Vita di città
Nevicata storica del 31 Dicembre 2014 a Cerignola
La città si risvegliò sotto una fitta coltre bianca di neve
Cerignola - venerdì 30 dicembre 2022
15.14
Mentre quest'anno stiamo vivendo un Capodanno soleggiato, stabile e anche non molto freddo, otto anni fa il clima si presentava del tutto diverso. Sicuramente i cerignolani ricordano la nevicata che colpì la città il 31 Dicembre del 2014, perché fu una sorpresa per tutti. Le immagini di quelle due giornate sono entrate negli annali e rappresentano un momento storico per Cerignola e l'intera Capitanata.
L'inatteso evento atmosferico si verificò intorno alle nove del mattino, e in poche ore l'intera città fu ricoperta da una discreta quantità di neve. O meglio, tale sembrò subito agli occhi di chi, come noi, non è abituato a questo genere di situazioni meteo.
Una cosa è certa: nonostante si possa fingere che non esista, la neve c'è ed è anche abbastanza invasiva. Trattandosi dell'ultimo giorno dell'anno, molti erano affaccendati con la spesa del cenone, e quindi il traffico e la viabilità diventarono un problema serio nelle ore centrali del giorno. Naturalmente nessuno-né in centro, né in periferia- vide mai in quei due giorni un mezzo spargisale.
Tante furono le cadute accidentali sui marciapiedi divenuti scivolosi per la presenza del ghiaccio, e il Pronto Soccorso dell'Ospedale "Tatarella" si riempì di persone infortunate, per lo più anziani e bambini.
Ma la neve, oltre a depurare l'aria dalle scorie e dall'inquinamento, è anche un'attrazione irresistibile, soprattutto per i più piccoli. Piazza Duomo fu presa d'assalto da famiglie e gruppi di ragazzi desiderosi di sfidarsi al lancio di palle di neve.
Alcuni ricordano con piacere il silenzio irreale del pomeriggio, con il manto di neve che circondava candidamente panchine e macchine parcheggiate. Altri invece lamentano il cenone rimandato, la difficoltà di raggiungere locali e parenti nei paesi limitrofi.
Quello fu un Capodanno sicuramente diverso dagli altri, che ci ha fatto riflettere a quanto il clima possa influire sulla nostra vita, nel bene e nel male. Ora che i cambiamenti climatici rappresentano la normalità, il ricordo di quella nevicata mette tanta nostalgia.
L'inatteso evento atmosferico si verificò intorno alle nove del mattino, e in poche ore l'intera città fu ricoperta da una discreta quantità di neve. O meglio, tale sembrò subito agli occhi di chi, come noi, non è abituato a questo genere di situazioni meteo.
Una cosa è certa: nonostante si possa fingere che non esista, la neve c'è ed è anche abbastanza invasiva. Trattandosi dell'ultimo giorno dell'anno, molti erano affaccendati con la spesa del cenone, e quindi il traffico e la viabilità diventarono un problema serio nelle ore centrali del giorno. Naturalmente nessuno-né in centro, né in periferia- vide mai in quei due giorni un mezzo spargisale.
Tante furono le cadute accidentali sui marciapiedi divenuti scivolosi per la presenza del ghiaccio, e il Pronto Soccorso dell'Ospedale "Tatarella" si riempì di persone infortunate, per lo più anziani e bambini.
Ma la neve, oltre a depurare l'aria dalle scorie e dall'inquinamento, è anche un'attrazione irresistibile, soprattutto per i più piccoli. Piazza Duomo fu presa d'assalto da famiglie e gruppi di ragazzi desiderosi di sfidarsi al lancio di palle di neve.
Alcuni ricordano con piacere il silenzio irreale del pomeriggio, con il manto di neve che circondava candidamente panchine e macchine parcheggiate. Altri invece lamentano il cenone rimandato, la difficoltà di raggiungere locali e parenti nei paesi limitrofi.
Quello fu un Capodanno sicuramente diverso dagli altri, che ci ha fatto riflettere a quanto il clima possa influire sulla nostra vita, nel bene e nel male. Ora che i cambiamenti climatici rappresentano la normalità, il ricordo di quella nevicata mette tanta nostalgia.