Cronaca
Michele Cianci, ucciso a Cerignola: sono passati 31 anni dalla sua morte
L’uomo, che aveva 43 anni, gestiva un’armeria in una strada del centro storico
Cerignola - venerdì 2 dicembre 2022
Michele Cianci, commerciante di Cerignola ucciso trentuno anni fa per aver reagito ad tentativo di rapina davanti al suo negozio in Via Santa Maria del Carmine, è una delle vittime innocenti della mafia. Il suo ricordo è sempre vivo nella mente dei cerignolani.
Era la sera del 2 Dicembre 1991, e Michele-come ogni sera- si trovava presso il suo negozio, "Armitecnica", in una strada del centro cittadino (nei pressi della Chiesa del Carmine). L'uomo, che era una persona onesta e conosciuta da tutti per i suoi valori cattolici, aveva conseguito il Diploma di Perito Industriale in Elettronica e Telecomunicazioni.
Dopo qualche anno dal diploma, Michele aveva aperto un'attività di armeria e articoli sportivi. Molti ancora lo ricordano mentre svolgeva il suo lavoro sempre sorridente, affabile e disponibile con tutti. Assai legato ai fratelli Angela e Vincenzo, Michele era anche uno zio affettuoso e sempre presente con i nipoti più piccoli.
Purtroppo il destino beffardo aveva in serbo per lui una brutta sorpresa.
Nella tarda mattinata del 2 Dicembre, mentre in giro c'era ancora tanta gente, due malviventi aggredirono un pover'uomo per sottrargli la pensione appena riscossa in Posta. Nonostante fossero tanti i testimoni oculari del tentativo di rapina, nessuno intervenne in favore dell'anziano. Michele, che aveva osservato la scena, gridò forte ai rapinatori di lasciar perdere l'uomo e sparò un colpo in aria per intimorirli. In quel momento Michele aveva firmato, senza saperlo, la sua condanna a morte.
I malfattori fuggirono via, ma lasciarono intendere a Michele che a quell'episodio ci sarebbe stato un seguito. Il commerciante soccorse l'anziano e poi, da cittadino accorto e virtuoso, andò presso il Commissariato di Polizia a denunciare l'accaduto, fornendo agli agenti-nei dettagli-anche la descrizione degli autori della rapina.
Quella stessa sera, intorno alle 20.30, Michele stava per chiudere le serrande della sua attività, come ogni giorno. Ad un certo punto quattro individui sbucarono davanti al negozio, si scagliarono contro di lui, esplodendogli contro alcuni colpi di pistola, due dei quali lo raggiunsero ad un fianco e al femore.
Michele cadde rovinosamente al suolo, privo di sensi. I colpi di arma da fuoco esplosi riecheggiarono nell'intero quartiere, molte persone accorsero trovandosi dinanzi ad una scena raccapricciante. Il commando di malviventi era fuggito via, le persone presenti prestarono i primi soccorsi a Michele portandolo via in auto verso l'ospedale.
Purtroppo il commerciante morì poco dopo, a causa della profonda ferita alla testa provocata dalla caduta. I medici non riuscirono purtroppo a fare nulla, perché la situazione era apparsa disperata sin dal primo momento.
Erano tempi bui, quelli, per Cerignola, la città era in balia della criminalità organizzata e della violenta guerra tra i clan mafiosi.
Qualche anno dopo, infatti, l'inchiesta del maxi processo "Cartagine", rivelò che quella del 2 Dicembre 1991 fu una rapina finita nel sangue e non scaturita dalla vendetta per l'episodio accaduto all'anziano la mattina stessa. I malviventi, infatti, avevano preso di mira le armi presenti nel negozio di Cianci, e volevano rubarle.
Il 26 Giugno 1992 venne assegnata a Michele Cianci "la medaglia d'oro al valor civile" da parte del Presidente della Repubblica. Alla memoria di Cianci sono stati dedicati luoghi specifici della città, come il Campo di Calcio presso il quartiere Fornaci, e un bene confiscato alla mafia sito in contrada San Giovanni in Zezza.
La sorella di Michele, Angela, da anni porta avanti la sua testimonianza, rendendo sempre vivo il ricordo di un uomo ucciso innocentemente da una mafia spietata.
Proprio in ricordo della morte di Michele Cianci oggi, presso l'ITET "Dante Alighieri" di Cerignola, alle ore 17.00, si terrà un incontro con la presentazione di uno spettacolo scritto e diretto da Alessandra Sciancalepore e Simona Sala, direttrice del "Roma Teatro Cinema e…".
All'incontro, che si terrà presso la sala Pesce dell'istituto scolastico, interverrà Dora Giannatempo, Presidente della Cooperativa Sociale Altereco, Angela Cianci (sorella di Michele), la prof.ssa Bruno Rossella nel ruolo di moderatrice, il dirigente Salvatore Mininno per i saluti istituzionali.
Era la sera del 2 Dicembre 1991, e Michele-come ogni sera- si trovava presso il suo negozio, "Armitecnica", in una strada del centro cittadino (nei pressi della Chiesa del Carmine). L'uomo, che era una persona onesta e conosciuta da tutti per i suoi valori cattolici, aveva conseguito il Diploma di Perito Industriale in Elettronica e Telecomunicazioni.
Dopo qualche anno dal diploma, Michele aveva aperto un'attività di armeria e articoli sportivi. Molti ancora lo ricordano mentre svolgeva il suo lavoro sempre sorridente, affabile e disponibile con tutti. Assai legato ai fratelli Angela e Vincenzo, Michele era anche uno zio affettuoso e sempre presente con i nipoti più piccoli.
Purtroppo il destino beffardo aveva in serbo per lui una brutta sorpresa.
Nella tarda mattinata del 2 Dicembre, mentre in giro c'era ancora tanta gente, due malviventi aggredirono un pover'uomo per sottrargli la pensione appena riscossa in Posta. Nonostante fossero tanti i testimoni oculari del tentativo di rapina, nessuno intervenne in favore dell'anziano. Michele, che aveva osservato la scena, gridò forte ai rapinatori di lasciar perdere l'uomo e sparò un colpo in aria per intimorirli. In quel momento Michele aveva firmato, senza saperlo, la sua condanna a morte.
I malfattori fuggirono via, ma lasciarono intendere a Michele che a quell'episodio ci sarebbe stato un seguito. Il commerciante soccorse l'anziano e poi, da cittadino accorto e virtuoso, andò presso il Commissariato di Polizia a denunciare l'accaduto, fornendo agli agenti-nei dettagli-anche la descrizione degli autori della rapina.
Quella stessa sera, intorno alle 20.30, Michele stava per chiudere le serrande della sua attività, come ogni giorno. Ad un certo punto quattro individui sbucarono davanti al negozio, si scagliarono contro di lui, esplodendogli contro alcuni colpi di pistola, due dei quali lo raggiunsero ad un fianco e al femore.
Michele cadde rovinosamente al suolo, privo di sensi. I colpi di arma da fuoco esplosi riecheggiarono nell'intero quartiere, molte persone accorsero trovandosi dinanzi ad una scena raccapricciante. Il commando di malviventi era fuggito via, le persone presenti prestarono i primi soccorsi a Michele portandolo via in auto verso l'ospedale.
Purtroppo il commerciante morì poco dopo, a causa della profonda ferita alla testa provocata dalla caduta. I medici non riuscirono purtroppo a fare nulla, perché la situazione era apparsa disperata sin dal primo momento.
Erano tempi bui, quelli, per Cerignola, la città era in balia della criminalità organizzata e della violenta guerra tra i clan mafiosi.
Qualche anno dopo, infatti, l'inchiesta del maxi processo "Cartagine", rivelò che quella del 2 Dicembre 1991 fu una rapina finita nel sangue e non scaturita dalla vendetta per l'episodio accaduto all'anziano la mattina stessa. I malviventi, infatti, avevano preso di mira le armi presenti nel negozio di Cianci, e volevano rubarle.
Il 26 Giugno 1992 venne assegnata a Michele Cianci "la medaglia d'oro al valor civile" da parte del Presidente della Repubblica. Alla memoria di Cianci sono stati dedicati luoghi specifici della città, come il Campo di Calcio presso il quartiere Fornaci, e un bene confiscato alla mafia sito in contrada San Giovanni in Zezza.
La sorella di Michele, Angela, da anni porta avanti la sua testimonianza, rendendo sempre vivo il ricordo di un uomo ucciso innocentemente da una mafia spietata.
Proprio in ricordo della morte di Michele Cianci oggi, presso l'ITET "Dante Alighieri" di Cerignola, alle ore 17.00, si terrà un incontro con la presentazione di uno spettacolo scritto e diretto da Alessandra Sciancalepore e Simona Sala, direttrice del "Roma Teatro Cinema e…".
All'incontro, che si terrà presso la sala Pesce dell'istituto scolastico, interverrà Dora Giannatempo, Presidente della Cooperativa Sociale Altereco, Angela Cianci (sorella di Michele), la prof.ssa Bruno Rossella nel ruolo di moderatrice, il dirigente Salvatore Mininno per i saluti istituzionali.