Cronaca
Natasha Pugliese, venti dipendenti del “Riuniti” di Foggia indagati per la sua morte
Domani, nel primo pomeriggio, si svolgerà l’autopsia sul corpo della 23enne cerignolana
Cerignola - martedì 17 settembre 2024
13.10
La cerignolana Natasha Pugliese, 23 anni, è deceduta il 4 Settembre scorso in sala operatoria presso il reparto di "Chirurgia toracica" del Policlinico "Riuniti" di Foggia, durante l'intervento chirurgico a cui era stata sottoposta.
Natasha, a Giugno scorso, era rimasta coinvolta in un grave incidente stradale mentre si trovava a bordo del suo monopattino elettrico, nei pressi di Via Napoli a Cerignola.
Per la sua morte sono indagati per cooperazione in omicidio colposo venti dipendenti del Policlinico foggiano, sia medici che infermieri.
Alla notizia della morte di Natasha i familiari della ragazza avevano aggredito il personale sanitario presente nel reparto, ferendone tre e costringendo gli altri a barricarsi all'interno di una stanza.
Così come ha riportato la "Gazzetta del Mezzogiorno", gli atti di garanzia nei confronti dei medici e infermieri rappresentano un atto dovuto: la Procura di Foggia ha fissato per domani pomeriggio l'autopsia per accertare le cause del decesso di Natasha.
Il medico legale avrà a disposizione 90 giorni per depositare le conclusioni circa l'esame autoptico effettuato.
Gli indagati possono nominare un consulente di parte che avrà facoltà di assistere all'autopsia.
La famiglia Pugliese è invece assistita dal legale Francesco Santangelo.
Sulla morte di Natasha pendono tre inchieste: due della Procura di Foggia (una sulle cause del decesso e l'altra sull'aggressione al personale sanitario da parte di alcuni membri della famiglia della ragazza), e la terza, avviata all'interno del Policlinico, attraverso il servizio ispettivo della Regione Puglia.
Natasha, a Giugno scorso, era rimasta coinvolta in un grave incidente stradale mentre si trovava a bordo del suo monopattino elettrico, nei pressi di Via Napoli a Cerignola.
Per la sua morte sono indagati per cooperazione in omicidio colposo venti dipendenti del Policlinico foggiano, sia medici che infermieri.
Alla notizia della morte di Natasha i familiari della ragazza avevano aggredito il personale sanitario presente nel reparto, ferendone tre e costringendo gli altri a barricarsi all'interno di una stanza.
Così come ha riportato la "Gazzetta del Mezzogiorno", gli atti di garanzia nei confronti dei medici e infermieri rappresentano un atto dovuto: la Procura di Foggia ha fissato per domani pomeriggio l'autopsia per accertare le cause del decesso di Natasha.
Il medico legale avrà a disposizione 90 giorni per depositare le conclusioni circa l'esame autoptico effettuato.
Gli indagati possono nominare un consulente di parte che avrà facoltà di assistere all'autopsia.
La famiglia Pugliese è invece assistita dal legale Francesco Santangelo.
Sulla morte di Natasha pendono tre inchieste: due della Procura di Foggia (una sulle cause del decesso e l'altra sull'aggressione al personale sanitario da parte di alcuni membri della famiglia della ragazza), e la terza, avviata all'interno del Policlinico, attraverso il servizio ispettivo della Regione Puglia.