Metta: una vittoria lunga sei anni
Dove ha vinto l’avvocato e dove ha perso il giovane Tommaso Sgarro
Cerignola - martedì 16 giugno 2015
12.39
Il 63enne vince con il 55,51% delle preferenze (12,359 voti) contro il 44,49% (9,904 voti) di Sgarro e, forse, nemmeno i più ottimisti sostenitori dell'avvocato potevano immaginarsi un risultato simile.
Che l'aria stesse cambiando, lo si era intuito durante le ultime due settimane di campagna elettorale quando, il leader cicognino, dopo aver incassato i risultati sfavorevoli del primo turno, ha saputo riorganizzare le idee e pianificare una nuova strategia politica: su tutte l'intuizione di concentrarsi su temi sensibili come quello dei rifiuti e della salute, trattati con poca chiarezza dagli avversari. Elementi chiave rivelatosi poi vincenti e decisivi a sobbalzare ogni pronostico e indurre l'elettorato a cambiare rotta.
Ma come in ogni vittoria, dove finiscono i meriti dei vincitori cominciano anche i demeriti dei vinti. "Parte della vittoria – dichiara in esclusiva per Cerignolaviva.it un provato e commosso Franco Metta – è frutto degli errori dell'europarlamentare Elena Gentile che ha voluto raccogliere sotto le bandiere di un finto candidato, tutto il vecchiume di Cerignola. Al ballottaggio la scelta era tra il cambiamento e tutti coloro che hanno rovinato la nostra città. Quindi, grande merito a tutto il nostro popolo del cambiamento ma un sentito grazie anche alla Gentile: abbiamo vinto anche perché lei ha perso".
E, a mente fredda, tutta la coalizione di Tommaso Sgarro un mea-culpa deve esserselo fatto. Di errori sono stati commessi: su tutti quell'infelice incontro presso l'Oasi di Claire con alcuni esponenti dell'Ncd e di una parte di destra 'giannatempiana'. Uno sbaglio capitale ed evitabile dopo il rassicurante vantaggio accumulato al primo turno, che ha scosso sicuramente gran parte dell'elettorato.
Errore, sul quale Franco Metta è stato bravo a tessere una tela vincente, lanciando "accuse" sui social e non solo, pubblicando e mostrando la foto dell'incontro durante i comizi e fidelizzando gran parte dei cittadini.
Dal canto suo, Tommaso Sgarro, forse penalizzato anche dalla bassa affluenza degli elettori (il 15% in meno rispetto al primo turno) che di certo non si aspettava un simile risultato, è pronto per ripartire: "Ci sarà da marcare stretto – afferma il ricercatore universitario sulla sua pagina officiale di Facebook – adesso sarà opposizione".
Dopo sei lunghi anni invece, l'avvocato corona il suo sogno di diventare sindaco di Cerignola: "Dedico la vittoria a colui che mi ha insegnato tutto, soprattutto l'amore per questa città: mio padre".
Cerignola ha fatto la sua scelta. Ora e per i prossimi cinque anni d'amministrazione, spetterà a Franco Metta dimostrare che la "remuntada" non è stato solo frutto degli errori altrui, ma è stata davvero la scelta giusta.