Territorio
Massima allerta sul rischio contaminazione del fungo macchia nera
Rispondendo all’interpellanza urgente del deputato Cillis, il ministero delle Politiche agricole illustra la vicenda e rende noto del blocco delle importazioni di arance e limoni dalla Tunisia
Cerignola - sabato 1 giugno 2019
14.54 Comunicato Stampa
Il ministero delle Politiche Agricole ha confermato oggi, durante la risposta ad una interpellanza urgente del deputato Luciano Cillis (M5S), la massima allerta per evitare che gli agrumi prodotti in Italia siano contaminati dal pericolo Phyllosticta citricarpa, comunemente conosciuto come "fungo macchia nera". Il ministero ha confermato che le autorità le autorità francesi lo scorso marzo hanno intercettato il patogeno in sette spedizioni di arance e limoni provenienti dalla Tunisia, che ha interrotto l'export in via precauzionale disponendo delle verifichi interne. I controlli alle frontiere sono stati rafforzati e si sta interagendo anche con il Comitato fitosanitario permanente della Commissione europea a Bruxelles, che si è relazionato con le autorità tunisine. Le indagini in corso in Tunisia saranno seguite anche dalla Commissione europea, al fine di valutare la situazione, il rischio fitosanitario e l'efficacia delle misure previste, prima di ipotizzare "l'adozione di precise misure fitosanitarie all'importazione di agrumi dalla Tunisia, in aggiunta a quelle già in vigore per i frutti di agrumi provenienti dagli altri Paesi terzi contaminati".
"Dobbiamo assolutamente scongiurare – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate, componente M5S della Commissione Agricoltura della Camera – che, al danno dell'importazione a prezzi troppo bassi di 162mila kg di arance dalla Tunisia, si aggiunga la beffa che insieme al frutto coltivato in nord Africa si importi anche il pericoloso fungo, causa di una macchia nera sugli agrumi che ne vieta la commercializzazione".
Il fungo macchia nera ha già contaminato il Sudafrica, l'Argentina, l'Uruguay e il Brasile, Paesi dai quali è già in vigore un blocco dell'importazione per evitare la diffusione del patogeno anche in Europa. Se malauguratamente arrivasse in Italia, sarebbe un colpo pesantissimo per il comparto agroalimentare nazionale, già vessato dall'emergenza Xylella, dal virus "tristeza", dal moscerino killer, dal cinipide del castagno e da tre anni di eventi meteorologici disastrosi.
"Questo mix di fattori – continua L'Abbate (M5S) – ha determinato una situazione economica insostenibile per le aziende agricole, già vessate da una serie di pratiche burocratiche fastidiose su cui siamo al lavoro in Parlamento per alleviarne il peso. Il Movimento 5 Stelle – conclude – continuerà a seguire da vicino i diversi fronti di questa emergenza e a lavorare fianco a fianco con il mondo agricolo per individuare le risposte più efficaci".