Cronaca
Mattinata: Stabilimenti Balneari nella baia di Mattinata. Revoca delle concessioni a seguito di Interdittiva Antimafia.
Revoca delle Concessioni Demaniali marittime relative a Stabilimenti Balneari nella baia di Mattinata a seguito di Interdittiva Antimafia della Prefettura di Foggia per sospetti di infiltrazioni mafiose nella società di gestione.
Cerignola - giovedì 27 settembre 2018
10.26 Comunicato Stampa
Lo Stato si riappropria del territorio per restituirlo alla collettività.
Questa mattina lo Stato ha mosso un altro importante passo in avanti nell'opera di ripristino della legalità nella provincia di Foggia e di restituzione del suo territorio alla collettività, estirpandolo da soggetti sospettati di appartenenza o comunque di contiguità ad associazioni mafiose.
Poche ore fa, infatti, un nucleo composto da appartenenti all'Arma dei Carabinieri, alla Polizia di Stato e alla Guardia di Finanza di Foggia ha notificato a Felice Silvestri, imprenditore mattinatese, il provvedimento di revoca delle concessioni demaniali marittime nel tempo ottenute dal Comune di Mattinata per la gestione di stabilimento balneare, manufatti ed aree relative, nella baia di Mattinata, in località Agnuli, dell'estensione di 600 metri quadrati, di un tratto di spiaggia di 820 metri quadrati nella stessa località destinato alla posa di ombrelloni e sdraio, e di un casotto in muratura, in località Casette dei Pescatori, per deposito merci. Tutte aree di pertinenza del demanio marittimo.
La Revoca delle concessioni è stata notificata da parte di rappresentanti delle tre Forze di polizia che assieme alla Prefettura di Foggia, alla Procura della Repubblica di Foggia ed alla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, stanno alacremente lavorando da mesi in Capitanata per affermare la legalità in tutti i suoi aspetti. Essa ha un significato che va ben oltre l'ennesimo atto di contrasto alla mafia odierno mostrando il rigore, la determinazione e l'unicità d'intenti con cui lo Stato, nel suo complesso, sta impegnando i suoi sforzi nella provincia di Foggia.
Come si ricorderà, il Consiglio Comunale di Mattinata è stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica lo scorso 19 marzo a seguito della relazione che il Prefetto di Foggia ha redatto avvalendosi dell'esito dei lavori della commissione d'accesso nominata ex art. 143 del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali: vale a dire, per il sospetto di infiltrazioni mafiose.
L'azione in atto rappresenta la logica, ma anche innovativa conseguenza dello scioglimento ex articolo 143 TUEL. Si è, infatti, ritenuto, in perfetta sinergia con le Forze dell'ordine, di avvalersi del quadro info-investigativo emerso in seguito all'accesso,per far si che lo scioglimento del consiglio comunale di Mattinata non si esaurisse nella mera sostituzione degli organi di governo elettivi con una Commissione straordinaria di nomina governativa.
Al contrario è stata pianificata ed è ormai in pieno svolgimento un'azione sinergica di sistema intesa a dare corpo a un risanamento non solo della macchina amministrativa, ma anche di quelle situazioni che rappresentavano la chiara manifestazione di un controllo da parte di soggetti ritenuti contigui a realtà criminali di tipo mafioso. Detta azione si basa su strumenti normativi ben precisi applicati in modo coordinato, come le misure di prevenzione personali e patrimoniali del Questore, le Interdittive Antimafia del Prefetto, le continue operazioni di servizio e di Polizia Giudiziaria, queste ultime coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nonchè il controllo asfissiante sui pregiudicati ad opera della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza attraverso il Piano Straordinario di Controllo del Territorio in atto sulla macro area in riferimento.
In particolare, la Revoca della concessione a Felice Silvestri è frutto della penetrante attività di controllo posta in essere dall'Arma dei Carabinieri, dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza che sempre di più presidiano il territorio per renderlo sicuro. Tali accertamenti hanno permesso al Prefetto di Foggia di emettere una informazione antimafia interdittiva, che costituisce presupposto indispensabile per la revoca della concessione su bene demaniale, come quella in argomento, atto che l'Amministrazione Comunale di Mattinata è obbligata per legge ad emanare.
Già il 4 agosto scorso, sempre in forza dell'interdittiva antimafia, a Silvestri era stata revocata la concessione provvisoria dell'area destinata a parcheggio in località Agnuli.
Si tratta dello stesso parcheggio che, nella notte del 19 agosto 2007, era stato teatro di un efferatissimo fatto di sangue. Sicari rimasti al momento ignoti avevano esploso numerosi colpi di fucile caricato a pallettoni contro una roulotte che vi fungeva da ufficio, uccidendo il fratello, appena sedicenne, di SILVESTRI Felice, Giuseppe, e ferendo il padre Leonardo ed un cugino, che vi dormivano all'interno.
L'azione della Prefettura di Foggia, della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, che lavorano in strettissima sinergia con la Procura della Repubblica di Foggia e con la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, rappresenta una risposta di sistema contro ogni forma di illegalità e criminalità comune ed organizzata: questa è l'azione posta in essere da quella che è ormai definita in questa provincia la "Squadra Stato".
Questa mattina lo Stato ha mosso un altro importante passo in avanti nell'opera di ripristino della legalità nella provincia di Foggia e di restituzione del suo territorio alla collettività, estirpandolo da soggetti sospettati di appartenenza o comunque di contiguità ad associazioni mafiose.
Poche ore fa, infatti, un nucleo composto da appartenenti all'Arma dei Carabinieri, alla Polizia di Stato e alla Guardia di Finanza di Foggia ha notificato a Felice Silvestri, imprenditore mattinatese, il provvedimento di revoca delle concessioni demaniali marittime nel tempo ottenute dal Comune di Mattinata per la gestione di stabilimento balneare, manufatti ed aree relative, nella baia di Mattinata, in località Agnuli, dell'estensione di 600 metri quadrati, di un tratto di spiaggia di 820 metri quadrati nella stessa località destinato alla posa di ombrelloni e sdraio, e di un casotto in muratura, in località Casette dei Pescatori, per deposito merci. Tutte aree di pertinenza del demanio marittimo.
La Revoca delle concessioni è stata notificata da parte di rappresentanti delle tre Forze di polizia che assieme alla Prefettura di Foggia, alla Procura della Repubblica di Foggia ed alla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, stanno alacremente lavorando da mesi in Capitanata per affermare la legalità in tutti i suoi aspetti. Essa ha un significato che va ben oltre l'ennesimo atto di contrasto alla mafia odierno mostrando il rigore, la determinazione e l'unicità d'intenti con cui lo Stato, nel suo complesso, sta impegnando i suoi sforzi nella provincia di Foggia.
Come si ricorderà, il Consiglio Comunale di Mattinata è stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica lo scorso 19 marzo a seguito della relazione che il Prefetto di Foggia ha redatto avvalendosi dell'esito dei lavori della commissione d'accesso nominata ex art. 143 del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali: vale a dire, per il sospetto di infiltrazioni mafiose.
L'azione in atto rappresenta la logica, ma anche innovativa conseguenza dello scioglimento ex articolo 143 TUEL. Si è, infatti, ritenuto, in perfetta sinergia con le Forze dell'ordine, di avvalersi del quadro info-investigativo emerso in seguito all'accesso,per far si che lo scioglimento del consiglio comunale di Mattinata non si esaurisse nella mera sostituzione degli organi di governo elettivi con una Commissione straordinaria di nomina governativa.
Al contrario è stata pianificata ed è ormai in pieno svolgimento un'azione sinergica di sistema intesa a dare corpo a un risanamento non solo della macchina amministrativa, ma anche di quelle situazioni che rappresentavano la chiara manifestazione di un controllo da parte di soggetti ritenuti contigui a realtà criminali di tipo mafioso. Detta azione si basa su strumenti normativi ben precisi applicati in modo coordinato, come le misure di prevenzione personali e patrimoniali del Questore, le Interdittive Antimafia del Prefetto, le continue operazioni di servizio e di Polizia Giudiziaria, queste ultime coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nonchè il controllo asfissiante sui pregiudicati ad opera della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza attraverso il Piano Straordinario di Controllo del Territorio in atto sulla macro area in riferimento.
In particolare, la Revoca della concessione a Felice Silvestri è frutto della penetrante attività di controllo posta in essere dall'Arma dei Carabinieri, dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza che sempre di più presidiano il territorio per renderlo sicuro. Tali accertamenti hanno permesso al Prefetto di Foggia di emettere una informazione antimafia interdittiva, che costituisce presupposto indispensabile per la revoca della concessione su bene demaniale, come quella in argomento, atto che l'Amministrazione Comunale di Mattinata è obbligata per legge ad emanare.
Già il 4 agosto scorso, sempre in forza dell'interdittiva antimafia, a Silvestri era stata revocata la concessione provvisoria dell'area destinata a parcheggio in località Agnuli.
Si tratta dello stesso parcheggio che, nella notte del 19 agosto 2007, era stato teatro di un efferatissimo fatto di sangue. Sicari rimasti al momento ignoti avevano esploso numerosi colpi di fucile caricato a pallettoni contro una roulotte che vi fungeva da ufficio, uccidendo il fratello, appena sedicenne, di SILVESTRI Felice, Giuseppe, e ferendo il padre Leonardo ed un cugino, che vi dormivano all'interno.
L'azione della Prefettura di Foggia, della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, che lavorano in strettissima sinergia con la Procura della Repubblica di Foggia e con la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, rappresenta una risposta di sistema contro ogni forma di illegalità e criminalità comune ed organizzata: questa è l'azione posta in essere da quella che è ormai definita in questa provincia la "Squadra Stato".