Cgil: "Oltre 500 docenti lasceranno la provincia di Foggia"
Il triste report che ha caratterizzato ad oggi la mobilità dei docenti nella provincia di Foggia
Foggia - lunedì 8 agosto 2016
12.37 Comunicato Stampa
Su 786 docenti foggiani, ben 502 lasceranno la propria famiglia per trasferirsi nelle regioni del Centro-Nord d'Italia, a differenza dei soli 284 che hanno ottenuto un ambito o istituto della provincia foggiana. È quanto rileva il report trasmesso dalla Cgil di Foggia che, con una nota stampa della segretaria generale Loredana Olivieri, lancia la protesta.
«Mentre al Miur si fa propaganda "dando i numeri" su assunzioni e parlando di successi – riferisce Loredana Olivieri – noi poniamo l'accento sui lavoratori, sulle persone nascoste dietro quei numeri e sulle loro famiglie. A seguito delle pirotecniche assunzioni, 100.000 (che poi sono state molte meno) in un anno su scala nazionale, funzionali solo al governo per dare una frettolosa e di certo non risolutiva risposta alla sentenza della corte europea sul precariato, dando in pasto all'opinione pubblica la notizia che sarebbe finita " la supplentite", ci troviamo adesso con migliaia di docenti che a settembre saranno sparsi per l'Italia, a causa di un sistema informatico che non è stato adeguatamente predisposto dal MIUR».
«Avremo, in verità, uomini e donne fermi al bivio lavoro/famiglia, nuclei familiari colpiti al cuore e lavoratrici e lavoratori che vedranno nel lavoro un problema e non un diritto, un'opportunità, una realizzazione. Questo governo si è ben armato per distruggere la scuola e destabilizzare la vita di tutti i lavoratori della conoscenza».
«Le stesse assunzioni – fa notare la segretaria generale FLC CGIL Foggia – potevano esser fatte senza creare questa situazione di completa confusione e di estremo disorientamento e le nostre proposte non sono certo mancate! Andando più nello specifico e analizzando i dati della mobilità relativi alla nostra provincia sono più di 500 i docenti tra primaria e primo grado che dovranno lasciare la provincia di Foggia (si è in attesa dei risultati del secondo grado pertanto il dato è destinato solo ad aumentare) per arrivare principalmente nelle regioni del Lazio, della Lombardia, dell'Emilia Romagna e delle Marche».