Territorio
Maltempo, in 7 giorni terza tromba d’aria sul Gargano
I nubifragi hanno allagato campi e strappato via intere colture di pomodori. Danni sulle colture di pomodori, zucche e ortaggi e su vigneti e oliveti
Foggia - domenica 14 luglio 2019
11.36
Terza tromba d'aria in 7 giorni sul Gargano, con epicentro a Manfredonia, mentre grandinate e nubifragi hanno allagato le campagne, provocato smottamenti e strappato via interi campi di pomodori. E' l'ennesimo bollettino di guerra in campagna, con le segnalazioni giunte a Coldiretti Foggia dagli agricoltori di Manfredonia, Mattinata, San Marco in Lamis, San Nicandro, Vieste, Lesina e Vico del Gargano, con danni a macchia di leopardo tra il 30 e l'80% sulle colture di pomodori, zucche e ortaggi e su vigneti e oliveti.
E' l'ultimo episodio in ordine di tempo, dopo le violente grandinate dei giorni scorsi ad Apricena, Poggio Imperiale, Lesina, Serracapriola, San Severo. Tromba d'aria tra San Severo e San Marco in Lamis in provincia di Foggia, oltre all'alluvione – aggiunge Coldiretti Puglia - che ha creato vere e proprie cascate d'acqua a San Giovanni Rotondo.
Si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 2 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
E' l'ultimo episodio in ordine di tempo, dopo le violente grandinate dei giorni scorsi ad Apricena, Poggio Imperiale, Lesina, Serracapriola, San Severo. Tromba d'aria tra San Severo e San Marco in Lamis in provincia di Foggia, oltre all'alluvione – aggiunge Coldiretti Puglia - che ha creato vere e proprie cascate d'acqua a San Giovanni Rotondo.
Si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 2 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.