Territorio
Ma per la ASL Foggia esiste solo il Coronavirus?
Tutto è concentrato solo ed esclusivamente su COVID-19… e le altre gravi patologie? Nessun problema, aspetteranno!
Cerignola - martedì 14 aprile 2020
16.00
In questo periodo di emergenza segnato dal motto #iorestoacasa pare che, in Capitanata, anche le patologie abbiano deciso di restare a casa, una sorta di "amnistia patologica" che, in modo surreale, abbia fatto si che non si morirà più di altro se non di Coronavirus.
Tutto è concentrato solo ed esclusivamente su COVID-19… e le altre gravi patologie? Nessun problema, aspetteranno!
Si sarebbe potuto organizzare, come in altre regioni e in altre ASL pugliesi, un sistema sanitario completamente diverso, più efficace, più corrispondente ai bisogni effettivi del territorio con un solo ospedale che si occupasse di COVID e altri presidi per tutte le altre patologie.
Da fonti interne all'Ospedale "Tatarella"di Cerignola risulta che siano stati eseguiti lavori al Pronto Soccorso, rafforzato con personale spostato da altri reparti, per accogliere pazienti con sospetto COVID. Risultato? Alcuni reparti chiusi e pazienti mandati in post intensiva cardiologica dedicata al COVID togliendo del personale della terapia intensiva. Uno spreco che non ha prodotto alcun risultato ed una "palla avvelenata" rimbalzata da un campo all'altro con la conseguente penalizzazione per i pazienti cardiopatici, privati di personale e risorse utili.
Il reparto di Medicina, primo tra tutti a doversi occupare di COVID in quanto parliamo di polmonite e quindi pertinenza internistica, si alterna settimanalmente con la Cardiologia.
I pazienti con le più svariate patologie sono stati completamente abbandonati perché tutti gli ambulatori sono stati chiusi e quindi i diabetici, i cardiologici, quelli che avrebbero bisogno di urgenti visite oculistiche, urologiche, otoiatriche dovranno aspettare a tempi migliori, sempre sperando che non si aggravino le patologie di cui soffrono. Tac, risonanza, ecografia, laboratori di analisi… tutto bloccato ad eccezione delle super urgenze.
Proviamo ad immaginare cosa accadrà in ospedale quando questo periodo terminerà. Quanti pazienti dovranno far controllare pace maker, devace, defibrillatori e altri ausili? Quanti avevano prenotato visite urgenti che dovranno comunque fare? Le liste di attesa che furono abbattute , come più volte annunciato, quanto saranno lunghe?
Non sarebbe stato più opportuno dedicare un solo grande centro per il COVID-19?
La ASL Foggia non ha inteso percorrere questa strada dedicandosi ad accorpamenti, spostamenti, chiusure, sospensioni all'insegna del motto #esistesoloilcoronavirus.
Si spera in un ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile, si attende che la ASL Foggia cambi repentinamente l'azione messa in campo con interventi volti a garantire quanti soffrono delle più svariate patologie perché non si muore solo di Coronavirus.
Tutto è concentrato solo ed esclusivamente su COVID-19… e le altre gravi patologie? Nessun problema, aspetteranno!
Si sarebbe potuto organizzare, come in altre regioni e in altre ASL pugliesi, un sistema sanitario completamente diverso, più efficace, più corrispondente ai bisogni effettivi del territorio con un solo ospedale che si occupasse di COVID e altri presidi per tutte le altre patologie.
Da fonti interne all'Ospedale "Tatarella"di Cerignola risulta che siano stati eseguiti lavori al Pronto Soccorso, rafforzato con personale spostato da altri reparti, per accogliere pazienti con sospetto COVID. Risultato? Alcuni reparti chiusi e pazienti mandati in post intensiva cardiologica dedicata al COVID togliendo del personale della terapia intensiva. Uno spreco che non ha prodotto alcun risultato ed una "palla avvelenata" rimbalzata da un campo all'altro con la conseguente penalizzazione per i pazienti cardiopatici, privati di personale e risorse utili.
Il reparto di Medicina, primo tra tutti a doversi occupare di COVID in quanto parliamo di polmonite e quindi pertinenza internistica, si alterna settimanalmente con la Cardiologia.
I pazienti con le più svariate patologie sono stati completamente abbandonati perché tutti gli ambulatori sono stati chiusi e quindi i diabetici, i cardiologici, quelli che avrebbero bisogno di urgenti visite oculistiche, urologiche, otoiatriche dovranno aspettare a tempi migliori, sempre sperando che non si aggravino le patologie di cui soffrono. Tac, risonanza, ecografia, laboratori di analisi… tutto bloccato ad eccezione delle super urgenze.
Proviamo ad immaginare cosa accadrà in ospedale quando questo periodo terminerà. Quanti pazienti dovranno far controllare pace maker, devace, defibrillatori e altri ausili? Quanti avevano prenotato visite urgenti che dovranno comunque fare? Le liste di attesa che furono abbattute , come più volte annunciato, quanto saranno lunghe?
Non sarebbe stato più opportuno dedicare un solo grande centro per il COVID-19?
La ASL Foggia non ha inteso percorrere questa strada dedicandosi ad accorpamenti, spostamenti, chiusure, sospensioni all'insegna del motto #esistesoloilcoronavirus.
Si spera in un ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile, si attende che la ASL Foggia cambi repentinamente l'azione messa in campo con interventi volti a garantire quanti soffrono delle più svariate patologie perché non si muore solo di Coronavirus.