Cronaca
Omicidio Donato Monopoli, la sentenza slitta al 23 Ottobre prossimo
Il rinvio è dovuto alla necessità di un’integrazione processuale da parte della difesa
Cerignola - mercoledì 5 luglio 2023
15.49
Nella vicenda della morte del cerignolano Donato Monopoli non c'è ancora un punto fermo. La sentenza di appello, prevista per oggi, non è arrivata, come invece speravano i genitori e gli amici del 26enne, morto nel 2019 dopo sette mesi di agonia a causa delle conseguenze riportate per il pestaggio subito in una discoteca di Foggia.
I giudici della Corte di Appello di Bari hanno infatti rinviato il verdetto al prossimo 23 Ottobre.
Le ragioni alla base del differimento della sentenza sono di natura tecnica e processuale. Pare che durante il procedimento sia insorta, da parte della difesa, la necessità di integrare un nuovo avvocato.
"Questo è un rito abbreviato, ma di abbreviato non ha assolutamente nulla. Siamo stati lasciati soli". Quello dei genitori di Donato è un appello disperato, rivolto anche ai responsabili dell'assurda morte del giovane.
"Abbiate il coraggio di prendervi le vostre responsabilità, quella notte avete fatto i super uomini su un ragazzo indifeso a terra, abbiate il coraggio si metterci la faccia ora, resterete sempre dei vigliacchi. Nostro figlio merita dignità e rispetto", hanno scritto in un post pubblicato sui social.
I giudici della Corte di Appello di Bari hanno infatti rinviato il verdetto al prossimo 23 Ottobre.
Le ragioni alla base del differimento della sentenza sono di natura tecnica e processuale. Pare che durante il procedimento sia insorta, da parte della difesa, la necessità di integrare un nuovo avvocato.
"Questo è un rito abbreviato, ma di abbreviato non ha assolutamente nulla. Siamo stati lasciati soli". Quello dei genitori di Donato è un appello disperato, rivolto anche ai responsabili dell'assurda morte del giovane.
"Abbiate il coraggio di prendervi le vostre responsabilità, quella notte avete fatto i super uomini su un ragazzo indifeso a terra, abbiate il coraggio si metterci la faccia ora, resterete sempre dei vigliacchi. Nostro figlio merita dignità e rispetto", hanno scritto in un post pubblicato sui social.