Murale Di Vittorio. Ditommaso: buon esempio di avvicendamento istituzionale.
Oggi più che mai è opportuno ragionare, per una volta, sulla filiera istituzionale che ha portato al recupero totale dell'opera
Cerignola - giovedì 2 novembre 2017
15.08 Comunicato Stampa
Negli ultimi anni le politiche culturali del comune di Cerignola sono state indirizzate verso strade che non sempre erano coerenti con quella che è la reale memoria storica della città. È proprio sul significato di memoria che è, oggi più che mai, doverosa una ricostruzione dei fatti sulla storia del «Murale di Di Vittorio», cosi Sabina Ditommaso, segreteria del PD di Cerignola, commenta la nuova collocazione dell'opera in occasione del sessantenario della morte del grande Peppino Di Vittorio.
"Il murale Giuseppe Di Vittorio e la condizione del Mezzogiorno del Centro di Arte Pubblica Popolare di Fiano Romano fu progettato ed eseguito a Cerignola nel 1975 da Ettore de Conciliis, Rocco Falciano, Wendy Feltman, Pio Valeriani, con l'assistenza tecnica per il montaggio dell'arch. Giorgio Stockel. Negli anni 80 l'opera venne rimossa a causa dei lavori di ristrutturazione della piazza dove era collocata, cioè l'attuale Piazza della Repubblica: una parte dei pannelli che la componevano furono abbandonati negli scantinati del Municipio, altri nell'ex carcere e nell'ex liceo classico".
"Giacerà abbandonata e smembrata fino al 2007 fa sapere Ditommaso quando il sindaco Matteo Valentino e l'allora assessore alla cultura Franco Palumbo, raccolsero i frammenti dell'opera che vennero portati per l'inventario presso il Liceo Artistico di Cerignola. In quegli stessi anni nacque il gruppo Facebook Salviamo il murale di G. Di Vittorio che, con il sostegno della Fabbrica di Nichi, promuoverà una raccolta firme per il recupero dell'opera".
"Con determina dirigenziale del Dirigente del Servizio Politiche per il Lavoro del 25 ottobre 2012, il Comune di Cerignola, allora amministrato da Antonio Giannatempo, presenta il progetto di recupero del Murale Ieri e oggi: Di Vittorio e diritti di sempre utile a partecipare al bando pubblico della Regione Puglia, appositamente elaborato per favorire progetti di educazione alla legalità sul lavoro dall'Assessorato al Welfare e Politiche del Lavoro guidato da Elena Gentile. Dopo una serie di vicende di natura burocratica, fattivamente il finanziamento di 75.000 euro viene erogato dalla Regione Puglia nel Novembre 2016 e con delibera comunale il 23 dicembre 2016 affidato al Settore dei Servizi Sociali, quindi la messa in opera sotto l'amministrazione Metta.
Oggi più che mai - conclude Ditommaso - è opportuno ragionare, per una volta, sulla filiera istituzionale che ha portato al recupero totale dell'opera e alla sua installazione. Senza il bando della Regione Puglia con Elena Gentile assessore non ci sarebbe stato il finanziamento, senza l'attento lavoro della Giunta Valentino non ci sarebbe stato il recupero e l'inventario delle parti, se la Giunta Giannatempo non avesse presentato il progetto al bando regionale non avremmo ottenuto le risorse. Oggi l'amministrazione Metta chiude il cerchio di un percorso istituzionale che ha portato ad un risultato importante, commemorare con onore il nostro Peppino Di Vittorio. Sebbene la memoria di Di Vittorio appartenga alla storia della sinistra e del riscatto dei braccianti, il suo patrimonio culturale è ancora capace di unire una comunità. Auspico sia questo lo spirito delle celebrazioni del prossimo 3 novembre cui la parte istituzionale del Partito non farà mancare la sua presenza.