Mostra personale e presentazione del libro di Enzo Ceglie, architetto di Cerignola
L’iniziativa, promossa dall’associazione Art&Fatti con OltreBabele, si terrà a Palazzo Fornari
Cerignola - domenica 17 settembre 2023
11.50
Stanno per accendersi i riflettori su uno degli eventi culturali più attesi della nostra città, la Fiera del Libro. Nell'ambito di questa importante e seguita kermesse letteraria è prevista un'ulteriore iniziativa, promossa dall'associazione Art&Fatti in collaborazione con l'associazione OltreBabele.
Come ci tiene ad annunciare il Presidente dell'associazione Art&Fatti, Luca Gasparro, "si tratta di un evento straordinario che promette di incantare i sensi".
Dal 22 al 24 Settembre a Palazzo Fornari sarà allestita la mostra personale dell'architetto di Cerignola Enzo Ceglie, che è strettamente legata al suo ultimo lavoro in veste di autore letterario.
Domenica 24 Settembre alle ore 17, a Palazzo Fornari, Ceglie presenterà al pubblico il suo libro intitolato "L'Anima che è nelle Cose", un viaggio emozionante nel mondo dell'architettura e della creatività.
Qui di seguito un estratto dal libro.
"... a me piace pensare, parafrasando una citazione contenuta nel celebre romanzo di Arundhati Roy, "Il dio delle piccole cose", che nella casa dell'Architettura l'aria è piena di pensieri e di grandi cose da dire, ma spesso le storie più intriganti, quelle che ricordiamo, che ci colpiscono e che ci parlano, le storie a cui ci affezioniamo sono proprio quelle storie fatte di piccole cose.
Questo vuol dire che qualsiasi tema progettuale io mi sia trovato ad affrontare negli anni l'ho sempre approcciato con un atteggiamento di massima considerazione, perché ciò che determina la qualità e l'importanza del nostro lavoro non è nient'altro che la nostra visione delle cose.
Nel momento in cui, messi di fronte ad un problema di natura progettuale, noi ci poniamo la domanda "cosa è, cosa può diventare?", attiviamo l'immaginazione, il pensiero creativo e prendiamo ad indagare quella forma incompiuta e primordiale che è l'origine del processo creativo.
Talvolta esercitiamo questa creatività anche prescindendo dal mestiere quotidiano dell'architetto, che non ci appaga in pieno, ed avvertiamo l'esigenza di affiancare delle forme parallele di sperimentazione, legate ad un bisogno personale, istintivo, quasi liberatorio, di ricerca solitaria, da non dover necessariamente sottoporre al vaglio di una committenza, come normalmente avviene facendo questo mestiere.
La finalità di questo tipo di produzione svincolata dalla commessa progettuale spesso è un mistero, nel mio caso credo di poterla ritenere uno strumento del quale mi servo, inconsciamente forse, per focalizzare tutti quegli aspetti che al di là della materia innervano, rendendola comunicativa, l'opera architettonica, ma direi più in generale l'opera d'arte, non fosse altro che, per essere il saper vedere condizione preparatoria del saper fare, si imporrebbe come necessario, nel nostro mestiere, un costante esercizio educativo dei sensi alla visione.
Un'architettura reale o solo sognata per me non fa alcuna differenza; sono convinto che la storia dell'architettura, perché possa dirsi completa nella sua narrazione, debba includere sia l'ambiente costruito che quello non realizzato!
L'architettura concettuale, o architettura basata sulla immaginazione e visione, non fa altro che dissociare la natura fisica del progetto architettonico mentre, allo stesso tempo, l'idea e la convinzione che questi disegni e queste immagini possano essere in grado di rappresentare il vero, profondo significato dell'architettura ci pongono inevitabilmente dinanzi all'esigenza di compierne una rilettura complessa, che indaghi quei piani dell'opera non emergenti nell'immediato...".
L'architetto cerignolano ha presentato il suo libro, con annessa mostra personale, lo scorso Giugno presso Palazzo Dogana a Foggia.
Come ci tiene ad annunciare il Presidente dell'associazione Art&Fatti, Luca Gasparro, "si tratta di un evento straordinario che promette di incantare i sensi".
Dal 22 al 24 Settembre a Palazzo Fornari sarà allestita la mostra personale dell'architetto di Cerignola Enzo Ceglie, che è strettamente legata al suo ultimo lavoro in veste di autore letterario.
Domenica 24 Settembre alle ore 17, a Palazzo Fornari, Ceglie presenterà al pubblico il suo libro intitolato "L'Anima che è nelle Cose", un viaggio emozionante nel mondo dell'architettura e della creatività.
Qui di seguito un estratto dal libro.
"... a me piace pensare, parafrasando una citazione contenuta nel celebre romanzo di Arundhati Roy, "Il dio delle piccole cose", che nella casa dell'Architettura l'aria è piena di pensieri e di grandi cose da dire, ma spesso le storie più intriganti, quelle che ricordiamo, che ci colpiscono e che ci parlano, le storie a cui ci affezioniamo sono proprio quelle storie fatte di piccole cose.
Questo vuol dire che qualsiasi tema progettuale io mi sia trovato ad affrontare negli anni l'ho sempre approcciato con un atteggiamento di massima considerazione, perché ciò che determina la qualità e l'importanza del nostro lavoro non è nient'altro che la nostra visione delle cose.
Nel momento in cui, messi di fronte ad un problema di natura progettuale, noi ci poniamo la domanda "cosa è, cosa può diventare?", attiviamo l'immaginazione, il pensiero creativo e prendiamo ad indagare quella forma incompiuta e primordiale che è l'origine del processo creativo.
Talvolta esercitiamo questa creatività anche prescindendo dal mestiere quotidiano dell'architetto, che non ci appaga in pieno, ed avvertiamo l'esigenza di affiancare delle forme parallele di sperimentazione, legate ad un bisogno personale, istintivo, quasi liberatorio, di ricerca solitaria, da non dover necessariamente sottoporre al vaglio di una committenza, come normalmente avviene facendo questo mestiere.
La finalità di questo tipo di produzione svincolata dalla commessa progettuale spesso è un mistero, nel mio caso credo di poterla ritenere uno strumento del quale mi servo, inconsciamente forse, per focalizzare tutti quegli aspetti che al di là della materia innervano, rendendola comunicativa, l'opera architettonica, ma direi più in generale l'opera d'arte, non fosse altro che, per essere il saper vedere condizione preparatoria del saper fare, si imporrebbe come necessario, nel nostro mestiere, un costante esercizio educativo dei sensi alla visione.
Un'architettura reale o solo sognata per me non fa alcuna differenza; sono convinto che la storia dell'architettura, perché possa dirsi completa nella sua narrazione, debba includere sia l'ambiente costruito che quello non realizzato!
L'architettura concettuale, o architettura basata sulla immaginazione e visione, non fa altro che dissociare la natura fisica del progetto architettonico mentre, allo stesso tempo, l'idea e la convinzione che questi disegni e queste immagini possano essere in grado di rappresentare il vero, profondo significato dell'architettura ci pongono inevitabilmente dinanzi all'esigenza di compierne una rilettura complessa, che indaghi quei piani dell'opera non emergenti nell'immediato...".
L'architetto cerignolano ha presentato il suo libro, con annessa mostra personale, lo scorso Giugno presso Palazzo Dogana a Foggia.