Territorio
Oggi scadono i diciotto mesi di commissariamento straordinario
La Commissione Straordinaria traghetterà il Comune di Cerignola fino alle elezioni amministrative di ottobre
Cerignola - mercoledì 14 aprile 2021
12.56
Il 10 ottobre 2019 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, deliberò lo scioglimento per diciotto mesi, per infiltrazioni mafiose, del Consiglio Comunale di Cerignola e il contestuale affidamento dell'amministrazione dell'ente a una commissione di gestione straordinaria.
Il 14 ottobre 2019, a Palazzo di Città, si insediò la Commissione Straordinaria composta dal Prefetto a riposo Umberto Postiglione, poi dimessosi per motivi personali con successiva candidatura in una lista civica di centro sinistra a supporto del candidato Presidente Vincenzo De Luca alle regionali 2020 della Regione Campania, dalla dott.ssa Adriana Sabato e dal dott. Michele Albertini. Alle dimissioni del Prefetto a riposo Umberto Postiglione seguì la nomina, con decreto del Presidente della Repubblica del 12 giugno 2020, del Prefetto a riposo Vincenzo Cardellicchio.
I diciotto mesi di scioglimento terminano oggi. A Cerignola, come in tanti altri comuni italiani, si sarebbe dovuto votare nel mese di giugno ma, per motivi legati all'emergenza sanitaria in atto, le amministrative sono state slittate ad ottobre 2021 ragion per cui, al fine di regolare l'ordinaria amministrazione, la Commissione Straordinaria traghetterà il Comune di Cerignola fino alla data delle elezioni amministrative.
Molte le contestazioni alla Commissione Straordinaria nel corso dei diciotto mesi di commissariamento, dalle insistenti richieste di intervento, da parte del già Sindaco Franco Metta, in merito alla riapertura del Pala Famila Tatarella, del Teatro Mercadante, del Palazzo Fornari, alle polemiche sulla gestione dell'emergenza sanitaria in un Palazzo di Città perennemente chiuso al pubblico, dalla gestione degli interventi economici alla famiglie svantaggiate mediante buoni spesa alla gestione della raccolta differenziata, dai concorsi pubblici banditi e poi sospesi alla manutenzione del verde pubblico cittadino, dai parcheggi comunali chiusi per lunghi mesi alla sospensione del servizio grattini.
Se il già sindaco Franco Metta ha svolto il ruolo di "opposizione" alla Commissione Straordinaria non sono di certo mancate le contestazioni da parte della segreteria del Partito Democratico in merito al servizio di raccolta differenziata, alla procedura di selezione del personale comunale, ai concorsi pubblici banditi e poi annullati.
Anche il Movimento "Cerignola in azione", mediante il parlamentare Nunzio Angiola e il coordinatore cittadino Pierluigi Lapollo hanno inoltrato una serie di istanze alla Commissione Straordinaria, in particolare riguardanti la riapertura del Pala Famila Tatarella e del Teatro Mercadante, dopo gli incontri ottenuti sembrava che i tempi fossero maturi ma, ad oggi, il tutto resta ancora chiuso.
Di fatto, al netto delle contestazioni politiche da parte delle forze in campo, in questi diciotto mesi il Comune di Cerignola è risultato completamente assente ad ogni bando sia regionale che ministeriale, non ha ottenuto alcun finanziamento pubblico, vitale per operare nei vari settori a partire da quello sociale per passare a quello culturale, edilizia pubblica e urbanistica. Nei mesi futuri il Comune di Cerignola dovrà amministrarsi con fondi propri che, come ormai risaputo nell'intera nazione, bastano solo per l'ordinaria amministrazione.
Il 14 ottobre 2019, a Palazzo di Città, si insediò la Commissione Straordinaria composta dal Prefetto a riposo Umberto Postiglione, poi dimessosi per motivi personali con successiva candidatura in una lista civica di centro sinistra a supporto del candidato Presidente Vincenzo De Luca alle regionali 2020 della Regione Campania, dalla dott.ssa Adriana Sabato e dal dott. Michele Albertini. Alle dimissioni del Prefetto a riposo Umberto Postiglione seguì la nomina, con decreto del Presidente della Repubblica del 12 giugno 2020, del Prefetto a riposo Vincenzo Cardellicchio.
I diciotto mesi di scioglimento terminano oggi. A Cerignola, come in tanti altri comuni italiani, si sarebbe dovuto votare nel mese di giugno ma, per motivi legati all'emergenza sanitaria in atto, le amministrative sono state slittate ad ottobre 2021 ragion per cui, al fine di regolare l'ordinaria amministrazione, la Commissione Straordinaria traghetterà il Comune di Cerignola fino alla data delle elezioni amministrative.
Molte le contestazioni alla Commissione Straordinaria nel corso dei diciotto mesi di commissariamento, dalle insistenti richieste di intervento, da parte del già Sindaco Franco Metta, in merito alla riapertura del Pala Famila Tatarella, del Teatro Mercadante, del Palazzo Fornari, alle polemiche sulla gestione dell'emergenza sanitaria in un Palazzo di Città perennemente chiuso al pubblico, dalla gestione degli interventi economici alla famiglie svantaggiate mediante buoni spesa alla gestione della raccolta differenziata, dai concorsi pubblici banditi e poi sospesi alla manutenzione del verde pubblico cittadino, dai parcheggi comunali chiusi per lunghi mesi alla sospensione del servizio grattini.
Se il già sindaco Franco Metta ha svolto il ruolo di "opposizione" alla Commissione Straordinaria non sono di certo mancate le contestazioni da parte della segreteria del Partito Democratico in merito al servizio di raccolta differenziata, alla procedura di selezione del personale comunale, ai concorsi pubblici banditi e poi annullati.
Anche il Movimento "Cerignola in azione", mediante il parlamentare Nunzio Angiola e il coordinatore cittadino Pierluigi Lapollo hanno inoltrato una serie di istanze alla Commissione Straordinaria, in particolare riguardanti la riapertura del Pala Famila Tatarella e del Teatro Mercadante, dopo gli incontri ottenuti sembrava che i tempi fossero maturi ma, ad oggi, il tutto resta ancora chiuso.
Di fatto, al netto delle contestazioni politiche da parte delle forze in campo, in questi diciotto mesi il Comune di Cerignola è risultato completamente assente ad ogni bando sia regionale che ministeriale, non ha ottenuto alcun finanziamento pubblico, vitale per operare nei vari settori a partire da quello sociale per passare a quello culturale, edilizia pubblica e urbanistica. Nei mesi futuri il Comune di Cerignola dovrà amministrarsi con fondi propri che, come ormai risaputo nell'intera nazione, bastano solo per l'ordinaria amministrazione.