Michele D’Ausilio: l’esterno “audace” del Cerignola
Intervista al giovane calciatore di origini napoletane
Cerignola - venerdì 11 novembre 2022
15.14
Determinazione, scatto bruciante, cambio passo, dribbling, sterzata e tiro, un cross magnifico e l'abilità di dare la giusta accelerazione nei momenti clou della partita. Buono anche l'equilibrio tattico che riesce a dare tra il centrocampo e l'attacco. Le sue movenze a dettare lo scambio sulla corsia laterale lo rendono efficace, proprio nell'intensificare la propensione offensiva della squadra.
Dotato tecnicamente, difficilmente perde il controllo del pallone anche in corsa. Questa caratteristica gli consente di avere la coordinazione giusta per qualsiasi soluzione in velocità.
Si presenta così a Cerignola Michele D'Ausilio, nato a Milano il 3 Settembre 1999. Cresciuto nelle giovanili del Piacenza, la sua carriera ha inizio nel 2017 a Busto Arstizio, nel Campionato di Eccellenza.
Passa poi velocemente in serie D, nelle file dell'Arconatese, dove dal 2018 al 2020 gioca 57 partite, segnando 12 gol. La sua escalation è rapida, e arriva in serie C nella Giana Erminio, dove dal 2020 al 2022 gioca 53 partite e segna 3 gol. E' il trampolino per la chiamata della neo-promossa Audace Cerignola, che in quel ruolo per caratteristiche deve sostituire il talento di Nicola Loiodice.
Il 23enne di origini napoletane è stato uno dei primi acquisti dell'Audace per l'avventura in Lega Pro. E' sicuramente tra le note positive di questo inizio di stagione. D'Ausilio, chiamato in causa a partite già in corso, dimostra subito di che pasta è fatto, e diventa l'arma efficace per il cambio marcia della squadra.
L'esordio difficile nel secondo tempo contro il Monterosi aziona il suo piglio, deciso e determinato, senza dubbio di qualità. Nella partita in casa con il Giugliano e nella trasferta di Monopoli risulterà decisivo con lo spunto ed il cross meraviglioso per il gol di D'Andrea. Nella partita successiva, contro la Gelbison, ha la grande occasione per fare gol a pochi minuti dalla fine. Il suo tiro a giro incoccia la traversa, e rimanda il suo talento alla prossima gara.
Il talento trova sempre più spazio anche grazie al rendimento, il minutaggio aumenta con il passare delle partite, fino ad arrivare a quattro consecutive da titolare, con la collocazione da esterno a tutta fascia nel 3-5-2-
Appena si è presentata l'offerta del Cerignola hai subito accettato il passaggio da Nord a Sud, e il conseguente cambio di girone. Che referenze avevi della società, della piazza, e cosa ti ha spinto ad accettare la nuova avventura con la maglia giallo-azzurra?
Una prima offerta da Audace Cerignola l'avevo già ricevuta a novembre/ dicembre dello scorso anno, dopo altre offerte provenienti da società diverse ho valutato quale era la piazza migliore per lanciarmi, e credo che Cerignola sia ottima.
Hai trovato tanta concorrenza nel tuo ruolo, ma sono emerse in te delle qualità fondamentali per giocarti le tue chances fino ad avere la possibilità di partire anche da titolare. Hai saputo lottare, soffrire ed aspettare il tuo momento. Sei quindi anche un giocatore di carattere?
Ci sono giocatori forti in squadra, il mio obiettivo è di fare bene durante la settimana, poi è il Mister che decide lo schieramento in campo in base alle sue valutazioni.
La sfortuna ti ha negato la gioia del gol nella partita contro la Gelbison, dove a pochi minuti dalla fine hai colpito la traversa. Per caratteristiche e incisività in alcune situazioni sei stato paragonato a Nicola Loiodice, un calciatore che tanto bene ha fatto negli anni scorsi a Cerignola. Quanto ti ha caricato psicologicamente la voglia di dimostrare il tuo valore e di garantire quello spessore?
Mi è dispiaciuto molto sbagliare quel gol. Il paragone con Loiodice mi da qualcosa in più per dare il meglio di me in campo, sono orgoglioso di questo. Ho anche preso la sua maglia l'anno scorso, quindi ora devo dimostrare di reggere bene il paragone.
Che partita sarà quella di domenica contro il Picerno? Dove può arrivare, secondo te, questo Audace Cerignola?
In campo andiamo in 11, siamo tutti nella stessa barca, ci teniamo alla maglia nello stesso modo. Domenica sarà una partita come le altre, non dobbiamo sbagliare assolutamente l'atteggiamento, prenderci tre punti sarà importante, ma puntiamo prima alla salvezza e poi possiamo pensare ai play-off. E' quello che ci dicono sempre il Mister e il Presidente, e sono d'accordo con loro. Comunque abbiamo dimostrato di essere una squadra che può dare fastidio in campionato. Io sono tranquillo, anche se manca il gol, ma a me basta far fare gol agli altri.
L'ultima domanda è sui tifosi. Avverti il loro calore dinanzi alle tue giocate? Quanto ti esalta questa cosa?
Il calore e la spinta dei tifosi sono indispensabili. La scorsa partita a Francavilla eravamo soli, e questa mancanza l'abbiamo avvertita parecchio. Sentire la gioia e il sostegno della tifoseria durante una mia giocata è importante, mi dà una carica maggiore in campo.
Ti trovi bene a Cerignola?
Fin dal primo momento mi sono trovato benissimo, penso che Cerignola abbia molto in comune con Rozzano, dove io sono nato e vissuto. Mi sento a casa, insomma.
Secondo te si investe abbastanza nei giovani?
Purtroppo no. Basta guardarsi intorno e ci si accorge che i ragazzi non giocano più negli oratori o per la strada: la maggior parte preferisce giocare alla Playstation. Forse anche per questo motivo la Nazionale quest'anno non parteciperà ai Mondiali, pochi giovani sono disposti ad intraprendere una carriera difficile in cui c'è troppa concorrenza e poca meritocrazia.
La forza dentro per giocarsi le sue chances, disponibile, ambizioso e con la voglia di stupire. D'Ausilio sta facendo solo le prove per il suo approdo in una categoria superiore. "Vorrei giocare in serie A", e se lo dice significa che ci crede.
Dotato tecnicamente, difficilmente perde il controllo del pallone anche in corsa. Questa caratteristica gli consente di avere la coordinazione giusta per qualsiasi soluzione in velocità.
Si presenta così a Cerignola Michele D'Ausilio, nato a Milano il 3 Settembre 1999. Cresciuto nelle giovanili del Piacenza, la sua carriera ha inizio nel 2017 a Busto Arstizio, nel Campionato di Eccellenza.
Passa poi velocemente in serie D, nelle file dell'Arconatese, dove dal 2018 al 2020 gioca 57 partite, segnando 12 gol. La sua escalation è rapida, e arriva in serie C nella Giana Erminio, dove dal 2020 al 2022 gioca 53 partite e segna 3 gol. E' il trampolino per la chiamata della neo-promossa Audace Cerignola, che in quel ruolo per caratteristiche deve sostituire il talento di Nicola Loiodice.
Il 23enne di origini napoletane è stato uno dei primi acquisti dell'Audace per l'avventura in Lega Pro. E' sicuramente tra le note positive di questo inizio di stagione. D'Ausilio, chiamato in causa a partite già in corso, dimostra subito di che pasta è fatto, e diventa l'arma efficace per il cambio marcia della squadra.
L'esordio difficile nel secondo tempo contro il Monterosi aziona il suo piglio, deciso e determinato, senza dubbio di qualità. Nella partita in casa con il Giugliano e nella trasferta di Monopoli risulterà decisivo con lo spunto ed il cross meraviglioso per il gol di D'Andrea. Nella partita successiva, contro la Gelbison, ha la grande occasione per fare gol a pochi minuti dalla fine. Il suo tiro a giro incoccia la traversa, e rimanda il suo talento alla prossima gara.
Il talento trova sempre più spazio anche grazie al rendimento, il minutaggio aumenta con il passare delle partite, fino ad arrivare a quattro consecutive da titolare, con la collocazione da esterno a tutta fascia nel 3-5-2-
Appena si è presentata l'offerta del Cerignola hai subito accettato il passaggio da Nord a Sud, e il conseguente cambio di girone. Che referenze avevi della società, della piazza, e cosa ti ha spinto ad accettare la nuova avventura con la maglia giallo-azzurra?
Una prima offerta da Audace Cerignola l'avevo già ricevuta a novembre/ dicembre dello scorso anno, dopo altre offerte provenienti da società diverse ho valutato quale era la piazza migliore per lanciarmi, e credo che Cerignola sia ottima.
Hai trovato tanta concorrenza nel tuo ruolo, ma sono emerse in te delle qualità fondamentali per giocarti le tue chances fino ad avere la possibilità di partire anche da titolare. Hai saputo lottare, soffrire ed aspettare il tuo momento. Sei quindi anche un giocatore di carattere?
Ci sono giocatori forti in squadra, il mio obiettivo è di fare bene durante la settimana, poi è il Mister che decide lo schieramento in campo in base alle sue valutazioni.
La sfortuna ti ha negato la gioia del gol nella partita contro la Gelbison, dove a pochi minuti dalla fine hai colpito la traversa. Per caratteristiche e incisività in alcune situazioni sei stato paragonato a Nicola Loiodice, un calciatore che tanto bene ha fatto negli anni scorsi a Cerignola. Quanto ti ha caricato psicologicamente la voglia di dimostrare il tuo valore e di garantire quello spessore?
Mi è dispiaciuto molto sbagliare quel gol. Il paragone con Loiodice mi da qualcosa in più per dare il meglio di me in campo, sono orgoglioso di questo. Ho anche preso la sua maglia l'anno scorso, quindi ora devo dimostrare di reggere bene il paragone.
Che partita sarà quella di domenica contro il Picerno? Dove può arrivare, secondo te, questo Audace Cerignola?
In campo andiamo in 11, siamo tutti nella stessa barca, ci teniamo alla maglia nello stesso modo. Domenica sarà una partita come le altre, non dobbiamo sbagliare assolutamente l'atteggiamento, prenderci tre punti sarà importante, ma puntiamo prima alla salvezza e poi possiamo pensare ai play-off. E' quello che ci dicono sempre il Mister e il Presidente, e sono d'accordo con loro. Comunque abbiamo dimostrato di essere una squadra che può dare fastidio in campionato. Io sono tranquillo, anche se manca il gol, ma a me basta far fare gol agli altri.
L'ultima domanda è sui tifosi. Avverti il loro calore dinanzi alle tue giocate? Quanto ti esalta questa cosa?
Il calore e la spinta dei tifosi sono indispensabili. La scorsa partita a Francavilla eravamo soli, e questa mancanza l'abbiamo avvertita parecchio. Sentire la gioia e il sostegno della tifoseria durante una mia giocata è importante, mi dà una carica maggiore in campo.
Ti trovi bene a Cerignola?
Fin dal primo momento mi sono trovato benissimo, penso che Cerignola abbia molto in comune con Rozzano, dove io sono nato e vissuto. Mi sento a casa, insomma.
Secondo te si investe abbastanza nei giovani?
Purtroppo no. Basta guardarsi intorno e ci si accorge che i ragazzi non giocano più negli oratori o per la strada: la maggior parte preferisce giocare alla Playstation. Forse anche per questo motivo la Nazionale quest'anno non parteciperà ai Mondiali, pochi giovani sono disposti ad intraprendere una carriera difficile in cui c'è troppa concorrenza e poca meritocrazia.
La forza dentro per giocarsi le sue chances, disponibile, ambizioso e con la voglia di stupire. D'Ausilio sta facendo solo le prove per il suo approdo in una categoria superiore. "Vorrei giocare in serie A", e se lo dice significa che ci crede.