Marina Tufariello
Marina Tufariello
Vita di città

Marina Tufariello, docente e artista di Cerignola: “L’arte veicola e trasmette emozioni”

Una delle sue opere è stata inserita nel catalogo “Lo stato dell’Arte alla 60esima Biennale di Venezia”

Quella di Cerignola è sempre stata una terra di persone dedite all'arte e di appassionati di varie forme artistiche. Sono tanti gli artisti che si dilettano a realizzare opere utilizzando diverse tecniche, ed è molto interessante conoscerli e capire quali sono i principi ispiratori del loro modo di fare e intendere tale disciplina.

Ultimamente un'artista e docente cerignolana, Marina Tufariello, ha ottenuto un prestigioso riconoscimento, in quanto una delle sue opere più recenti, intitolata "Libertà" è entrata a far parte del catalogo ufficiale "Lo stato dell'Arte alla 60esima Biennale di Venezia", pubblicato a cura del Dott. Prof. Gregorio Grosso.

Questo catalogo si pone l'obiettivo di dimostrare al pubblico dei collezionisti e degli appassionati d'arte che sono tanti gli artisti che avrebbero meritato di partecipare alla Biennale di Venezia. Raccoglie le opere di centinaia di artisti viventi appartenenti ad ogni categoria artistica (dal figurativo all'astratto, dal realismo al concettuale).

Docente di Arte presso l'I.C. "Di Vittorio-Padre Pio" di Cerignola, Marina Tufariello sin da piccola amava dare sfogo alla sua creatività attraverso il disegno e la pittura. Successivamente ha perfezionato le competenze artistiche frequentando l'Istituto Statale d'Arte "Sacro Cuore" di Cerignola e l'Accademia di Belle Arti di Foggia.

Le sue opere si contraddistinguono per l'uso di inchiostro di china, acquerelli e colori acrilici su pagine di libri vintage o spartiti musicali. Abbinando immagini con parole o note musicali, questa talentuosa artista cerca di creare le storie di ogni opera che realizza. Le opere, per lo più figurative, esprimono intense emozioni, attraverso la gestualità e gli sguardi dei soggetti.

La sua arte è emersa grazie a due mostre personali, e alla partecipazione a numerose rassegne e concorsi d'arte, in cui ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale. Le opere di Marina Tufariello, che abbiamo intervistato personalmente, sono presenti in collezioni pubbliche (tra cui la Pinacoteca di Cerignola presso Palazzo Fornari) , e private, nonché cataloghi d'arte come appunto quello del Prof. Grosso.

Quanto spazio occupa l'Arte nella sua vita?

Direi che l'arte occupa uno spazio significativo nella mia vita, sia nel mio lavoro di docente d'arte che in quello di pittrice. Rappresenta un linguaggio universale, e in quanto tale è senz'altro capace di suscitare e comunicare emozioni e idee profonde.

Essendo appunto docente di Arte presso una scuola media, qual è la percezione che Lei ha del modo di intendere l'arte da parte delle nuove generazioni?

Osservando gli studenti interagire con la disciplina, riesco a percepire la forza creativa che risiede in ciascuno di loro. La sperimentazione di diverse tecniche permette di esplorare nuove forme di comunicazione visiva. E' un privilegio, per me, poter assistere a questo processo di scoperta e crescita artistica nelle nuove generazioni.

Una delle sue opere recenti si intitola "Libertà". A quale ispirazione attinge nello specifico?

L'opera che ho realizzato trae ispirazione da una riflessione sulla condizione femminile in tutte le culture, passate e presenti, e dalla speranza di libertà che nelle donne è sempre molto presente. L'opera è ricca di significati profondi: la penombra che pervade la donna rappresenta le difficoltà della vita, mentre la farfalla che si alza in volo porta luce e alimenta la speranza di libertà nel futuro.

Ci sono tecniche pittoriche che predilige rispetto ad altre?

Pur apprezzando la validità di tutte le tecniche pittoriche, ho riscontrato particolare efficacia nell'utilizzo di inchiostri colorati e acrilici su pagine di libri vintage o su spartiti musicali. Questa combinazione di immagini, parole e note musicali crea un racconto pittorico capace di suscitare riflessioni ed emozioni.

Ha dei modelli artistici di riferimento?

Sì. In parte mi ispiro all'arte contemporanea di Loui Jover, artista australiano che crea opere d'arte utilizzando come supporto vecchie stampe e giornali, lavorando con china e altre tecniche, richiamando anche uno dei grandi maestri della tradizione artistica italiana, che è Caravaggio, per l'uso sapiente della luce e il modellamento delle figure attraverso intensi contrasti chiaroscurali.

Riguardo alla possibilità di praticare arte a Cerignola, quanto ritiene positiva e stimolante l'apertura di una Pinacoteca, uno spazio interamente dedicato agli artisti locali, come quella inaugurata di recente a Palazzo Fornari?

Senza alcun dubbio si tratta di un fattore di crescita significativo per la promozione e la diffusione dell'arte nella nostra città. Questa iniziativa, grazie all'iniziativa di Luca Gasparro e dell'associazione Art&Fatti, ha visto la partecipazione attiva degli artisti coinvolti, tra cui la sottoscritta. E' un'opportunità preziosa per mettere in luce il talento artistico della nostra città e non solo.

Tre aggettivi per definire il suo modo di "fare arte"

Passionale, espressiva, contestualizzata.
  • Arte
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