Cronaca
Luigi Di Maio a Cerignola per sostenere Francesco Bonito
Fa tappa a Cerignola il ministro degli esteri Di Maio nel tour a sostegno dei candidati per le comunali di ottobre
Cerignola - lunedì 13 settembre 2021
19.58
Europeista, istituzionale e pop. Così il ministro degli esteri del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio si è presentato a Cerignola nella visita di questo pomeriggio a sostegno di Francesco Bonito, il candidato del PD che i pentastellati hanno deciso di appoggiare alle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre prossimi. Un bagno di folla davanti alla sezione del movimento in Corso Aldo Moro ha accolto il titolare della Farnesina, dove si è intrattenuto con i giornalisti e non si è sottratto ai selfie di rito con i cittadini accorsi a salutarlo. Da qui, passeggiando per il corso principale, si è recato in Piazza della Repubblica dove ha tenuto un intervento di una ventina di minuti a sostegno di Bonito davanti a una numerosa rappresentanza di cittadini che ha salutato con un: «Siete bellissimi» da cantante pop.
Di Maio non si è soffermato sulle ragioni che hanno portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune, perché, come ha ammesso: «Me ne hanno parlato mentre venivamo qui», e si è limitato ad ammonire i presenti a non votare chi promette di risolvere i problemi che ha creato. Il nodo della questione per il ministro sembra piuttosto vertere sui fondi che l'Europa destinerà ai comuni tramite il PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza), 230 miliardi di cui l'Italia ne ha già ricevuti 25 come anticipo a luglio.
Qui entreranno in gioco la competenza e l'onesta dell'amministratore locale nello spendere bene i denari e per Di Maio questa persona a Cerignola non può che essere Francesco Bonito. Sono lontani i tempi in cui l'Europa era un'entità aliena da combattere, nella parole del ministro è diventata ora una preziosa fonte di opportunità da coltivare. Segno del cambiamento dei cinquestelle da opposizione a forza di governo. E a chi gli ha chiesto come mai il movimento non è alleato con il PD in tutte le città che andranno al voto, (vedi Roma ndr) Di Maio ha risposto con un salomonico: «Dove ci sono i presupposti andiamo insieme, dove non ci sono no».
Di Maio non si è soffermato sulle ragioni che hanno portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune, perché, come ha ammesso: «Me ne hanno parlato mentre venivamo qui», e si è limitato ad ammonire i presenti a non votare chi promette di risolvere i problemi che ha creato. Il nodo della questione per il ministro sembra piuttosto vertere sui fondi che l'Europa destinerà ai comuni tramite il PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza), 230 miliardi di cui l'Italia ne ha già ricevuti 25 come anticipo a luglio.
Qui entreranno in gioco la competenza e l'onesta dell'amministratore locale nello spendere bene i denari e per Di Maio questa persona a Cerignola non può che essere Francesco Bonito. Sono lontani i tempi in cui l'Europa era un'entità aliena da combattere, nella parole del ministro è diventata ora una preziosa fonte di opportunità da coltivare. Segno del cambiamento dei cinquestelle da opposizione a forza di governo. E a chi gli ha chiesto come mai il movimento non è alleato con il PD in tutte le città che andranno al voto, (vedi Roma ndr) Di Maio ha risposto con un salomonico: «Dove ci sono i presupposti andiamo insieme, dove non ci sono no».