Territorio
Olio dalla Tunisia, critiche da parte di Confagricoltura
La proposta dell'Europa è di autorizzare l'importazione di 35 mila tonnellate di olio d'oliva extra proveniente dalla Tunisia
Puglia - martedì 22 settembre 2015
23.55
Le autorità europee hanno proposto di dare il via libera all'importazione di 35 mila tonnellate di olio d'oliva extra proveniente dalla Tunisia allo scopo di sostenere la ripresa economica del paese africano, ha spiegato la commissaria europea italiana Federica Mogherini, pupilla di Matteo Renzi. Se la proposta fosse approvata, in Europa (e quindi anche in Italia e in Puglia, terre di ulivi e dell'olio per eccellenza) potrebbe arrivare un quantitativo supplementare di olio enorme — rispetto alla quota attuale di 56.700 tonnellate — che potrebbe rendere ancora più difficile la vita di molte aziende locali già messe a dura prova dalla crisi economica e, da ultimo, dal maltempo e la grandine dei giorni scorsi.
«Una misura sciagurata che mette in ginocchio l'olio d'oliva italiano di qualità». Così il presidente della Federazione nazionale di prodotto olivicola di Confagricoltura, Donato Rossi, commenta la proposta della Commissione europea che ha autorizzato l'accesso temporaneo supplementare di olio d'oliva tunisino nel mercato dell'Unione, per sostenere la ripresa nell'attuale periodo di difficoltà in cui si trova il paese.
«Ancora una volta – osserva Confagricoltura - ci troviamo a dover subire un provvedimento che penalizza i produttori in nome della politica; in questo caso per proteggere l'economia tunisina a seguito dei recenti attentati terroristici. Non siamo nuovi a provvedimenti del genere, è già capitato recentemente con l'embargo russo e con le concessioni ulteriori per le arance al Marocco che stanno creando penalizzazioni insostenibili»
«L'olivicoltura italiana è già fragile e non è in grado di farsi carico – continua Confagricoltura – delle buone intenzioni della Commissione. La Tunisia è già un forte esportatore di olio extravergine d'oliva in Europa con 57 mila tonnellate già previste dall'accordo di associazione Ue-Tunisia. Ora l'arrivo di altre 35 mila tonnellate d'olio d'oliva tunisino, senza dazio, colpisce duramente la produzione europea e, soprattutto, italiana già in gravissime difficoltà per la Xylella».
«Sollecitiamo – conclude l'associazione di categoria – il governo e i nostri rappresentanti all'europarlamento ad adoperarsi sulla Commissione perché sia misurato adeguatamente l'impatto del provvedimento sul settore».