'uva in maturazione, provocando danni e facendola marcire. Noi produttori, nonostante la pandemia e il rincaro prezzi che ha investito soprattutto il gasolio e i prodotti fitofarmaci non ci siamo mai tirati indietro, abbiamo continuato ad investire le nostre risorse sperando in un buon raccolto che, però, non ci sarà. Attualmente il costo dell'uva sul mercato è bassissimo: se continuerà a restare tale, sui 19-20 euro, e non aumenterà almeno a 30-35 euro, non riusciremo neppure a recuperare le spese e i costi di gestione.
Lancio quindi un appello ai produttori, affinchè-nonostante le difficoltà- stringano i denti e rimandino il più possibile il tempo della raccolta dell'uva. Purtroppo noi non abbiamo potere sul mercato, lo avremmo avuto se fossimo organizzati in cooperativa. A decidere sono le cantine, ma queste appartengono a privati e devono ovviamente fare i loro interessi.
Noi qui abbiamo mosti di altissima qualità, con ottima gradazione zuccherina, non possiamo e non dobbiamo cedere al mercato che vuole pagarci così miseramente. Come categoria non siamo abbastanza tutelati, e questa cosa pesa moltissimo a livello sia locale che nazionale".
Esprimiamo anche noi solidarietà e vicinanza a questo produttore della nostra terra e ai tanti come lui che stanno affrontando gravi difficoltà.
Pasquale Calvio è uno dei tanti che, in questo periodo, sta vivendo sulla sua pelle la triste situazione in cui versa il comparto viti-vinicolo. Ha voluto far sentire la sua voce e far arrivare il suo messaggio di vicinanza agli altri produttori che, come lui, sono amareggiati e forse anche rassegnati.
"Quest'anno abbiamo vissuto periodi lunghissimi di siccità. Poi, negli ultimi tempi, le piogge torrenziali e la grandine hanno infierito sull'uva in maturazione, provocando danni e facendola marcire. Noi produttori, nonostante la pandemia e il rincaro prezzi che ha investito soprattutto il gasolio e i prodotti fitofarmaci non ci siamo mai tirati indietro, abbiamo continuato ad investire le nostre risorse sperando in un buon raccolto che, però, non ci sarà. Attualmente il costo dell'uva sul mercato è bassissimo: se continuerà a restare tale, sui 19-20 euro, e non aumenterà almeno a 30-35 euro, non riusciremo neppure a recuperare le spese e i costi di gestione.
Lancio quindi un appello ai produttori, affinchè-nonostante le difficoltà- stringano i denti e rimandino il più possibile il tempo della raccolta dell'uva. Purtroppo noi non abbiamo potere sul mercato, lo avremmo avuto se fossimo organizzati in cooperativa. A decidere sono le cantine, ma queste appartengono a privati e devono ovviamente fare i loro interessi.
Noi qui abbiamo mosti di altissima qualità, con ottima gradazione zuccherina, non possiamo e non dobbiamo cedere al mercato che vuole pagarci così miseramente. Come categoria non siamo abbastanza tutelati, e questa cosa pesa moltissimo a livello sia locale che nazionale".
Esprimiamo anche noi solidarietà e vicinanza a questo produttore della nostra terra e ai tanti come lui che stanno affrontando gravi difficoltà.