Mario Rendine: "Sanzioni comminate con la videosorveglianza: tutte illegittime!"
"Arriva la conferma dal Ministero dell’Interno e dal Prefetto di Foggia.”
Cerignola - giovedì 6 aprile 2017
< Lo abbiamo sostenuto sin dall'inizio, abbiamo cercato di spiegarlo in tutti i modi al sindaco Metta ed al Comandante Delvino, siamo stati insultati e denigrati, ma non abbiamo mai desistito.
Lo dovevamo a tutti i cittadini e le cittadine di Cerignola, che credono in noi e che ingiustamente sono stati tartassati da chi solo voleva fare cassa.
Per questo motivo, mentre la Polizia Municipale continuava ad elevare un enorme numero di multe ILLEGITTIME, noi senza arrenderci, qualche mese fa, abbiamo scritto al Prefetto di Foggia ed al Ministero dell'Interno.
Abbiamo chiesto che fossero loro a fornire un parere, affinché si potesse porre fine a questo scempio.
Questa mattina - prosegue il consigliere comunale di Cerignola, capogruppo Sgarro Sindaco, avv. Mario Rendine – è arrivata la nota di risposta della Prefettura di Foggia, dalla quale si evince chiaramente "la non utilizzabilità delle risultanze dei sistemi di videosorveglianza per la contestazione delle violazioni per divieto di sosta e di fermata".
In altri termini, le multe effettuate con la video sorveglianza sono tutte ILLEGITTIME ed il Sindaco di Cerignola, che è stato prontamente informato, dovrà disporre l'immediata sospensione di qualsivoglia sanzione accertata attraverso tali strumenti tecnologici (!).
I cittadini di Cerignola, finalmente, non dovranno pagare più alcuna sanzione.
Tuttavia, ad oggi, purtroppo, in tanti lo hanno già fatto perché ingiustamente "costretti".
Noi lo abbiamo denunciato per tempo, ma come sempre accade, nessuno dell'amministrazione ci ha dato ascolto.
Hanno preferito, ancora una volta, fare cassa sulle spalle dei cerignolani, così come successo per la TARI e come sta succedendo per la ZTL.
È vergognoso ed intollerabile!
Così come non é più possibile tollerare che Delvino continui a rivestire il ruolo di Comandante della Polizia Municipale.
Chiediamo, a voce alta, che venga sollevato dal suo incarico.
Metta provveda a farlo subito e cominci a domandarsi su quale possa essere la modalità più appropriata per risarcire i poveri cittadini che hanno dovuto pagare. >>
Lo dovevamo a tutti i cittadini e le cittadine di Cerignola, che credono in noi e che ingiustamente sono stati tartassati da chi solo voleva fare cassa.
Per questo motivo, mentre la Polizia Municipale continuava ad elevare un enorme numero di multe ILLEGITTIME, noi senza arrenderci, qualche mese fa, abbiamo scritto al Prefetto di Foggia ed al Ministero dell'Interno.
Abbiamo chiesto che fossero loro a fornire un parere, affinché si potesse porre fine a questo scempio.
Questa mattina - prosegue il consigliere comunale di Cerignola, capogruppo Sgarro Sindaco, avv. Mario Rendine – è arrivata la nota di risposta della Prefettura di Foggia, dalla quale si evince chiaramente "la non utilizzabilità delle risultanze dei sistemi di videosorveglianza per la contestazione delle violazioni per divieto di sosta e di fermata".
In altri termini, le multe effettuate con la video sorveglianza sono tutte ILLEGITTIME ed il Sindaco di Cerignola, che è stato prontamente informato, dovrà disporre l'immediata sospensione di qualsivoglia sanzione accertata attraverso tali strumenti tecnologici (!).
I cittadini di Cerignola, finalmente, non dovranno pagare più alcuna sanzione.
Tuttavia, ad oggi, purtroppo, in tanti lo hanno già fatto perché ingiustamente "costretti".
Noi lo abbiamo denunciato per tempo, ma come sempre accade, nessuno dell'amministrazione ci ha dato ascolto.
Hanno preferito, ancora una volta, fare cassa sulle spalle dei cerignolani, così come successo per la TARI e come sta succedendo per la ZTL.
È vergognoso ed intollerabile!
Così come non é più possibile tollerare che Delvino continui a rivestire il ruolo di Comandante della Polizia Municipale.
Chiediamo, a voce alta, che venga sollevato dal suo incarico.
Metta provveda a farlo subito e cominci a domandarsi su quale possa essere la modalità più appropriata per risarcire i poveri cittadini che hanno dovuto pagare. >>