Cronaca
Omicidio suicidio a Cerignola, descrizione dei fatti
Nell’ultimo periodo Francesco Ciuffreda, malato terminale, viveva uno stato depressivo causato dalle proprie condizioni di salute
Cerignola - mercoledì 13 novembre 2019
19.12
Stando alle prime ricostruzioni sull'accaduto il deceduto per suicidio Francesco Ciuffreda, 69enne incensurato di Cerignola, viveva con la moglie Giuseppina Pantone, attualmente ricoverata presso l'Ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza" di San Giovanni Rotondo. Alle loro dipendenza la signora Luminita Brocan ed il marito, che vivevano nel casolare attiguo a quello dei Ciuffreda e custodivano il casolare aiutando la famiglia nelle varie faccende, in particolar modo da quando le condizioni di salute di Francesco Ciuffreda sono peggiorate.
Nell'ultimo periodo Francesco Ciuffreda, malato terminale, viveva uno stato depressivo causato dalle proprie condizioni di salute.
Il Ciuffrida, che aveva una pistola Calibro 7.65 regolarmente registrata a proprio nome, ha sparato la propria moglie, Giuseppina Pantone, 65enne, colpendola e ferendola alla testa. Immediatamente è accorsa in soccorso della donna la signora Luminita Brocan, 55enne, e il Ciuffrida non ha esitato ad aprire il fuoco anche contro questa colpendola mortalmente all'addome e al torace, subito dopo si è sparato un colpo alla testa.
Nelle vicinanze del casolare c'era il marito della Luminita Brocan che ha immediatamente dato l'allarme telefonando al figlio dei coniugi Ciuffreda il quale ha soccorso la madre, unica superstite, trasportandola al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Cerignola. Immediato il trasferimento in elisoccorso presso il "Casa Sollievo della Sofferenza" per un intervento chirurgico. Attualmente la donna è in "Protezione Cerebrale", il proiettile ha attraversato la testa da parte a parte.
Indagano sulla vicenda gli uomini del Comando dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola coordinati dal Sostituto Procuratore Paola De Martino.
Nell'ultimo periodo Francesco Ciuffreda, malato terminale, viveva uno stato depressivo causato dalle proprie condizioni di salute.
Il Ciuffrida, che aveva una pistola Calibro 7.65 regolarmente registrata a proprio nome, ha sparato la propria moglie, Giuseppina Pantone, 65enne, colpendola e ferendola alla testa. Immediatamente è accorsa in soccorso della donna la signora Luminita Brocan, 55enne, e il Ciuffrida non ha esitato ad aprire il fuoco anche contro questa colpendola mortalmente all'addome e al torace, subito dopo si è sparato un colpo alla testa.
Nelle vicinanze del casolare c'era il marito della Luminita Brocan che ha immediatamente dato l'allarme telefonando al figlio dei coniugi Ciuffreda il quale ha soccorso la madre, unica superstite, trasportandola al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Cerignola. Immediato il trasferimento in elisoccorso presso il "Casa Sollievo della Sofferenza" per un intervento chirurgico. Attualmente la donna è in "Protezione Cerebrale", il proiettile ha attraversato la testa da parte a parte.
Indagano sulla vicenda gli uomini del Comando dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola coordinati dal Sostituto Procuratore Paola De Martino.