Marinelli: "Il bando per la mensa, è stato scrupolosamente analizzato e redatto, a regola d’arte!"
"espressione emendata in Consiglio, avrebbe escluso a priori chi possiede un centro di cottura in Zona Industriale dalla partecipazione al bando di gara. Non solo non è plausibile, ma è contro la legge!"
Cerignola - mercoledì 27 gennaio 2016
19.54 Comunicato Stampa
"Una delle prerogative dell'Amministrazione Metta, è porre fine alle solite proroghe, tra l'altro illegali e procedere, come la legge prevede, studiando bandi di gara. Nello specifico, il bando per la mensa scolastica, è stato scrupolosamente analizzato e redatto, a regola d'arte! Ma a qualcuno, inspiegabilmente, ancora non piace! Facciamo chiarezza. L'art. 8, del capitolato di gara, recita testualmente così: "La preparazione, la cottura e il confezionamento dei pasti, dovrà essere effettuata presso il centro di produzione pasti, ubicato all'interno della Città di Cerignola". Poi, continua, specificando: "Il centro di produzione dei pasti, non dovrà essere ubicato in Zona Industriale". Pertanto, bene ha fatto, ancora una volta, la Dirigente Dott.ssa Maria Dettori, in quanto, pur non trascrivendo, pedissequamente, l'espressione di delibera di Consiglio del 29 dicembre scorso, nel necessario rispetto della normativa vigente in materia di contratti e appalti, ha mantenuto una linea procedurale conforme e corretta, stabilendo in definitiva che, il centro di cottura per la produzione dei pasti, di chi si aggiudicherà la gara, non dovrà essere ubicato in Zona Industriale. Di contro, se la Dirigente avesse traslato, letteralmente, l'espressione emendata in Consiglio, avrebbe escluso a priori chi possiede un centro di cottura in Zona Industriale dalla partecipazione al bando di gara. Non solo non è plausibile, ma è contro la legge! È come dire, non puoi partecipare alla gara se hai un centro di cottura! Diverso è affermare, se vinci la gara, il centro di cottura deve essere ubicato in un posto diverso dalla Z.I. Aggiungere ulteriori clausole restrittive, comporterebbe la totale nullità del bando ed esporrebbe i responsabili a conseguenze civili e penali. Va ricordato, altresì che, il Consiglio Comunale, adotta gli orientamenti, le linee direttrici, ma non impone, al Dirigente, le modalità di scrittura degli atti dirigenziali! Quindi, in conclusione, la domanda sorge spontanea, se l'obiettivo è sempre stato quello di garantire che chiunque partecipi, dovrà rispettare certi parametri previsti dal bando, perché oggi, qualcuno, non gradisce più, come lo stesso, sia stato scritto? "
Luigi Marinelli
Gruppo Consiliare
del Cambiamento