Cronaca
"Niente è più potente di una donna che non ha paura”. Lo sfogo di Piemontese sulle pagine dell'Attacco
Insulti e scritte ingiuriose sui muri di Manfredonia contro la giornalista del quotidiano foggiano
Cerignola - martedì 3 maggio 2022
17.13
Lucia Piemontese dà sfogo alla sua amarezza sulle pagine dell'Attacco. La vicedirettrice del quotidiano foggiano è stata recentemente fatta oggetto di attacchi personali che si sono concretizzati nell'ultimo episodio di pochi giorni fa. Scritte ingiuriose e sessiste sono comparse sui muri della sua città, Manfredonia, e perfino da sotto la sua abitazione.
Piemontese non è purtroppo nuova a questi episodi intimidatori. Come lei stessa ha ricostruito nell'articolo "Come si tenta di delegittimare e screditare una giornalista" pubblicato oggi sul suo giornale. Il primo risale a due anni fa quando ricevette una lettera anonima che subito denunciò e che non le impedì di continuare a fare nomi e cognomi dei destinatari dei suoi articoli.
Lo scorso anno c'è stato un "avvertimento" fattole recapitare da una persona, nel quale si millantava una sua simpatia nei confronti del clan mafioso dei Montanari, ostile a quello operante a Manfredonia. Prima dell'ultimo episodio c'è stata la segnalazione fatta al direttore dell'Attacco di un video dal contenuto esplicito che la vedrebbe protagonista.
Il sindaco di Cerignola Francesco Bonito tramite un post su Facebook ha espresso la sua solidarietà alla giornalista. "Esprimo prima di tutto gratitudine a Lucia Piemontese per il lavoro che quotidianamente svolge: non è semplice, in questa fetta di sud, fare certi nomi e cognomi. Lo so bene: da ex magistrato, da sindaco, da cittadino. Non è assolutamente facile farlo nella città in cui si vive, nella Provincia che si frequenta, dove si hanno amicizie, affetti, interessi."
La "giornalista", così come la etichettano in maniera dispregiativa gli autori delle scritte ingiuriose, non sembra intenzionata a farsi intimidire. Anzi, nell'articolo dichiara esplicitamente che: "Continuerò a fare il mio lavoro come ho sempre fatto, occupandomi di tutto quello che riguarda questo territorio", intenzione che si aggiunge ad una frase che meriterebbe lo spazio di un murales: "Non esiste niente di più potente di una donna (e giornalista) a cui non frega nulla e che non ha paura."
Piemontese non è purtroppo nuova a questi episodi intimidatori. Come lei stessa ha ricostruito nell'articolo "Come si tenta di delegittimare e screditare una giornalista" pubblicato oggi sul suo giornale. Il primo risale a due anni fa quando ricevette una lettera anonima che subito denunciò e che non le impedì di continuare a fare nomi e cognomi dei destinatari dei suoi articoli.
Lo scorso anno c'è stato un "avvertimento" fattole recapitare da una persona, nel quale si millantava una sua simpatia nei confronti del clan mafioso dei Montanari, ostile a quello operante a Manfredonia. Prima dell'ultimo episodio c'è stata la segnalazione fatta al direttore dell'Attacco di un video dal contenuto esplicito che la vedrebbe protagonista.
Il sindaco di Cerignola Francesco Bonito tramite un post su Facebook ha espresso la sua solidarietà alla giornalista. "Esprimo prima di tutto gratitudine a Lucia Piemontese per il lavoro che quotidianamente svolge: non è semplice, in questa fetta di sud, fare certi nomi e cognomi. Lo so bene: da ex magistrato, da sindaco, da cittadino. Non è assolutamente facile farlo nella città in cui si vive, nella Provincia che si frequenta, dove si hanno amicizie, affetti, interessi."
La "giornalista", così come la etichettano in maniera dispregiativa gli autori delle scritte ingiuriose, non sembra intenzionata a farsi intimidire. Anzi, nell'articolo dichiara esplicitamente che: "Continuerò a fare il mio lavoro come ho sempre fatto, occupandomi di tutto quello che riguarda questo territorio", intenzione che si aggiunge ad una frase che meriterebbe lo spazio di un murales: "Non esiste niente di più potente di una donna (e giornalista) a cui non frega nulla e che non ha paura."