Cronaca
Monsignor Renna incontra le autorità civili e militari della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano
Annunciata per il 15 gennaio la Giornata diocesana della Pace a Stornara
Cerignola - mercoledì 22 dicembre 2021
17.13
È diventato tradizionale l'appuntamento di monsignor Luigi Renna di incontrare nei giorni che precedono Natale e il nuovo anno i Sindaci e le Autorità civili e militari dei nove paesi della diocesi di Cerignola- Ascoli Satriano (Cerignola, Ascoli Satriano, Orta Nova, Stornara, Stornarella, Ordona, Carapelle, Candela, Rocchetta Sant'Antonio). Un'occasione preziosa e attesa che non costituisce soltanto un momento propizio per lo scambio degli auguri, ma che rappresenta un'opportunità "per condividere con voi – ha affermato il Vescovo – speranze, attese, impegni, tutti doni che queste due ricorrenze ci portano".
Nel pomeriggio di ieri nel salone dell'Episcopio monsignor Renna ha ricordato che "Il Natale è memoria di una nascita che ha segnato la storia, quella di Gesù Cristo avvenuta più di duemila anni fa, che continua a far parlare di sé e riempie di luce ogni tempo, soprattutto quelli più bui e critici come quello che stiamo vivendo. L'inizio di un nuovo anno, poi, è sempre foriero di speranza che, nella vostra agenda di 'uomini e donne del bene comune' – come mi piace chiamarvi – diventa non un vago sentimento ma un impegno perché fare politica altro non è che organizzare la speranza".
Nasce da tale interpretazione delle festività ormai imminenti il messaggio rivolto ai presenti, coinvolti in una riflessione che individua nel servizio alla comunità il valore autentico della politica: "La politica la fa ogni cittadino con il suo voto, attraverso lo stupendo sistema della democrazia diventa l'amministratore, che è chiamato ad interpretare i bisogni più urgenti nel dare risposte alla gente che gli ha dato fiducia, la politica, nel senso di edificazione della città, la fate voi, uomini e donne delle Forze dell'Ordine, che assicurate che ci sia sicurezza e legalità anche nelle situazioni estreme. 'Grazie!' a tutti, soprattutto per le volte in cui il lavoro è più difficile, in cui siete avversati e incompresi".
Alla scuola del magistero di papa Francesco, il Vescovo ha invitato i presenti a riflettere su tre parole. Carità: "di carità vi occupate anche voi, cari Amministratori, non solo quando preparate un pacco dono ai poveri, ma quando fate in modo che, con i vostri progetti, con il vostro sguardo, non ci siano più povertà o fasce di emarginazione; anzi, quando lavorate con tanta lungimiranza da far uscire la nostra Capitanata dalla palude dei mali endemici che la affliggono". Periferia: "Ci sono le periferie urbane e ci sono le periferie esistenziali; ci sono quelle che mancano di alcuni servizi e quelle prive del minimo che assicura dignità. (…) Cogliere l'urgenza del momento – ha continuato mons. Renna – significa mettere accanto al nostro presepe quei due bambini morti carbonizzati nel rogo del ghetto di Stornara e dire che interpellano la politica, che non può organizzare la vita della polis senza includere le periferie".
A questo proposito, il Vescovo ha sottolineato che "la Giornata diocesana della Pace la vivremo a Stornara, il 15 gennaio prossimo per continuare ad accendere i riflettori su problematiche da studiare per avviare processi di trasformazione". L'ultima parola consegnata dal Vescovo è "fraternità", accompagnata "da un piccolo dono: l'enciclica Fratelli tutti di papa Francesco. (…). Diffidate di quella economia che non rispetta le regole e la legalità: non crea benessere per le città, non le fa crescere". In questo modo, ha continuato il Vescovo, "assicurerete lo sviluppo delle nostre città e del nostro territorio se seguirete la logica della migliore politica, fatta, in questo momento, di una progettualità che sa vigilare sulle scorciatoie nelle quali si infiltra la malavita e che tende a creare un mondo inclusivo". A servizio della carità, delle periferie, della fraternità – è stata la conclusione – ogni impegno "non ci risulterà gravoso perché abbiamo fede in Dio e perché vogliamo camminare insieme!".
Nel pomeriggio di ieri nel salone dell'Episcopio monsignor Renna ha ricordato che "Il Natale è memoria di una nascita che ha segnato la storia, quella di Gesù Cristo avvenuta più di duemila anni fa, che continua a far parlare di sé e riempie di luce ogni tempo, soprattutto quelli più bui e critici come quello che stiamo vivendo. L'inizio di un nuovo anno, poi, è sempre foriero di speranza che, nella vostra agenda di 'uomini e donne del bene comune' – come mi piace chiamarvi – diventa non un vago sentimento ma un impegno perché fare politica altro non è che organizzare la speranza".
Nasce da tale interpretazione delle festività ormai imminenti il messaggio rivolto ai presenti, coinvolti in una riflessione che individua nel servizio alla comunità il valore autentico della politica: "La politica la fa ogni cittadino con il suo voto, attraverso lo stupendo sistema della democrazia diventa l'amministratore, che è chiamato ad interpretare i bisogni più urgenti nel dare risposte alla gente che gli ha dato fiducia, la politica, nel senso di edificazione della città, la fate voi, uomini e donne delle Forze dell'Ordine, che assicurate che ci sia sicurezza e legalità anche nelle situazioni estreme. 'Grazie!' a tutti, soprattutto per le volte in cui il lavoro è più difficile, in cui siete avversati e incompresi".
Alla scuola del magistero di papa Francesco, il Vescovo ha invitato i presenti a riflettere su tre parole. Carità: "di carità vi occupate anche voi, cari Amministratori, non solo quando preparate un pacco dono ai poveri, ma quando fate in modo che, con i vostri progetti, con il vostro sguardo, non ci siano più povertà o fasce di emarginazione; anzi, quando lavorate con tanta lungimiranza da far uscire la nostra Capitanata dalla palude dei mali endemici che la affliggono". Periferia: "Ci sono le periferie urbane e ci sono le periferie esistenziali; ci sono quelle che mancano di alcuni servizi e quelle prive del minimo che assicura dignità. (…) Cogliere l'urgenza del momento – ha continuato mons. Renna – significa mettere accanto al nostro presepe quei due bambini morti carbonizzati nel rogo del ghetto di Stornara e dire che interpellano la politica, che non può organizzare la vita della polis senza includere le periferie".
A questo proposito, il Vescovo ha sottolineato che "la Giornata diocesana della Pace la vivremo a Stornara, il 15 gennaio prossimo per continuare ad accendere i riflettori su problematiche da studiare per avviare processi di trasformazione". L'ultima parola consegnata dal Vescovo è "fraternità", accompagnata "da un piccolo dono: l'enciclica Fratelli tutti di papa Francesco. (…). Diffidate di quella economia che non rispetta le regole e la legalità: non crea benessere per le città, non le fa crescere". In questo modo, ha continuato il Vescovo, "assicurerete lo sviluppo delle nostre città e del nostro territorio se seguirete la logica della migliore politica, fatta, in questo momento, di una progettualità che sa vigilare sulle scorciatoie nelle quali si infiltra la malavita e che tende a creare un mondo inclusivo". A servizio della carità, delle periferie, della fraternità – è stata la conclusione – ogni impegno "non ci risulterà gravoso perché abbiamo fede in Dio e perché vogliamo camminare insieme!".