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Nuovo DPCM sulle misure anti Covid, Conte lo ha firmato. Queste le novità
Chiusura di bar e ristoranti alle ore 18:00, nessuna chiusura nei festivi. Stop a palestre e piscine, cinema e teatro, sospese le feste matrimoniali
Italia - domenica 25 ottobre 2020
11.46
Dopo un braccio di ferro con i Presidenti delle regioni, tenutosi nella serata di ieri, il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha firmato un nuovo DPCM che entrerà in vigore lunedì 26 ottobre e resterà valido fino al 24 novembre. Ecco le principali novità.
- Palestre e piscine: sono sospese tutte le attività, fatta eccezione per i centri con presidio sanitario obbligatorio; permesse le attività sportive svolte all'aperto nel rispetto delle norme anti Covid. Chiusi gli impianti sciistici;
- Bar e ristoranti: le attività dei servizi di ristorazione sono consentite dalle 5 del mattino alle 18. Per il consumo al tavolo è inserito il limite di 4 persone, solo persone conviventi. Resta possibile dopo le 18 la consegna a domicilio, e fino alle 24 anche l'asporto.
- Cerimonie: resta possibile lo svolgimento di cerimonie religiose, ma sono vietate le feste conseguenti (non c'è più quindi la possibilità di festeggiare con 30 invitati). Le feste anche private sono vietate, mentre in casa è fortemente consigliato di non ricevere persone non conviventi.
- Cinema e teatri: sono sospese tutte gli spettacoli aperti al pubblico, compresi anche quelli all'aperto. Restano aperti, in ambito culturale, i musei.
- Spostamenti: il nuovo testo non vieta spostamenti tra comuni o tra regioni, ma è fortemente consigliato farlo solo per validi motivi.
- Attività: chiuse sale gioco, sale bingo, sale scommesse e casinò. Il commercio al dettaglio può continuare a svolgersi rispettando le norme che prevedono ingressi contingentati. Per le attività di servizi alla persona si rimanda alla decisione delle singole regioni in base alla situazione territoriale.
- Scuola: continua a svolgersi in presenza l'attività scolastica per il primo ciclo di istruzione, per il secondo ciclo di istruzioni saranno i territori a valutare il da farsi in base all'andamento dell'emergenza epidemiologica.
- Trasporti pubblici: i presidenti di Regione deve valutare eventuale rimodulazione del servizio in modo da evitare il sovraffollamento dei mezzi.