Territorio
Mercatone Uno,l’imprenditrice Vania Battistini offre lavoro ai dipendenti licenziati. Esempio di solidarietà e vicinanza .
Vania Battistini, titolare di un’azienda che opera nell’ambito delle pulizie nel settore del yacht non ha esitato un attimo, ha “alzato” il telefono dichiarandosi disponibile ad assumere alcuni lavoratori.
Cerignola - mercoledì 5 giugno 2019
19.41
Shernon Holding, la società che gestiva i punti vendita di "Mercatone Uno", a fine maggio e' stata dichiarata fallita. A renderlo noto è la Filcams-Cgil di Reggio Emilia e mentre il mondo politico e sindacale esprime solidarietà ai 1800 lavoratori della Mercatone Uno che hanno appreso del fallimento tramite i social network e, dal giorno alla notte, hanno perso il lavoro, la stabilità la speranza e la dignità, mentre le parti politiche approfittano per rimbalzarsi responsabilità e accuse, prese di posizione e attacchi politici che non risolvono alcun problema, le risposte coraggiose, seppur timide e non completamente risolutive, arrivano dal mondo dell'imprenditoria. Forti segnali di responsabilità, esempi silenziosi di sensibilità che dovrebbero far riflettere l'intero mondo politico, sindacale e imprenditoriale.
Vania Battistini, titolare di un'azienda che opera nell'ambito delle pulizie nel settore del yacht, dopo aver seguito la vicenda del fallimento che causa la perdita del lavoro di 1800 dipendenti, 300 dei quali pugliesi, non ha esitato un attimo, ha "alzato" il telefono dichiarandosi disponibile ad assumere alcuni lavoratori.
A riportare la vicenda è Il Resto del Carlino, a cui l'imprenditrice ha dichiarato:
"Da alcuni giorni sto seguendo sul giornale la vicenda del fallimento "Mercatone Uno". Vicende anche umane che mi hanno colpito per cui ho deciso di alzare il telefono e dare la mia disponibilità per aiutare questi lavori. Non posso aiutare tutti, ma due o tre penso proprio di si, perché in questo momento c'è tanto lavoro".
L'azienda della Signora Battistini opera all'interno del porto turistico di Marina dei Cesari, al momento dichiara di avere commesse di lavoro con il gruppo Azimut ed altri gruppi presenti presso il cantiere di Fano.
Vicinanza e solidarietà espresse dal mondo politico e sindacale non seguite da azioni concrete restano solo parole. Quei 1800 lavoratori oggi chiedono fatti, chiedono risposte, chiedono di vedere uno spiraglio di luce nel buio dell'incertezza che li circonda, chiedono speranze a cui aggrapparsi per non precipitare nel baratro della solitudine che, probabilmente, li attende. Quella dell'imprenditrice Silvia Battistini è una piccola risposta che potrebbe diventare enorme se una cordata di imprenditori si rendesse disponibile ad assumere e, soprattutto, se la politica mettesse il mondo dell'imprenditoria in condizioni di poterlo fare attuando ulteriori sistemi di sgravio fiscale, sistemi di premialità volti a reinserire nel mondo del lavoro coloro che, incolpevoli, lo hanno perso.
La signora Battistini è l' esempio di solidarietà e vicinanza che i 1800 lavoratori del "Mercatone Uno" richiedono.
Vania Battistini, titolare di un'azienda che opera nell'ambito delle pulizie nel settore del yacht, dopo aver seguito la vicenda del fallimento che causa la perdita del lavoro di 1800 dipendenti, 300 dei quali pugliesi, non ha esitato un attimo, ha "alzato" il telefono dichiarandosi disponibile ad assumere alcuni lavoratori.
A riportare la vicenda è Il Resto del Carlino, a cui l'imprenditrice ha dichiarato:
"Da alcuni giorni sto seguendo sul giornale la vicenda del fallimento "Mercatone Uno". Vicende anche umane che mi hanno colpito per cui ho deciso di alzare il telefono e dare la mia disponibilità per aiutare questi lavori. Non posso aiutare tutti, ma due o tre penso proprio di si, perché in questo momento c'è tanto lavoro".
L'azienda della Signora Battistini opera all'interno del porto turistico di Marina dei Cesari, al momento dichiara di avere commesse di lavoro con il gruppo Azimut ed altri gruppi presenti presso il cantiere di Fano.
Vicinanza e solidarietà espresse dal mondo politico e sindacale non seguite da azioni concrete restano solo parole. Quei 1800 lavoratori oggi chiedono fatti, chiedono risposte, chiedono di vedere uno spiraglio di luce nel buio dell'incertezza che li circonda, chiedono speranze a cui aggrapparsi per non precipitare nel baratro della solitudine che, probabilmente, li attende. Quella dell'imprenditrice Silvia Battistini è una piccola risposta che potrebbe diventare enorme se una cordata di imprenditori si rendesse disponibile ad assumere e, soprattutto, se la politica mettesse il mondo dell'imprenditoria in condizioni di poterlo fare attuando ulteriori sistemi di sgravio fiscale, sistemi di premialità volti a reinserire nel mondo del lavoro coloro che, incolpevoli, lo hanno perso.
La signora Battistini è l' esempio di solidarietà e vicinanza che i 1800 lavoratori del "Mercatone Uno" richiedono.