Attualità
Nicola D’Andrea, il prof-scrittore di Cerignola, racconta il “firmacopia a domicilio”
E’ un modo per promuovere il libro e per conoscere più da vicino i lettori
Cerignola - lunedì 8 gennaio 2024
6.25
Non esistono solo strumenti di auto-pubblicazione di un libro, ma anche di auto-promozione. Nicola D'Andrea, docente di Materie Letterarie e scrittore cerignolano, autore del volume "Il Supplente-un anno in Romagna" (Pegasus Edition) ne ha messo in atto uno, singolare ed originale, per diffondere il proprio libro e per incontrare dal vivo i lettori.
Abbiamo chiesto a lui di parlarci di questa idea di autopromozione e dell'esperienza fatta sino ad oggi.
"L'idea del firmacopia a domicilio è nata nel periodo di tempo intercorso tra le due presentazioni, la prima fatta a Maggio presso il Liceo Classico Nicola Zingarelli, e quella di Settembre della Fiera del Libro. Quando è uscito il mio libro, a Marzo dell'anno scorso, alcuni miei compagni del liceo mi hanno avvisato di averlo acquistato e di volermi incontrare per una dedica. E' partita proprio da alcuni miei amici più intimi l'idea di fare un fimacopia a domicilio", ha dichiarato Nicola.
Ben trovato, Nicola. Quali sono le motivazioni che ti hanno indotto ad utilizzare lo strumento del firmacopia a domicilio?
"Come ho già detto, l'idea è nata in maniera spontanea e naturale confrontandomi con gli amici, i miei lettori più sinceri. Poi, riflettendo, ho capito che si tratta di un'idea abbastanza buona, dato che-per esperienza anche personale- non sempre i lettori acquistano i libri durante le presentazioni. Spesso capita che lo acquistino dopo un po' di tempo, a posteriori. E' capitato anche a me, di comprare dei volumi che mi interessavano più tardi rispetto alla presentazione dell'autore, perché magari non mi trovavo a Cerignola o mi era sfuggito l'evento. Mi sono poi immedesimato nel lettore, pensando che a me sarebbe piaciuto ricevere l'autore a casa mia"
Come funziona il firmacopia a domicilio in concreto?
"L'ultimo firmacopia l'ho fatto tra Agosto e Dicembre, per dei lettori che avevano acquistato il libro più tardi rispetto alle presentazioni. Funziona così: il lettore mi chiama, stabiliamo insieme quando e dove incontrarci, può essere a casa sua oppure in un bar per bere insieme un caffè o un thè. Se qualche lettore mi invita a casa non dimentico mai di portare dolci o una bottiglia di vino. Se sono invitato a cena cerco di trovare omaggi gastronomici adatti, sono molto attento, ad esempio, in caso di intolleranze alimentari"
Qual è il filo conduttore che lega la Puglia e la Romagna, il luogo in cui hai ambientato la vicenda del libro?
"In realtà ce n'è più di uno. Il primo è sicuramente il mare, visto l'Adriatico bagna entrambe le regioni italiane. Inoltre il libro ha molti riferimenti gastronomici: sapore e sapere hanno la stessa etimologia nella lingua latina, e questa mia iniziativa lo mette in evidenza"
Cosa succede negli incontri di firmacopia a domicilio?
"Ci sono lettori che hanno un carattere più timido e riservato, che non amano esternare le proprie emozioni, e che invece a casa riescono ad essere a loro agio. Durante la cena, il caffè o l'assaggio di un dolce tradizionale è più facile chiacchierare, scambiarsi idee ed opinioni sul libro. Il contatto diretto tra autore e lettore è sempre molto utile e proficuo, oltre che emozionante. Sicuramente non ho inventato nulla di nuovo, ci sono altre persone che fanno la stessa cosa altrove, ma a me piace pensare che l'originalità stia piuttosto nel mio modo di proporlo e nelle esperienze condivise, quelle che arricchiscono la vita".
Abbiamo chiesto a lui di parlarci di questa idea di autopromozione e dell'esperienza fatta sino ad oggi.
"L'idea del firmacopia a domicilio è nata nel periodo di tempo intercorso tra le due presentazioni, la prima fatta a Maggio presso il Liceo Classico Nicola Zingarelli, e quella di Settembre della Fiera del Libro. Quando è uscito il mio libro, a Marzo dell'anno scorso, alcuni miei compagni del liceo mi hanno avvisato di averlo acquistato e di volermi incontrare per una dedica. E' partita proprio da alcuni miei amici più intimi l'idea di fare un fimacopia a domicilio", ha dichiarato Nicola.
Ben trovato, Nicola. Quali sono le motivazioni che ti hanno indotto ad utilizzare lo strumento del firmacopia a domicilio?
"Come ho già detto, l'idea è nata in maniera spontanea e naturale confrontandomi con gli amici, i miei lettori più sinceri. Poi, riflettendo, ho capito che si tratta di un'idea abbastanza buona, dato che-per esperienza anche personale- non sempre i lettori acquistano i libri durante le presentazioni. Spesso capita che lo acquistino dopo un po' di tempo, a posteriori. E' capitato anche a me, di comprare dei volumi che mi interessavano più tardi rispetto alla presentazione dell'autore, perché magari non mi trovavo a Cerignola o mi era sfuggito l'evento. Mi sono poi immedesimato nel lettore, pensando che a me sarebbe piaciuto ricevere l'autore a casa mia"
Come funziona il firmacopia a domicilio in concreto?
"L'ultimo firmacopia l'ho fatto tra Agosto e Dicembre, per dei lettori che avevano acquistato il libro più tardi rispetto alle presentazioni. Funziona così: il lettore mi chiama, stabiliamo insieme quando e dove incontrarci, può essere a casa sua oppure in un bar per bere insieme un caffè o un thè. Se qualche lettore mi invita a casa non dimentico mai di portare dolci o una bottiglia di vino. Se sono invitato a cena cerco di trovare omaggi gastronomici adatti, sono molto attento, ad esempio, in caso di intolleranze alimentari"
Qual è il filo conduttore che lega la Puglia e la Romagna, il luogo in cui hai ambientato la vicenda del libro?
"In realtà ce n'è più di uno. Il primo è sicuramente il mare, visto l'Adriatico bagna entrambe le regioni italiane. Inoltre il libro ha molti riferimenti gastronomici: sapore e sapere hanno la stessa etimologia nella lingua latina, e questa mia iniziativa lo mette in evidenza"
Cosa succede negli incontri di firmacopia a domicilio?
"Ci sono lettori che hanno un carattere più timido e riservato, che non amano esternare le proprie emozioni, e che invece a casa riescono ad essere a loro agio. Durante la cena, il caffè o l'assaggio di un dolce tradizionale è più facile chiacchierare, scambiarsi idee ed opinioni sul libro. Il contatto diretto tra autore e lettore è sempre molto utile e proficuo, oltre che emozionante. Sicuramente non ho inventato nulla di nuovo, ci sono altre persone che fanno la stessa cosa altrove, ma a me piace pensare che l'originalità stia piuttosto nel mio modo di proporlo e nelle esperienze condivise, quelle che arricchiscono la vita".