Cronaca
Omicidio a Cerignola, la rabbia del sindaco: "Pronti a fare la nostra parte"
Franco Metta commenta il grave episodio avvenuto ieri sera
Cerignola - giovedì 5 novembre 2015
11.56
"Rabbia e sgomento: sono questi i miei sentimenti. Ancora insanguinata da feroci assassini questa nostra dolorante Città. Mentre ci sforziamo di ridarle dignità, di recuperarne la reputazione civile. Mentre un innegabile fermento culturale, di iniziative civiche e sociali, di ritrovato orgoglio cittadino si diffonde e suscita speranza e fiduciosa attesa; pochi delinquenti ci precipitano nuovamente nell'abisso della violenza e del sangue".
Con queste dure parole si esprime il primo cittadino di Cerignola, Franco Metta, all'indomani dell'omicidio di Luigi Mazzilli avvenuto all'interno di un centro scommesse.
"Auspico che i responsabili vengano presto assicurati alla Giustizia. Faccio appello ai cittadini tutti perché non esitino a collaborare con le Forze dell'Ordine. Confermo a Prefetto, Questore, Comandante Provinciale dei Carabinieri, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza il grido di allarme e la richiesta di aiuto, immediato e concreto, che ho lanciato l'ultima volta il 3 novembre scorso, nel corso della mia audizione davanti al Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza. Sono stato facile e triste profeta", prosegue il primo cittadino, che condanna il grave gesto.
"Questo sangue e questa tracotante violenza impongono una fermissima risposta da parte dello Stato. Il Comune, il Sindaco, l'Amministrazione tutta sono pronti a fare la propria parte", conclude in un clima non certo sereno nella città ofantina.
Con queste dure parole si esprime il primo cittadino di Cerignola, Franco Metta, all'indomani dell'omicidio di Luigi Mazzilli avvenuto all'interno di un centro scommesse.
"Auspico che i responsabili vengano presto assicurati alla Giustizia. Faccio appello ai cittadini tutti perché non esitino a collaborare con le Forze dell'Ordine. Confermo a Prefetto, Questore, Comandante Provinciale dei Carabinieri, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza il grido di allarme e la richiesta di aiuto, immediato e concreto, che ho lanciato l'ultima volta il 3 novembre scorso, nel corso della mia audizione davanti al Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza. Sono stato facile e triste profeta", prosegue il primo cittadino, che condanna il grave gesto.
"Questo sangue e questa tracotante violenza impongono una fermissima risposta da parte dello Stato. Il Comune, il Sindaco, l'Amministrazione tutta sono pronti a fare la propria parte", conclude in un clima non certo sereno nella città ofantina.