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Oltre 599 cattedre vacanti nelle scuole pugliesi
Le dichiarazioni di Gianni Verga, segretario generale della UIL Scuola Puglia. risultano 5172 cattedre vacanti per l’anno scolastico 2021/2022 e di queste 1195 sul sostegno
Cerignola - martedì 8 giugno 2021
11.19
"Le nostre previsioni erano corrette, altro che allarmismo - ha dichiarato Gianni Verga, segretario generale della UIL Scuola Puglia, in merito al risultato della mobilità docenti, pubblicato questa mattina, dove risultano 5172 cattedre vacanti per l'anno scolastico 2021/2022 e di queste 1195 sul sostegno - Con le modalità di assunzione previste nel decreto sostegni bis che non ha tenuto fede alle nostre richieste, considerato il numero di aspiranti presenti nelle graduatorie, non si riusciranno a coprire tutti i posti vacanti. I numeri sono allarmanti: 1.768 (di cui 439 sostegno) in provincia di Bari/Bat, 677 Brindisi (di cui 183 sostegno), 1.093 Foggia (di cui 255 sostegno), 566 Lecce (di cui 85 sostegno) e 1.068 Taranto (di cui 233 sostegno). Naturalmente, questi numeri creano non poche difficoltà e destabilizzano il sistema scolastico pugliese, che nell'anno scolastico che si sta concludendo in questi giorni ha dovuto far fronte a numerose criticità dettate dalla pandemia in atto.
Alla scuola non servono provvedimenti tampone, ma occorrono investimenti strutturali, per dare stabilità all'intero sistema e per evitare le centinaia di classi pollaio presenti in Puglia. Vanno assunte, con estrema urgenza, le modifiche al decreto. Sul punto la Uil Scuola è stata chiara, conclude Verga: i due requisiti dell'abilitazione e dei tre anni di servizio non possono rappresentare l'unico criterio da adottare. Devono essere utilizzati disgiuntamente, se si vuole assumere veramente e se si vogliono coprire tutti i posti, altrimenti saremo indotti a pensare che detti requisiti servono a risparmiare, ancora una volta, sul sistema d'istruzione, già fortemente penalizzato nell'ultimo decennio da tagli verticali e usato puntualmente come cassa di risparmio per altre misure".
Alla scuola non servono provvedimenti tampone, ma occorrono investimenti strutturali, per dare stabilità all'intero sistema e per evitare le centinaia di classi pollaio presenti in Puglia. Vanno assunte, con estrema urgenza, le modifiche al decreto. Sul punto la Uil Scuola è stata chiara, conclude Verga: i due requisiti dell'abilitazione e dei tre anni di servizio non possono rappresentare l'unico criterio da adottare. Devono essere utilizzati disgiuntamente, se si vuole assumere veramente e se si vogliono coprire tutti i posti, altrimenti saremo indotti a pensare che detti requisiti servono a risparmiare, ancora una volta, sul sistema d'istruzione, già fortemente penalizzato nell'ultimo decennio da tagli verticali e usato puntualmente come cassa di risparmio per altre misure".