Mattia Tascone, anema e core dell’Audace Cerignola
Il giocatore napoletano è il perno del centrocampo giallo-azzurro
Cerignola - venerdì 28 ottobre 2022
13.01
"Con la Turris domenica è una partita difficile, è una squadra molto ostica, ma l'Audace Cerignola ha fame di vittoria, e faremo di tutto per conquistare i tre punti". Le parole di Mattia Tascone sono quelle di un giovane ventiduenne con il calcio nelle vene e la voglia di emergere.
Colonna portante del centrocampo dell'Audace Cerignola, Tascone è stato tra i principali protagonisti della storica promozione della squadra in serie C. A coronamento della sua prima strepitosa stagione in maglia giallo-azzurra il gol vittoria contro il Bitonto, che ha sancito la matematica promozione in serie C, ha totalizzato 34 presenze in Campionato, segnando la bellezza di 7 reti in campionato e 1 in Coppa Italia. Il suo marchio indelebile nel tabellino del 24 Aprile 2022 resterà per sempre nella storia del Cerignola.
Giocatore dal rendimento altissimo e dalla mentalità vincente, calcisticamente affamato, in lui si evince una grandissima voglia di emergere. Determinato, grintoso, equilibrato e dalla grande personalità, Tascone è capace di ricoprire tutti i ruoli di centrocampo. La sua duttilità tattica, abbinata al dinamismo, lo rende combattente ed inesauribile.
Ottime anche le qualità tecniche, che gli permettono di fornire, soprattutto in verticale, assist per i suoi compagni. Fortissimo negli inserimenti in zona gol, è sempre un pericolo costante per gli avversari, dotato anche di un gran tiro da fuori area, il suo repertorio si completa con l'astuzia e la perspicacia di un veterano, nonostante la giovane età.
Nato a Napoli l'8 Luglio 2000, Mattia Tascone muove i primi passi da calciatore nel 2013, nelle giovanili del Napoli, per poi passare in quelle dell'Avellino, nel 2016.
L'anno successivo si trasferisce a Gragnano, in serie D, dove giocherà per due stagioni, fino al 2019, collezionando 34 presenze e 3 reti. Nel 2019/20 resta in Campania e passa al Savoia, dove si conferma giocatore forte e di prospettiva: 24 le presenze, 3 i gol.
Nel 2020/21 si trasferisce in Puglia, l'ambizioso Casarano punta su di lui e gli affida il centrocampo, gioca 29 partite, e per rendimento risulta uno dei migliori under del campionato di serie D.
Nel 2021/22 Tascone è in rampa di lancio, arriva l'Audace Cerignola e non ci pensa due volte ad acquistare un giocatore under forte e dalla prospettiva importante. L'intuizione si rivelerà azzeccatissima ai fini della vittoria del campionato.
Dopo la grandissima stagione disputata Tascone sbarca tra i professionisti insieme al Cerignola, è quindi un grande salto per entrambi. Si conferma infatti forte e affidabile anche in queste prime dieci giornate: impressionante il rendimento, dimostra subito di avere personalità, il suo apporto è impreziosito da giocate e assist di qualità, oltre alla consueta e spiccata combattività.
Come hai vissuto il passaggio dalla serie D alla C?
Per la verità, io quando scendo in campo non guardo alla categoria, gioco senza pensare a chi ho davanti. Certo le squadre rispetto all'anno scorso sono più incisive e bisogna impegnarsi di più. Il passaggio dalla serie D alla C non ha comportato un cambiamento mentale, piuttosto lo è stato nel fisico: mi sto preparando di più e meglio durante gli allenamenti, sono più attento all'alimentazione e in campo dò tutto me stesso. Io cerco di non rilassarmi mai, di guardare sempre avanti, di farmi notare ed emergere tra gli altri.
Riesci a ricoprire diversi ruoli a centrocampo senza eccedere in preziosismi, e con una semplicità e linearità che ti rendono specialista nei compiti che ti vengono assegnati. Qual è il tuo segreto?
Più che segreto, è una caratteristica mia personale. Mio padre mi consiglia sempre: "i primi dieci minuti gioca semplice, prendi fiducia, poi vai", e io cerco di farlo in ogni partita. Anche lui è stato un calciatore, ma ha rinunciato alla carriera per amore di mia mamma. In famiglia siamo tutti calciatori, lo è anche mio fratello. Pur avendo un procuratore, la mia guida più importante resta sempre mio padre.
Prime dieci giornate, Audace in linea con i programmi. Che partita sarà quella di domenica prossima contro la Turris? Come vi state preparando?
Noi entriamo in campo per vincere, è normale. Ma poi sul risultato della partita incidono tanti elementi, ogni partita è una storia a sé. Troveremo davanti un avversario pericoloso, che gioca in modo spregiudicato. Mio fratello giocava lì l'anno scorso, e la Turris ha la caratteristica di puntare sempre in avanti lasciando molti spazi dietro. Loro attaccano molto, e per noi dovrebbe andare bene perché di solito difendiamo in blocco e poi ripartiamo. Staremo a vedere.
Ad Avellino, dopo il gol del pareggio, impazzisci di gioia per l'esultanza, un chiaro segnale di attaccamento alla maglia giallo-azzurra che indossi. Quanto sei affezionato a questa piazza, come ti trovi qui a Cerignola, non solo a livello sportivo, ma anche come ambiente di vita?
Sono a Cerignola dall'anno scorso, e avendo vissuto già un'annata con la squadra e la vittoria del campionato, qui mi sento a casa. Sia la società che i tifosi mi trattano benissimo, sono come un figlio per loro. Perciò, se anche un giorno lontano dovessi andare via da Cerignola, la porterei sempre nel cuore. Ad Avellino mi sono proprio sfogato appena siamo riusciti a segnare, la mia reazione è stata spontanea.
Avendo vinto un campionato, Cerignola resterà sempre un ricordo indelebile: sono ancora in contatto con i ragazzi della squadra di allora, ai quali sono molto legato. Importante è stato anche ritrovarsi con gli altri compagni confermati quest'anno, per formare un gruppo molto affiatato anche con i nuovi arrivati.
Inutile dire che la nostra intervista è proseguita piacevolmente parlando del Pibe de Oro e del miracolo napoletano che resterà eterno.
Mattia Tascone è un ragazzo semplice, umile nel raccontarsi e con il sogno nel cassetto di ogni calciatore: quello di arrivare sempre più in alto (e perché no, di vestire un giorno la maglia del Napoli).
Colonna portante del centrocampo dell'Audace Cerignola, Tascone è stato tra i principali protagonisti della storica promozione della squadra in serie C. A coronamento della sua prima strepitosa stagione in maglia giallo-azzurra il gol vittoria contro il Bitonto, che ha sancito la matematica promozione in serie C, ha totalizzato 34 presenze in Campionato, segnando la bellezza di 7 reti in campionato e 1 in Coppa Italia. Il suo marchio indelebile nel tabellino del 24 Aprile 2022 resterà per sempre nella storia del Cerignola.
Giocatore dal rendimento altissimo e dalla mentalità vincente, calcisticamente affamato, in lui si evince una grandissima voglia di emergere. Determinato, grintoso, equilibrato e dalla grande personalità, Tascone è capace di ricoprire tutti i ruoli di centrocampo. La sua duttilità tattica, abbinata al dinamismo, lo rende combattente ed inesauribile.
Ottime anche le qualità tecniche, che gli permettono di fornire, soprattutto in verticale, assist per i suoi compagni. Fortissimo negli inserimenti in zona gol, è sempre un pericolo costante per gli avversari, dotato anche di un gran tiro da fuori area, il suo repertorio si completa con l'astuzia e la perspicacia di un veterano, nonostante la giovane età.
Nato a Napoli l'8 Luglio 2000, Mattia Tascone muove i primi passi da calciatore nel 2013, nelle giovanili del Napoli, per poi passare in quelle dell'Avellino, nel 2016.
L'anno successivo si trasferisce a Gragnano, in serie D, dove giocherà per due stagioni, fino al 2019, collezionando 34 presenze e 3 reti. Nel 2019/20 resta in Campania e passa al Savoia, dove si conferma giocatore forte e di prospettiva: 24 le presenze, 3 i gol.
Nel 2020/21 si trasferisce in Puglia, l'ambizioso Casarano punta su di lui e gli affida il centrocampo, gioca 29 partite, e per rendimento risulta uno dei migliori under del campionato di serie D.
Nel 2021/22 Tascone è in rampa di lancio, arriva l'Audace Cerignola e non ci pensa due volte ad acquistare un giocatore under forte e dalla prospettiva importante. L'intuizione si rivelerà azzeccatissima ai fini della vittoria del campionato.
Dopo la grandissima stagione disputata Tascone sbarca tra i professionisti insieme al Cerignola, è quindi un grande salto per entrambi. Si conferma infatti forte e affidabile anche in queste prime dieci giornate: impressionante il rendimento, dimostra subito di avere personalità, il suo apporto è impreziosito da giocate e assist di qualità, oltre alla consueta e spiccata combattività.
Come hai vissuto il passaggio dalla serie D alla C?
Per la verità, io quando scendo in campo non guardo alla categoria, gioco senza pensare a chi ho davanti. Certo le squadre rispetto all'anno scorso sono più incisive e bisogna impegnarsi di più. Il passaggio dalla serie D alla C non ha comportato un cambiamento mentale, piuttosto lo è stato nel fisico: mi sto preparando di più e meglio durante gli allenamenti, sono più attento all'alimentazione e in campo dò tutto me stesso. Io cerco di non rilassarmi mai, di guardare sempre avanti, di farmi notare ed emergere tra gli altri.
Riesci a ricoprire diversi ruoli a centrocampo senza eccedere in preziosismi, e con una semplicità e linearità che ti rendono specialista nei compiti che ti vengono assegnati. Qual è il tuo segreto?
Più che segreto, è una caratteristica mia personale. Mio padre mi consiglia sempre: "i primi dieci minuti gioca semplice, prendi fiducia, poi vai", e io cerco di farlo in ogni partita. Anche lui è stato un calciatore, ma ha rinunciato alla carriera per amore di mia mamma. In famiglia siamo tutti calciatori, lo è anche mio fratello. Pur avendo un procuratore, la mia guida più importante resta sempre mio padre.
Prime dieci giornate, Audace in linea con i programmi. Che partita sarà quella di domenica prossima contro la Turris? Come vi state preparando?
Noi entriamo in campo per vincere, è normale. Ma poi sul risultato della partita incidono tanti elementi, ogni partita è una storia a sé. Troveremo davanti un avversario pericoloso, che gioca in modo spregiudicato. Mio fratello giocava lì l'anno scorso, e la Turris ha la caratteristica di puntare sempre in avanti lasciando molti spazi dietro. Loro attaccano molto, e per noi dovrebbe andare bene perché di solito difendiamo in blocco e poi ripartiamo. Staremo a vedere.
Ad Avellino, dopo il gol del pareggio, impazzisci di gioia per l'esultanza, un chiaro segnale di attaccamento alla maglia giallo-azzurra che indossi. Quanto sei affezionato a questa piazza, come ti trovi qui a Cerignola, non solo a livello sportivo, ma anche come ambiente di vita?
Sono a Cerignola dall'anno scorso, e avendo vissuto già un'annata con la squadra e la vittoria del campionato, qui mi sento a casa. Sia la società che i tifosi mi trattano benissimo, sono come un figlio per loro. Perciò, se anche un giorno lontano dovessi andare via da Cerignola, la porterei sempre nel cuore. Ad Avellino mi sono proprio sfogato appena siamo riusciti a segnare, la mia reazione è stata spontanea.
Avendo vinto un campionato, Cerignola resterà sempre un ricordo indelebile: sono ancora in contatto con i ragazzi della squadra di allora, ai quali sono molto legato. Importante è stato anche ritrovarsi con gli altri compagni confermati quest'anno, per formare un gruppo molto affiatato anche con i nuovi arrivati.
Inutile dire che la nostra intervista è proseguita piacevolmente parlando del Pibe de Oro e del miracolo napoletano che resterà eterno.
Mattia Tascone è un ragazzo semplice, umile nel raccontarsi e con il sogno nel cassetto di ogni calciatore: quello di arrivare sempre più in alto (e perché no, di vestire un giorno la maglia del Napoli).