Attualità
Noi Comunità in Movimento Cerignola: «Salesiani di Don Bosco istituzione della città»
La denuncia: «per il terzo anno di fila, d’un tratto, i progetti presentati non hanno superato il vaglio del bando regionale»
Cerignola - giovedì 30 marzo 2023
9.13 Comunicato Stampa
Alla redazione di "CerignolaViva" è pervenuta una denuncia da parte di Noi Comunità in Movimento, che riceviamo e pubblichiamo.
«I Salesiani di Don Bosco sono una istituzione della città di Cerignola che tutti conosciamo o abbiamo conosciuto. Non solo per le innumerevoli attività ludico-ricreative (chi non ha calcato quei campetti o cortili?), ma anche per quelle di studio e formazione. Stupiti ci ha lasciati lo sfogo di Don Massimiliano, responsabile del CNOS-FAP, la scuola di formazione professionale che per 60 anni ha forgiato e avviato al lavoro, senza alcun fine di lucro, generazioni e generazioni di cerignolani e cerignolane.
Da 60 anni, ma non più da quest'anno. Perché per il terzo anno di fila, d'un tratto, i progetti presentati non hanno superato il vaglio del bando regionale relativo. Bando che non tiene conto dell'anzianità di servizio nel settore, della regolarità gestionale e contributiva fra ente e dipendenti, fra le altre cose, e che lascia margini discrezionali che aprono all'improvvisazione e affossano una realtà dall'alto tasso di l'utilità sociale. Una realtà che, con abnegazione e sacrificio, ha strappato centinaia di giovani al destino della strada per avviarli al cammino del lavoro.
La nostra è una denuncia. Un megafono allo sfogo di chi in quella realtà, in quel microcosmo, dà tutto per il prossimo e lo fa da tempo immemore.
Attendiamo ora che chi di dovere faccia luce e chiarezza».
«I Salesiani di Don Bosco sono una istituzione della città di Cerignola che tutti conosciamo o abbiamo conosciuto. Non solo per le innumerevoli attività ludico-ricreative (chi non ha calcato quei campetti o cortili?), ma anche per quelle di studio e formazione. Stupiti ci ha lasciati lo sfogo di Don Massimiliano, responsabile del CNOS-FAP, la scuola di formazione professionale che per 60 anni ha forgiato e avviato al lavoro, senza alcun fine di lucro, generazioni e generazioni di cerignolani e cerignolane.
Da 60 anni, ma non più da quest'anno. Perché per il terzo anno di fila, d'un tratto, i progetti presentati non hanno superato il vaglio del bando regionale relativo. Bando che non tiene conto dell'anzianità di servizio nel settore, della regolarità gestionale e contributiva fra ente e dipendenti, fra le altre cose, e che lascia margini discrezionali che aprono all'improvvisazione e affossano una realtà dall'alto tasso di l'utilità sociale. Una realtà che, con abnegazione e sacrificio, ha strappato centinaia di giovani al destino della strada per avviarli al cammino del lavoro.
La nostra è una denuncia. Un megafono allo sfogo di chi in quella realtà, in quel microcosmo, dà tutto per il prossimo e lo fa da tempo immemore.
Attendiamo ora che chi di dovere faccia luce e chiarezza».