Territorio
Mercati settimanali all’aperto, il DPCM prevede che restino aperti
In alcuni comuni i Sindaci hanno disposto la chiusura dei mercati settimanali all’aperto. Il DPCM, invece, non lo prevede. Danni enormi agli ambulanti che sarebbero esclusi dal Decreto Ristoro
Cerignola - domenica 8 novembre 2020
11.33
Dopo la pubblicazione del DPCM del 3 novembre contenente le misure suddivise per aree di criticità (arancione quella della Puglia), i sindaci di molti comuni hanno disposto la chiusura, mediante ordinanza, dei mercati settimanali a decorrere dal giorno 3 novembre. Le ordinanze in oggetto sono state emesse prendendo atto del DPCM del 3 novembre.
A Cerignola la Commissione Straordinaria non ha disposto alcuna chiusura, mediante ordinanza, dei mercati settimanali del mercoledì e venerdì nonché di quelli rionali ma voci e indiscrezioni paventano che, a breve, potrebbe essere presa una decisione del genere.
In una circolare del Ministero dell'Interno, datata 7 novembre 2020 e firmata dal Capo di Gabinetto Frattasi, si specifica che:
"Relativamente al richiamo ai mercati, contenuto nella disposizione in commento, va chiarito che la loro chiusura opera elusivamente per i così detti mercati coperti e non anche per quelli all'aperto.
Ciò in quanto i mercati all'aperto, secondo l'orientamento espresso dal Ministro per lo Sviluppo Economico, sono costituiti su aree delimitate, dedicate al posteggio degli ambulanti o degli stalli mobili di vendita, e in essi non insistono esercizi commerciali 'stricto sensu' per i quali soli è disposta la chiusura nelle giornate festive e prefestive". Stando alla circolare contenente l'autentica interpretazione del DPCM i mercati settimanali, quindi, possono continuare ad essere aperti nei giorni e nei luoghi stabiliti.
Qualora i sindaci o i commissari lo dovessero ritenere giustificato per ridurre il contagio epidemico, indubbiamente, potranno emettere ordinanze di sospensione ma creando danni enormi alla categoria degli ambulanti perché, essendo questa autorizzata ad esercitare, secondo il DPCM, risulta esclusa dal Decreto Ristoro. Un doppio danno ad una categoria che non potrebbe più lavorare e non avrebbe diritto a ricevere alcun "ristoro".
A Cerignola la Commissione Straordinaria non ha disposto alcuna chiusura, mediante ordinanza, dei mercati settimanali del mercoledì e venerdì nonché di quelli rionali ma voci e indiscrezioni paventano che, a breve, potrebbe essere presa una decisione del genere.
In una circolare del Ministero dell'Interno, datata 7 novembre 2020 e firmata dal Capo di Gabinetto Frattasi, si specifica che:
"Relativamente al richiamo ai mercati, contenuto nella disposizione in commento, va chiarito che la loro chiusura opera elusivamente per i così detti mercati coperti e non anche per quelli all'aperto.
Ciò in quanto i mercati all'aperto, secondo l'orientamento espresso dal Ministro per lo Sviluppo Economico, sono costituiti su aree delimitate, dedicate al posteggio degli ambulanti o degli stalli mobili di vendita, e in essi non insistono esercizi commerciali 'stricto sensu' per i quali soli è disposta la chiusura nelle giornate festive e prefestive". Stando alla circolare contenente l'autentica interpretazione del DPCM i mercati settimanali, quindi, possono continuare ad essere aperti nei giorni e nei luoghi stabiliti.
Qualora i sindaci o i commissari lo dovessero ritenere giustificato per ridurre il contagio epidemico, indubbiamente, potranno emettere ordinanze di sospensione ma creando danni enormi alla categoria degli ambulanti perché, essendo questa autorizzata ad esercitare, secondo il DPCM, risulta esclusa dal Decreto Ristoro. Un doppio danno ad una categoria che non potrebbe più lavorare e non avrebbe diritto a ricevere alcun "ristoro".