Attualità
Mons. Galantino nuovo amministratore del Papa
La gestione degli investimenti delle casse vaticane passa dalla Segreteria di Stato all'amministrazione guidata del prelato cerignolano
Cerignola - martedì 29 dicembre 2020
10.00
Papa Francesco rinnova la fiducia al vescovo cerignolano Mons. Nunzio Galantino. Continua il processo di riforma del Vaticano che Papa Bergoglio ha posto in essere dall'inizio del suo pontificato. Questa volta il rinnovamento riguarda le casse papali. Il 26 dicembre il Santo Padre ha firmato infatti il documento motu proprio che rende effettivo il trasferimento della titolarità dei fondi e dei conti bancari, degli investimenti mobiliari e immobiliari, e di tutte le partecipazioni in società e fondi di investimento del Vaticano, dalla Segreteria di Stato all'APSA (Amministrazione del Patrimonio della sede Apostolica).
L'organo amministrativo vaticano, presieduto da Mons. Galantino, diventerà così l'unico gestore dei fondi vaticani. Come si legge infatti dal documento ufficiale della Santa Sede: «La Segreteria di Stato entro il 4 febbraio 2021, dovrà trasferire all'APSA tutte le disponibilità liquide giacenti in conti correnti ad essa intestati presso l'Istituto per le Opere di Religione o in conti bancari esteri, all'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica su conto bancario da questa indicato». L'unico obbligo per l'APSA resta quello di informare periodicamente la Segreteria di Stato della situazione del patrimonio, la quale potrà continuare a collaborare alla raccolta dei fondi.
L'organo amministrativo vaticano, presieduto da Mons. Galantino, diventerà così l'unico gestore dei fondi vaticani. Come si legge infatti dal documento ufficiale della Santa Sede: «La Segreteria di Stato entro il 4 febbraio 2021, dovrà trasferire all'APSA tutte le disponibilità liquide giacenti in conti correnti ad essa intestati presso l'Istituto per le Opere di Religione o in conti bancari esteri, all'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica su conto bancario da questa indicato». L'unico obbligo per l'APSA resta quello di informare periodicamente la Segreteria di Stato della situazione del patrimonio, la quale potrà continuare a collaborare alla raccolta dei fondi.