Rita Tomacelli
Rita Tomacelli

Mostra personale in memoria di Francesco Corcella a Palazzo Fornari di Cerignola

Con la moglie Rita e la figlia Silvia tra i ricordi commossi di un artista “a tutto tondo”

Ci sono persone che, ovunque vadano, lasciano solchi e impronte di bellezza.

Francesco Corcella ha sempre dimostrato, sin da giovane, una spiccata e raffinata sensibilità verso tutto ciò che è Bello, sia in Natura (sulla quale è intervenuto attraverso l'attività professionale di architetto paesaggista) che in Arte (attraverso la sua notevole e variegata produzione artistica, spaziando in stili e tecniche diverse).

Nato a Cerignola il 17 Aprile 1955, Franco Corcella è morto prematuramente all'inizio di quest'anno, lasciando, a causa della sua personalità vulcanica, un grande vuoto in chiunque lo abbia conosciuto o anche solo incrociato nella propria vita.

A lui, all'artista poliedrico ed eclettico che è stato, è dedicata la Mostra che si svolgerà dal 20 al 22 Settembre al primo piano di Palazzo Fornari. L'iniziativa è promossa e organizzata dall'APS "Arte&Fatti" di Cerignola. L'ingresso è libero e gratuito, sarà possibile visitare la mostra durante la "Fiera del Libro", che si svolgerà nelle medesime giornate.

Abbiamo incontrato la moglie Rita Tomacelli e la figlia Silvia Corcella, per condividere con loro il ricordo affettuoso di un uomo che ha vissuto nutrendo quotidianamente la propria anima di arte e bellezza.

"Questa mostra è un tributo alla vita di papà, dagli esordi sino alla fine dei suoi giorni, attraverso l'accurata selezione di alcuni lavori professionali che ha realizzato come architetto paesaggista e le opere che ha creato come artista poliedrico ed eclettico, sperimentando con abilità e maestria diversi stili e tecniche. La maggior parte delle persone conosceva mio padre per la sua professione di architetto paesaggista, mentre pochi erano al corrente della sua vena artistica, quindi la mostra è anche un modo per far conoscere agli altri una parte più intima e specifica che gli apparteneva.", esordisce Silvia Corcella, la figlia di Franco, che da lui ha ereditato una grande passione per l'arte ed una spiccata vena artistica.

Le fa eco Rita Tomacelli, che racconta commossa la sua dolorosa "rielaborazione del lutto" attraverso la riscoperta e la selezione delle opere artistiche del marito, lasciate da Franco nel luogo in cui trascorreva il tempo libero.

"Per aiutarmi a risalire dalla profondità del mio dolore, ho trascorso molto tempo all'interno dello studio in cui lui creava, era come averlo ancora vicino. C'è tanta gente che è rimasta addolorata dalla morte di Franco, era una persona che si faceva benvolere da tutti, un uomo che una volta conosciuto è molto difficile da dimenticare. L'idea di una mostra a lui dedicata nasce dal voler recuperare tutte le tracce artistiche ha lasciato nello studio, che creava e accantonava per poi passare ad altro. Ho cercato di mettere ordine in questo caos creativo. I quadri ritrovati mi hanno aiutato a non sprofondare nella disperazione. Dopo il periodo terribile che ho trascorso, ho cercato di aggrapparmi alla vita come potevo. E sono stati proprio questi lavori pittorici pieni di colori, ad avermi aiutato in qualche modo a reagire alla perdita di Franco. Abbiamo preso i quadri e li abbiamo portati nello studio, e qui abbiamo proceduto alla catalogazione delle opere. Era come se lui fosse qui con noi, anzi non è mai andato via".

Il ricordo di Silvia è vivido e forte: "Ho lasciato a mia madre il tempo e la libertà di selezionare le opere che mio padre ha realizzato durante la sua vita, a partire dagli anni giovanili. L'estro di mio padre era poliedrico, passava da stili e tecniche diversi, dal collage alla pittura acrilica, a quella ad olio. Nel suo studio spesso trovavo cambiamenti negli arredi e c'erano oggetti nuovi, assieme a questo mutamento costante notavo con grande ammirazione anche la presenza di nuove opere che aveva realizzato. Aveva una velocità di esecuzione che gli ho sempre riconosciuto come una grande dote. Realizzava opere per se stesso, nel poco tempo libero che aveva".

E' davvero difficile "ingabbiare" Francesco Corcella in una definizione: "Lui era un personaggio pirandelliano, mi piace dire che era uno, nessuno e centomila", dichiara Silvia. "Negli ultimi 5-6 anni mio padre si divideva tra la sua professione di architetto paesaggista e la collaborazione presso il punto vendita "Novà: Arti & Design", in cui curava soprattutto le relazioni con gli artisti e la sezione delle arti figurative. Come Landscape Designer ha realizzato tantissimi lavori sia in Puglia che in altre località del Sud Italia, ma a quanto pare anche la sua produzione artistica è notevole, e questa mostra ne è la dimostrazione".

La mostra è quindi un excursus di tutto ciò che lui ha prodotto, partendo dai lavori realizzati quando era studente dell'Istituto d'Arte, ritrovati in una cassapanca.

"Questi lavori di arte concettuale, in voga negli anni Settanta, riflettono non solo la sua personalità, ma lo stile artistico dell'epoca, la corrente a tratti anche psichedelica di quel periodo, infatti ci sono per lo più lavori astratti. Ho già inserito alcune opere in una cartella d'arte che vorrei tenere con me quando andrò a vivere da sola. Nell'ultimo anno di vita, invece, mio padre ha speso molto del suo tempo in viaggi periodici in direzione di Venezia, per visitare le più prestigiose gallerie di arte contemporanea. Inoltre ha realizzato opere in stile pop-art con Lino Lombardi, il promotore di "Stramurales". Stava comunque pensando di concretizzare una sua mostra personale, quindi è come la realizzazione di un sogno che aveva nel cassetto", ha aggiunto Silvia, che ha curato la sinossi della mostra.

"E' doveroso ringraziare Luca Gasparro, presidente dell'associazione Art&Fatti di Cerignola, per l'opportunità che ci ha concesso con l'allestimento della mostra presso Palazzo Fornaci. E anche la stilista Annamaria Vigliotti, che ha inserito l'esposizione di alcune opere di Franco nell'evento "Talenti sotto le stelle" che si è svolto a Torre Alemanna il 1° Settembre scorso, e ci ha offerto la possibilità di conoscere l'ex assessora Bruno, che ha avuto l'idea di realizzare la mostra durante le giornate della Fiera del Libro", ha specificato Rita.

"Siamo contenti di realizzare e condividere la mostra artistica in memoria di Francesco Corcella presso lo spazio espositivo di Palazzo Fornari, per poter raccontare tutto il percorso artistico di questo nostro concittadino, dagli schizzi su carta fino alle ultime opere, condivise a più mani e molto particolari. Riteniamo che quella della Fiera sia una bellissima vetrina, per dare la possibilità a tutta la cittadinanza di ammirare un gran numero di opere di Corcella, un artista prematuramente scomparso che si è speso tanto per l'arte e la bellezza nel nostro territorio. La mostra si svolgerà al primo piano. Siamo particolarmente legati a questo artista cerignolano, che aveva avuto l'idea di portare il critico d'arte Vittorio Sgarbi nella nostra città, come poi è stato fatto a Dicembre scorso dalla nostra associazione. Ci sembrava doveroso dare questa opportunità alla famiglia per rendere omaggio ad un nostro concittadino alquanto meritevole", ha dichiarato Luca Gasparro, Presidente dell'Associazione "Art&Fatti".

"Ciò che è dato con passione, è vissuto con sentimento": è la chiusura migliore di questa intervista, quella che anche Franco avrebbe scelto per attribuire un senso profondo ad una mostra in cui è l'arte che parla, che suggerisce, ma è l'uomo che trapela con le sue fragilità e la sua immensa ricchezza.
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