Cronaca
Omicidio Filomena Bruno, gli aggiornamenti
Le ricerche di Cristoforo Aghilar continuano, non si o esclude che possa colpire altri familiari della vittima, allertati i corpi speciali dell’Arma
5 Reali Siti - martedì 29 ottobre 2019
12.17
Le forze dell'ordine sono costantemente alla ricerca di Cristoforo Aghilar, il 36enne che risulta essere il maggior indiziato dell'omicidio di Filomena Bruno, la donna di 53 anni assassinata ieri, lunedì 28 Ottobre, con più coltellate al petto.
Sulle tracce di Aghilar un folto numero di uomini dell'Arma, giunti anche da altre regioni, dei Cacciatori di Puglia e altri corpi speciali dotati di elicottero pronto ad alzarsi non appena sarà stato individuato il luogo in cui il sospettato si nasconde.
Cristoforo Aghilar avrebbe intrattenuto un rapporto con la figlia della vittima. Stando alle prime ricostruzioni, dopo l'insistenza e l'aiuto di Filomena Bruno e del figlio maschio, la ragazza avrebbe interrotto la storia con il pregiudicato sottoposto agli arresti domiciliari, che la minacciava ripetutamente, facendo perdere le proprie tracce. Di qui l'evasione di Aghilar dai domiciliari per raggiungere la vittima ed il proprio figlio presso un bar del centro di Orta Nova, gestito dai parenti della vittima, minacciare con pistola in pugno il ragazzo e la madre. Dopo le minacce si perdono completamente le tracce di Aghilar. Per la vittima, dopo formale denuncia, scatta un piano di protezione da parte della forza dell'ordine secondo il quale avrebbe dovuto comunicare ogni spostamento, cosa che, purtroppo, non è avvenuta fino all'omicidio nel cortile della abitazione della vittima, recatasi a casa per prendere alcuni effetti personali, che dista pochi metri dall'edificio in cui Aghilar stava scontando gli arresti domiciliari.
Al momento le ricerche si muovo sull'asse Italia Germania, luogo in cui Cristoforo Aghilar già in passato scelse quale rifugio da una evasione dagli arresti domiciliari.
Una famiglia, quella della vittima, letteralmente distrutta. Un primo e tristissimo episodio sconvolse il nucleo familiare dopo il suicidio del marito della vittima, poi la fuga della ragazza perseguitata e minacciata da Aghilar, infine l'omicidio di Filomena Bruno.
Il nome di Cristoforo Aghilar, appartenente ad un nucleo familiare distante dalla criminalità, è conosciutissimo alle Forze dell'Ordine. Fu arrestato dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vicenza e della Compagnia di Valdagno, con la collaborazione del Comando Provinciale di Foggia, nell'ambito di una importantissima operazione volta a sgominare il commando che assaltava sportelli bancomat in Veneto, fu successivamente arrestato dai Comando dei Carabinieri di Val di Sangro dopo aver tentato una rapina all'ufficio postale, ne scaturì un conflitto a fuoco dove un membro della banda rimase ferito ad una gamba.
Le ricerche continuano, non si esclude che Aghilar possa colpire altri familiari della vittima.
Sulle tracce di Aghilar un folto numero di uomini dell'Arma, giunti anche da altre regioni, dei Cacciatori di Puglia e altri corpi speciali dotati di elicottero pronto ad alzarsi non appena sarà stato individuato il luogo in cui il sospettato si nasconde.
Cristoforo Aghilar avrebbe intrattenuto un rapporto con la figlia della vittima. Stando alle prime ricostruzioni, dopo l'insistenza e l'aiuto di Filomena Bruno e del figlio maschio, la ragazza avrebbe interrotto la storia con il pregiudicato sottoposto agli arresti domiciliari, che la minacciava ripetutamente, facendo perdere le proprie tracce. Di qui l'evasione di Aghilar dai domiciliari per raggiungere la vittima ed il proprio figlio presso un bar del centro di Orta Nova, gestito dai parenti della vittima, minacciare con pistola in pugno il ragazzo e la madre. Dopo le minacce si perdono completamente le tracce di Aghilar. Per la vittima, dopo formale denuncia, scatta un piano di protezione da parte della forza dell'ordine secondo il quale avrebbe dovuto comunicare ogni spostamento, cosa che, purtroppo, non è avvenuta fino all'omicidio nel cortile della abitazione della vittima, recatasi a casa per prendere alcuni effetti personali, che dista pochi metri dall'edificio in cui Aghilar stava scontando gli arresti domiciliari.
Al momento le ricerche si muovo sull'asse Italia Germania, luogo in cui Cristoforo Aghilar già in passato scelse quale rifugio da una evasione dagli arresti domiciliari.
Una famiglia, quella della vittima, letteralmente distrutta. Un primo e tristissimo episodio sconvolse il nucleo familiare dopo il suicidio del marito della vittima, poi la fuga della ragazza perseguitata e minacciata da Aghilar, infine l'omicidio di Filomena Bruno.
Il nome di Cristoforo Aghilar, appartenente ad un nucleo familiare distante dalla criminalità, è conosciutissimo alle Forze dell'Ordine. Fu arrestato dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vicenza e della Compagnia di Valdagno, con la collaborazione del Comando Provinciale di Foggia, nell'ambito di una importantissima operazione volta a sgominare il commando che assaltava sportelli bancomat in Veneto, fu successivamente arrestato dai Comando dei Carabinieri di Val di Sangro dopo aver tentato una rapina all'ufficio postale, ne scaturì un conflitto a fuoco dove un membro della banda rimase ferito ad una gamba.
Le ricerche continuano, non si esclude che Aghilar possa colpire altri familiari della vittima.