Mare Madre, la tavola rotonda promossa dal Rotary Club di Cerignola
La tavola rotonda on line a tema ecologico si terrà venerdì 14 maggio 2021
Cerignola - giovedì 13 maggio 2021
10.02 Comunicato Stampa
Venerdì 14 Maggio 2021 ennesima tavola rotonda on line a tema ecologico promossa dal Rotary Club di Cerignola che vedrà, quale evento interclub, la partecipazione dei clubs Rotary di Andria, Barletta , Canosa, Trani, e Valle dell' Ofanto, e del Lyons Club " N . Piccinni "di Bari.
Dopo i saluti del presidente del Rotary Club Cerignola, dott. Francesco Dibiase, la parola passerà ai due ospiti d'eccezione: la dott. ssa Rosalba Giugni, Presidente dell'associazione Marevivo, da oltre 30 anni impegnata nella tutela del mare e delle sue risorse, e Alessandro Ducci, Capitano di Vascello della Guardia Costiera – Capitaneria di porto di Bari. La relazione della dott. ssa Giugni illustrerà l'impegno della sua associazione nella relativa legislazione nazionale, nel programma Maremostro, ideato per combattere l'inquinamento da plastica nel mare Mediterraneo e nel progetto EDIPO ( eliminazione delle isole plastiche oceaniche ). Il capitano Ducci illustrerà invece l'impegno della Guardia Costiera per la tutela dell'ambiente marino - costiero e il progetto PLASTICFREEGC, promosso dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto Guardia Costiera su mandato del Ministero dell'Ambiente della tutela del Territorio e del Mare, avviato nel 2019 con lo scopo principale di sensibilizzare i cittadini ad una maggiore responsabilità e attenzione alle questioni ambientali, e a promuovere e stimolare comportamenti virtuosi finalizzati alla conservazione dell'am biente marino attraverso iniziative di educazione ambientale.
Non solo negli Oceani, dove la plastica è presente nel 70% - 90% dei rifiuti in mare, ma persino nelle rocce. Il WWF, nel suo recente report "Plastica – una storia infinita", dimostra come i processi geologici abbiano iniziato a incorporare nelle rocce litoranee la plastica finita in mare. La presenza della plastica è anche evidente nei depositi sedimentari marini sia di acque profonde che poco profonde. Questo studio dice che la plastica è ormai diventata diventata un "tecnofossile" ed è destinata a restare negli strati geologici al pari di ciò che oggi osserviamo nei sedimenti come testimonianza delle ere passate, dalle ammoniti ai resti di mammut".
E ancora: la plastica prodotta dalle attività umane è ovunque. Tanto da finire anche nel ciclo dell'acqua, tra terra, mare e cielo, e ritornare addosso a noi sotto forma di pioggia. La scoperta, drammatica per l'ambiente, è arrivata da uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Science ( Giugno 2020 ). "Sta piovendo plastica" - ricorda ancora il Wwf - è il titolo di un recente studio che non lascia dubbi sull'enorme quantità di microplastica presente nell'atmosfera. La scoperta è avvenuta durante l'analisi di campioni di acqua piovana nella zona delle Montagne Rocciose mentre si studiavano eventuali segnali di inquinamento da azoto. In oltre il 90% dei campioni prelevati di acqua piovana sono state identificate microfibre di plastica. Le tracce si trovano anche nelle cime oltre i 3000 metri di altezza. Inoltre, ad Aprile del 2019, un altro gruppo di ricercatori ha scoperto che, in una remota località montana dei Pirenei francesi, enormi quantità di minuscole particelle plastiche 'piovevano' dal cielo: una media giornaliera di 365 particelle di plastica su ogni metro quadrato a 1500 metri di quota. Non è stato possibile risalire all'esatta provenienza dei frammenti, ma l'analisi delle correnti d'aria ha mostrato che alcuni devono aver viaggiato sospesi dai venti per oltre 100 km. Per combattere l'inquinamento da plastica il Wwf sta proseguendo a livello globale un'azione di pressione sui governi affinché venga raggiunto un Accordo globale vincolante che indichi regole e impegni certi per impedire che nell'ambiente si continui a immettere plastica. La petizione globale ha già raggiunto oltre un milione e 760mila cittadini: i prossimi appuntamenti internazionali, a partire da Settembre, dovranno riprendere le azioni, sospese a causa dell'emergenza Covid, verso un sistema "plasticfree".
Per partecipare all'evento Zoom Meeting
ID riunione: 862 5934 4775
Passcode: 155552
Dopo i saluti del presidente del Rotary Club Cerignola, dott. Francesco Dibiase, la parola passerà ai due ospiti d'eccezione: la dott. ssa Rosalba Giugni, Presidente dell'associazione Marevivo, da oltre 30 anni impegnata nella tutela del mare e delle sue risorse, e Alessandro Ducci, Capitano di Vascello della Guardia Costiera – Capitaneria di porto di Bari. La relazione della dott. ssa Giugni illustrerà l'impegno della sua associazione nella relativa legislazione nazionale, nel programma Maremostro, ideato per combattere l'inquinamento da plastica nel mare Mediterraneo e nel progetto EDIPO ( eliminazione delle isole plastiche oceaniche ). Il capitano Ducci illustrerà invece l'impegno della Guardia Costiera per la tutela dell'ambiente marino - costiero e il progetto PLASTICFREEGC, promosso dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto Guardia Costiera su mandato del Ministero dell'Ambiente della tutela del Territorio e del Mare, avviato nel 2019 con lo scopo principale di sensibilizzare i cittadini ad una maggiore responsabilità e attenzione alle questioni ambientali, e a promuovere e stimolare comportamenti virtuosi finalizzati alla conservazione dell'am biente marino attraverso iniziative di educazione ambientale.
Non solo negli Oceani, dove la plastica è presente nel 70% - 90% dei rifiuti in mare, ma persino nelle rocce. Il WWF, nel suo recente report "Plastica – una storia infinita", dimostra come i processi geologici abbiano iniziato a incorporare nelle rocce litoranee la plastica finita in mare. La presenza della plastica è anche evidente nei depositi sedimentari marini sia di acque profonde che poco profonde. Questo studio dice che la plastica è ormai diventata diventata un "tecnofossile" ed è destinata a restare negli strati geologici al pari di ciò che oggi osserviamo nei sedimenti come testimonianza delle ere passate, dalle ammoniti ai resti di mammut".
E ancora: la plastica prodotta dalle attività umane è ovunque. Tanto da finire anche nel ciclo dell'acqua, tra terra, mare e cielo, e ritornare addosso a noi sotto forma di pioggia. La scoperta, drammatica per l'ambiente, è arrivata da uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Science ( Giugno 2020 ). "Sta piovendo plastica" - ricorda ancora il Wwf - è il titolo di un recente studio che non lascia dubbi sull'enorme quantità di microplastica presente nell'atmosfera. La scoperta è avvenuta durante l'analisi di campioni di acqua piovana nella zona delle Montagne Rocciose mentre si studiavano eventuali segnali di inquinamento da azoto. In oltre il 90% dei campioni prelevati di acqua piovana sono state identificate microfibre di plastica. Le tracce si trovano anche nelle cime oltre i 3000 metri di altezza. Inoltre, ad Aprile del 2019, un altro gruppo di ricercatori ha scoperto che, in una remota località montana dei Pirenei francesi, enormi quantità di minuscole particelle plastiche 'piovevano' dal cielo: una media giornaliera di 365 particelle di plastica su ogni metro quadrato a 1500 metri di quota. Non è stato possibile risalire all'esatta provenienza dei frammenti, ma l'analisi delle correnti d'aria ha mostrato che alcuni devono aver viaggiato sospesi dai venti per oltre 100 km. Per combattere l'inquinamento da plastica il Wwf sta proseguendo a livello globale un'azione di pressione sui governi affinché venga raggiunto un Accordo globale vincolante che indichi regole e impegni certi per impedire che nell'ambiente si continui a immettere plastica. La petizione globale ha già raggiunto oltre un milione e 760mila cittadini: i prossimi appuntamenti internazionali, a partire da Settembre, dovranno riprendere le azioni, sospese a causa dell'emergenza Covid, verso un sistema "plasticfree".
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ID riunione: 862 5934 4775
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