Territorio
Mascherine, accesso alla Villa Comunale, buoni pasto, spesa sospesa
Sono le richieste dei già consiglieri Mirra, Moccia, Rendine e Sgarro “Non c’è tempo da perdere”
Cerignola - martedì 31 marzo 2020
11.27 Comunicato Stampa
«Non va perso ulteriore tempo. È il momento di un ulteriore stretta per garantire la salute pubblica e il sostegno alle famiglie». Così i già consiglieri comunali di Cerignola Mirra, Moccia, Rendine e Sgarro, motivano la necessità di alcuni provvedimenti, che suggeriscono alla Commissione Straordinaria di Cerignola di adottare quanto prima.
«Ci giungono quotidiane segnalazioni di assembramenti e strade piene di gente. Il rispetto delle regole spetta al senso civico di ognuno e il lavoro già encomiabile delle forze dell'ordine non può garantire la totale copertura della città. Serve un'ulteriore ordinanza restrittiva da parte dei Commissari che disponga l'obbligo di utilizzo della mascherina da parte dei cittadini per gli spostamenti nell'intero territorio comunale».
«È inoltre, - continuano i quattro- sul modello di altre città, necessario garantire la possibilità di accesso alla Villa Comunale, in maniera concordata, a persone con disturbo dello spettro autistico. Tra i soggetti più in difficolta a causa della quarantena, va loro e ai loro genitori garantita la possibilità di allontanarsi dalla propria abitazione al fine di affrontare e risolvere eventuali crisi comportamentali. Un'azione facile da organizzare, ma importante per la qualità della vita di questi ragazzi e delle loro famiglie».
«È inoltre necessario procedere quanto prima alla distruzione dei 582.277,74 euro stanziati dal governo per affrontare l'emergenza alimentare attraverso buoni spesa. Oltre alla platea "storica" del "Piano povertà", vista l'importante dotazione economica per la città di Cerignola, proponiamo di allargare la partecipazione alla misura anche a disoccupati di lungo corso o chi percepisce ulteriori misure di sostegno come il Reddito di Cittadinanza che non superino i 100 euro a componete del nucleo familiare e così fino a esaurimento fondi. È un modo anche per poter immettere liquidità nel sistema economico di Cerignola e aiutare i negozi di vicinato».
«Va infine rafforzata la buona prassi della "spesa sospesa", quel meccanismo per che consente ai cittadini di acquistare direttamente generi di prima necessità, oppure donare una quota direttamente alle casse dei supermercati e negozi aderenti all'iniziative che saranno trasformate in "borse della spesa" per le famiglie in difficoltà. Per ora basata sulla generosità degli esercenti cerignolani e sulla incredibile disponibilità della Polizia di Stato e della CARITAS, questa iniziativa ha bisogno di una cabina organizzativa comunale. È una misura che ragionevolmente dovrà essere garantita anche dopo le fine delle misure restrittive di questo periodo, perché l'onda della crisi economica conseguente, si prevede lunga e le famiglie avranno bisogno di un importante sostegno». Concludono i quattro già consiglieri Mirra, Moccia, Rendine e Sgarro.
«Ci giungono quotidiane segnalazioni di assembramenti e strade piene di gente. Il rispetto delle regole spetta al senso civico di ognuno e il lavoro già encomiabile delle forze dell'ordine non può garantire la totale copertura della città. Serve un'ulteriore ordinanza restrittiva da parte dei Commissari che disponga l'obbligo di utilizzo della mascherina da parte dei cittadini per gli spostamenti nell'intero territorio comunale».
«È inoltre, - continuano i quattro- sul modello di altre città, necessario garantire la possibilità di accesso alla Villa Comunale, in maniera concordata, a persone con disturbo dello spettro autistico. Tra i soggetti più in difficolta a causa della quarantena, va loro e ai loro genitori garantita la possibilità di allontanarsi dalla propria abitazione al fine di affrontare e risolvere eventuali crisi comportamentali. Un'azione facile da organizzare, ma importante per la qualità della vita di questi ragazzi e delle loro famiglie».
«È inoltre necessario procedere quanto prima alla distruzione dei 582.277,74 euro stanziati dal governo per affrontare l'emergenza alimentare attraverso buoni spesa. Oltre alla platea "storica" del "Piano povertà", vista l'importante dotazione economica per la città di Cerignola, proponiamo di allargare la partecipazione alla misura anche a disoccupati di lungo corso o chi percepisce ulteriori misure di sostegno come il Reddito di Cittadinanza che non superino i 100 euro a componete del nucleo familiare e così fino a esaurimento fondi. È un modo anche per poter immettere liquidità nel sistema economico di Cerignola e aiutare i negozi di vicinato».
«Va infine rafforzata la buona prassi della "spesa sospesa", quel meccanismo per che consente ai cittadini di acquistare direttamente generi di prima necessità, oppure donare una quota direttamente alle casse dei supermercati e negozi aderenti all'iniziative che saranno trasformate in "borse della spesa" per le famiglie in difficoltà. Per ora basata sulla generosità degli esercenti cerignolani e sulla incredibile disponibilità della Polizia di Stato e della CARITAS, questa iniziativa ha bisogno di una cabina organizzativa comunale. È una misura che ragionevolmente dovrà essere garantita anche dopo le fine delle misure restrittive di questo periodo, perché l'onda della crisi economica conseguente, si prevede lunga e le famiglie avranno bisogno di un importante sostegno». Concludono i quattro già consiglieri Mirra, Moccia, Rendine e Sgarro.