Sanità
Medico ginecologo in pensione percepirà circa 12mila euro per un mese di lavoro svolto a San Severo e Cerignola
L'Asl di Foggia sottolinea che si è ricorso ad un medico in quiescenza come "extrema ratio"
Cerignola - venerdì 10 febbraio 2023
15.35
Un medico ginecologo in pensione ha presentato alla Asl di Foggia una fattura dell'importo di 12.239 euro per 38 ore settimanali prestate da Novembre a Dicembre 2022 presso i nosocomi di San Severo e Cerignola, dove- a causa della carenza di camici bianchi- i vertici sanitari sono stati costretti a richiamare in servizio un professionista già pensionato.
Il professionista è stato reimmesso in servizio con un contratto di collaborazione con scadenza al 31 Dicembre 2022, allo scopo di sopperire "all'estrema necessità di personale medico specializzato in Ginecologia" nei due ospedali suddetti (così si legge nella delibera).
La delibera dirigenziale che dispone il pagamento dell'importo, emessa in data 1° Febbraio 2023, sta facendo il suo iter burocratico, e a breve l'importo sarà liquidato al medico.
La Asl Foggia sottolinea che i medici esterni ricevono una retribuzione secondo le norme, e che comunque la collaborazione con il ginecologo in quiescenza è arrivata come soluzione estrema, dato che attraverso le procedure concorsuali per dirigenti di primo livello non si è riusciti a reclutare personale. Nessuno dei quattro candidati risultati idonei ha accettato l'incarico.
E' stato chiesto anche l'utilizzo delle graduatorie di concorso di altre Asl della Puglia, ma senza alcun risultato. Per la mobilità nazionale, invece, ha fatto domanda una sola ginecologa, che dovrà prima ricevere il nulla osta dalla azienda presso cui lavora attualmente, per poter poi accettare l'incarico presso la Asl Foggia.
L'episodio del medico strapagato per un mese di lavoro riaccende la questione della carenza dei medici in Puglia, una piaga che affligge il comparto sanitario e che-stando alle previsioni- non potrà trovare una soluzione prima di altri sei-sette anni. Mancano centinaia di medici ospedalieri, e anche il nostro ospedale "G. Tatarella" è in piena emergenza.
Il professionista è stato reimmesso in servizio con un contratto di collaborazione con scadenza al 31 Dicembre 2022, allo scopo di sopperire "all'estrema necessità di personale medico specializzato in Ginecologia" nei due ospedali suddetti (così si legge nella delibera).
La delibera dirigenziale che dispone il pagamento dell'importo, emessa in data 1° Febbraio 2023, sta facendo il suo iter burocratico, e a breve l'importo sarà liquidato al medico.
La Asl Foggia sottolinea che i medici esterni ricevono una retribuzione secondo le norme, e che comunque la collaborazione con il ginecologo in quiescenza è arrivata come soluzione estrema, dato che attraverso le procedure concorsuali per dirigenti di primo livello non si è riusciti a reclutare personale. Nessuno dei quattro candidati risultati idonei ha accettato l'incarico.
E' stato chiesto anche l'utilizzo delle graduatorie di concorso di altre Asl della Puglia, ma senza alcun risultato. Per la mobilità nazionale, invece, ha fatto domanda una sola ginecologa, che dovrà prima ricevere il nulla osta dalla azienda presso cui lavora attualmente, per poter poi accettare l'incarico presso la Asl Foggia.
L'episodio del medico strapagato per un mese di lavoro riaccende la questione della carenza dei medici in Puglia, una piaga che affligge il comparto sanitario e che-stando alle previsioni- non potrà trovare una soluzione prima di altri sei-sette anni. Mancano centinaia di medici ospedalieri, e anche il nostro ospedale "G. Tatarella" è in piena emergenza.