Cronaca
Omicidio di Giovanna Frino: il marito sarà sottoposto a perizia psichiatrica
E’ stata accolta la richiesta della difesa, delusi i familiari della donna
Cerignola - sabato 9 novembre 2024
8.17
Si aprono nuovi scenari sulla vicenda processuale a carico del 58enne Angelo Di Lella, ex guardia giurata di Apricena, accusato di aver ucciso il 16 dicembre di due anni fa la moglie Giovanna Frino, originaria di Cerignola.
La Corte d'Assise di Foggia ha accolto la richiesta proveniente dall'avvocato della difesa (avv. Antonio Gabrieli) di sottoporre l'uomo ad una perizia psichiatrica.
In udienza è stato ascoltato come testimone lo psichiatra citato dalla difesa, che ha incontrato Di Lella in carcere. Questi ha riferito che, dopo circa 45 minuti di dialogo clinico, ha capito di essere difronte ad un soggetto affetto da un disturbo schizo-affettivo, con tratti psicotici, ben equilibrato grazie alla terapia farmacologica intrapresa in carcere.
Dopo aver riportato tali dichiarazioni, i giudici della Corte hanno deciso di disporre una consulenza psichiatrica per accertare la capacità di intendere e volere dell'imputato al momento del fatto.
La perizia sarà effettuata dal dott. Valerio Torres, che ha chiesto 20 giorni di tempo per presentare ai Giudici le sue conclusioni.
I familiari di Giovanna, presenti in aula, hanno manifestato la loro delusione rispetto a ciò che la Corte ha stabilito in udienza. L'avvocato Nicola Marro, di Cerignola, ha ampiamente spiegato i motivi della loro delusione e frustrazione, anche e soprattutto perché i tempi del processo sono destinati ad allungarsi, costringendo i familiari della povera vittima a ripercorrere e ricostruire un momento troppo doloroso che ha segnato la loro vita.
La Corte d'Assise di Foggia ha accolto la richiesta proveniente dall'avvocato della difesa (avv. Antonio Gabrieli) di sottoporre l'uomo ad una perizia psichiatrica.
In udienza è stato ascoltato come testimone lo psichiatra citato dalla difesa, che ha incontrato Di Lella in carcere. Questi ha riferito che, dopo circa 45 minuti di dialogo clinico, ha capito di essere difronte ad un soggetto affetto da un disturbo schizo-affettivo, con tratti psicotici, ben equilibrato grazie alla terapia farmacologica intrapresa in carcere.
Dopo aver riportato tali dichiarazioni, i giudici della Corte hanno deciso di disporre una consulenza psichiatrica per accertare la capacità di intendere e volere dell'imputato al momento del fatto.
La perizia sarà effettuata dal dott. Valerio Torres, che ha chiesto 20 giorni di tempo per presentare ai Giudici le sue conclusioni.
I familiari di Giovanna, presenti in aula, hanno manifestato la loro delusione rispetto a ciò che la Corte ha stabilito in udienza. L'avvocato Nicola Marro, di Cerignola, ha ampiamente spiegato i motivi della loro delusione e frustrazione, anche e soprattutto perché i tempi del processo sono destinati ad allungarsi, costringendo i familiari della povera vittima a ripercorrere e ricostruire un momento troppo doloroso che ha segnato la loro vita.