Territorio
Olivicoltura pugliese in crisi, crollano i prezzi di olio e olive
Qualità dell'extravergine eccellente in tutta la Puglia ma resa più bassa rispetto agli ultimi anni
Cerignola - giovedì 18 novembre 2021
17.32
L'olivicoltura pugliese nel 2021 è stata messa in ginocchio da quella che può definirsi una tempesta perfetta causata da: basso prezzo delle olive e dell'olio, resa inferiore alla media, grandi difficoltà nel reperire la manodopera necessaria al raccolto. Le olive vengono acquistate a 35-40 euro al quintale, mentre il primo olio prodotto è venduto a 3,80-4 euro al litro. La qualità dell'extravergine appare eccellente in tutta la Puglia, ma si registra il 12-13% di resa (12-13 kg di olio per ogni 100 chilogrammi di olive) contro una media degli ultimi anni del 15-16%.
Per questo le più importanti organizzazioni di produttori di olio regionali e nazionali, per numero di soci e fatturato, Oliveti Terra di Bari, Associazione Provinciale degli Olivicoltori di Foggia, APOL Lecce e Assoproli Bari, assieme a Cia Puglia, hanno presentato all'assessore Donato Pentassuglia un decalogo di richieste per denunciare e risolvere i problemi che affliggono il settore. In particolare, Cia Puglia e le Op chiedono di introdurre la registrazione in 48 ore sul portale SIAN di tutte le movimentazioni di prodotto fuori provincia per ridurre i flussi illegali di olio e olive.
Chiesti inoltre interventi per sostenere gli olivicoltori nell'affrontare l'incremento dei costi energetici resisi necessari per sostenere le produzioni in un anno caratterizzato da particolare siccità, e il sostegno a programmi di tracciabilità, di identificazione della qualità e di sicurezza alimentare promossi dagli operatori pugliesi. "La situazione è molto difficile e auspichiamo interventi concreti della Regione per sostenere il comparto agricolo più importante della Puglia", concludono Cia Puglia e le Op.
Per questo le più importanti organizzazioni di produttori di olio regionali e nazionali, per numero di soci e fatturato, Oliveti Terra di Bari, Associazione Provinciale degli Olivicoltori di Foggia, APOL Lecce e Assoproli Bari, assieme a Cia Puglia, hanno presentato all'assessore Donato Pentassuglia un decalogo di richieste per denunciare e risolvere i problemi che affliggono il settore. In particolare, Cia Puglia e le Op chiedono di introdurre la registrazione in 48 ore sul portale SIAN di tutte le movimentazioni di prodotto fuori provincia per ridurre i flussi illegali di olio e olive.
Chiesti inoltre interventi per sostenere gli olivicoltori nell'affrontare l'incremento dei costi energetici resisi necessari per sostenere le produzioni in un anno caratterizzato da particolare siccità, e il sostegno a programmi di tracciabilità, di identificazione della qualità e di sicurezza alimentare promossi dagli operatori pugliesi. "La situazione è molto difficile e auspichiamo interventi concreti della Regione per sostenere il comparto agricolo più importante della Puglia", concludono Cia Puglia e le Op.