Metta e Bonito al ballottaggio
Franco Metta riscuote dalla città di Cerignola 7044 (29,44%), Francesco Bonito ne riscuote 5.502 (23,23%). Sgarro non riesce nell’impresa, per Giannatempo sonora sconfitta
Cerignola - martedì 5 ottobre 2021
9.53
Un pomeriggio intenso vissuto nelle sezioni di partito, nei comitati elettorali dei vari candidati sindaco, una serata all'insegna dei numeri trasmessi personalmente dai rappresentanti di lista nelle lunghissime ore in cui è mancato ogni collegamento social.
Franco Metta riscuote dalla città di Cerignola 7044 preferenze, ottiene il 29,44% dei voti risultando primo degli eletti in una competizione elettorale molto particolare dove, si dai primi minuti, è stata impostata come una sorta di "Io contro tutti loro"… Cerignola ha ridato fiducia a Franco Metta.
Il già parlamentare per tre legislature Francesco Bonito, ex magistrato fortemente voluto dal PD, sostenuto dai partiti organizzati a livello nazionale per una intera serata è sempre stato secondo a Franco Metta con uno scarto di 1000/1300 voti. Riesce a riscuotere 5.502 preferenze ottenendo il 23,23%.
Una rincorsa all'ultimo voto quella fra Tommaso Sgarro e Francesco Bonito, un testa a testa che ha caratterizzato le ore di ballottaggio e che non ha mai visto il filosofo cerignolano sorpassare, seppur per qualche minuto, l'ex magistrato. Tommaso Sgarro riscuote dalla citta di Cerignola 5145 preferenze ottenendo il 21,72%, dato che non lo porta al ballottaggio.
Brutte le ore nelle sezioni del centrodestra, brutti momenti per i membri della Lega, di Fratelli d'Italia e soprattutto per Forza Italia, Antonio Giannatempo non riesce a superare i 4500 voti, non riesce a recuperare quei circa mille voti che lo separano da Tommaso Sgarro, risulta essere il quarto della lista con 4355 voti (18,38%).
Quinto Francesco De Cosmo con 1318 voti, poca roba, pochissima, per Francesco Disanto e gerardo Bevilacqua che non riescono neanche a oltrepassare una piccolissima soglia, quella dell'1%.
Per Franco Metta e Francesco Bonito ci saranno ancora quindici giorni di campagna elettorale, dovranno affrontare un ballottaggio che non vede più loghi di partito ma due nomi, una sorta di testa a testa. Non è una rivincita, non è una partita di ritorno ma una partita completamente nuova dove il minimo errore potrebbe costare caro.
Per i perdenti, invece, attendono lunghe riunioni in cui analizzare le motivazioni della sonora sconfitta e, come di solito accade, la ricerca disperata di accordi per sostenere al ballottaggio un candidato piuttosto che un altro credendo ancora di contare sui voti ottenuti nel primo turno ma, come di dimostrato negli anni, quei voti non sono serbatoi personali.
Il risultato di 46 sezioni su 50 scrutinate è il seguente:
Franco Metta riscuote dalla città di Cerignola 7044 preferenze, ottiene il 29,44% dei voti risultando primo degli eletti in una competizione elettorale molto particolare dove, si dai primi minuti, è stata impostata come una sorta di "Io contro tutti loro"… Cerignola ha ridato fiducia a Franco Metta.
Il già parlamentare per tre legislature Francesco Bonito, ex magistrato fortemente voluto dal PD, sostenuto dai partiti organizzati a livello nazionale per una intera serata è sempre stato secondo a Franco Metta con uno scarto di 1000/1300 voti. Riesce a riscuotere 5.502 preferenze ottenendo il 23,23%.
Una rincorsa all'ultimo voto quella fra Tommaso Sgarro e Francesco Bonito, un testa a testa che ha caratterizzato le ore di ballottaggio e che non ha mai visto il filosofo cerignolano sorpassare, seppur per qualche minuto, l'ex magistrato. Tommaso Sgarro riscuote dalla citta di Cerignola 5145 preferenze ottenendo il 21,72%, dato che non lo porta al ballottaggio.
Brutte le ore nelle sezioni del centrodestra, brutti momenti per i membri della Lega, di Fratelli d'Italia e soprattutto per Forza Italia, Antonio Giannatempo non riesce a superare i 4500 voti, non riesce a recuperare quei circa mille voti che lo separano da Tommaso Sgarro, risulta essere il quarto della lista con 4355 voti (18,38%).
Quinto Francesco De Cosmo con 1318 voti, poca roba, pochissima, per Francesco Disanto e gerardo Bevilacqua che non riescono neanche a oltrepassare una piccolissima soglia, quella dell'1%.
Per Franco Metta e Francesco Bonito ci saranno ancora quindici giorni di campagna elettorale, dovranno affrontare un ballottaggio che non vede più loghi di partito ma due nomi, una sorta di testa a testa. Non è una rivincita, non è una partita di ritorno ma una partita completamente nuova dove il minimo errore potrebbe costare caro.
Per i perdenti, invece, attendono lunghe riunioni in cui analizzare le motivazioni della sonora sconfitta e, come di solito accade, la ricerca disperata di accordi per sostenere al ballottaggio un candidato piuttosto che un altro credendo ancora di contare sui voti ottenuti nel primo turno ma, come di dimostrato negli anni, quei voti non sono serbatoi personali.
Il risultato di 46 sezioni su 50 scrutinate è il seguente:
N. | CANDIDATO SINDACO | VOTI | PERCENTUALE |
1 | METTA FRANCESCO | 7044 | 29,74% |
2 | BONITO FRANCESCO | 5502 | 23,23% |
3 | SGARRO TOMMASO | 5145 | 21,72% |
4 | GIANNATEMPO ANTONIO | 4355 | 18,38% |
5 | DE COSMO FRANCESCO | 1318 | 5,56% |
6 | DISANTO FRANCESCO | 210 | 0,98% |
7 | BEVILACQUA GERARDO | 114 | 0,48% |