Cronaca
Ludopatia: Slot Machine, Concessioni e Interessi politici
Terza Parte dell'inchiesta sulla Ludopatia: le Slot Machine e gli interessi dello Stato
Mondo - martedì 29 novembre 2016
13.57
Continuando a discutere sul "Mondo della Ludopatia" questa volta analizzeremo la questione delle "Slot Machine", questione (o problema) sociale e politica nello stesso momento.
Ormai è acclarato che lo Stato ritenga il gioco d'azzardo una fonte di entrata come le altre, anche se poi stupidamente tenta di lavarsi le mani dal "sangue delle proprie vittime" stanziando fondi e ripetendo in TV slogan come "Gioca Responsabile."
Ormai è d'avanti agli occhi di tutti che le slot machine sono dappertutto: dalle sale da gioco ai Bar, dai ristoranti alle edicole. Tutto ciò grazie alla meccanismo perverso di distribuzione delle "concessioni"; senza dimenticare che il più delle volte queste concessioni passano per le mani della criminalità organizzata.
Quelle luci, quei suoni, quei colori, quelle forme, tutto nelle slot è pensato per attirare il potenziale giocatore, tutto è pensato per far si che, dopo un caffè o dopo aver comprato un pacco di sigarette, si allunghi la mano con quell'euro o due euro di resto e tentare la fortuna "gettandoli nella macchinetta".
Il più delle volte tutto ciò si rileva solo un ingenuo ed occasionale perdere soldi, molto (troppo) raramente si rileva benevole la Slot sputandoci sulle mani dei soldi, ma avvolte questo gesto, che può sembrare innocente, può aprire le porte dell'inferno per chi, per questioni ontologiche e per situazioni economiche e morali contingenti, risulta predisposto a divenire dipendente. Non sono poche le "fortune" e le "famiglie" gettate in quei contenitori di acciaio e plastica. Come testimoniano alcuni:
"Quando giochi, ti sembra di entrare dentro la macchinetta, perché la macchina ti attira tantissimo, è come se ti risucchiasse e tu non riesci a opporre resistenza."
Ora arriviamo alla questione "Politica". Non dimentichiamo che quello delle "Slot Machine" è un settore divenuto molto ricco e che nel 2015 ha garantito alle casse statali circa 8,7 miliardi di euro di entrate, e questo settore è stato spesso usato dai governi per "aumentare le entrate". In un intervista rilasciata a Settembre al Corriere della Sera il presidente del Consiglio Matteo Renzi spiega come il governo non cercherà di finanziere le spese di ricostruzione per il terremoto nel Centro Italia aumentando il costo della benzina o "allargando le maglie" per le concessioni per slot machine, anzi dichiara:
«Stiamo per mettere a punto una misura per togliere le slot da tabaccherie ed esercizi commerciali»
Ma il comportamento di questo governo sembra essere un altro, anzi, sembra remare nel senso opposto: nel documento presentato dal ministero dell'Economia al tavolo della Conferenza Stato-Regioni sul gioco d'azzardo si prevede l'eliminazione della "offerta di gioco in ristoranti, esercizi commerciali e alberghi" e solamente una "significativa riduzione delle awp (le slot machine di ultima generazione) in bar e tabaccherie".
Stando alle statistiche nel 2014 le slot erano 414mila, una ogni 143. Nell'ultima legge di stabilità fu stabilito dal Governo che le slot machine dovevano essere ridotte del 30% entro il 2019. Ma qui salta fuori il solito "bordello" giuridico- politico: nel 2015 l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ha stabilito che la riduzione partirà dal 2017 e che tale riduzione riguarderà il numero delle slot machine presenti sul territorio italiano a Dicembre 2015 e non a Luglio 2015 come previsto precedentemente dalla Legge di Stabilità.
Cosa significa tutto ciò? Che le slot a Luglio 2015 erano 378.000 e a Dicembre 2015 erano aumentate a 418.000. Risultato? Le Slot machine che il Governo Renzi prometteva di diminuire sono aumentate enormemente, anzi, stanno aumentando enormemente!
Ormai è acclarato che lo Stato ritenga il gioco d'azzardo una fonte di entrata come le altre, anche se poi stupidamente tenta di lavarsi le mani dal "sangue delle proprie vittime" stanziando fondi e ripetendo in TV slogan come "Gioca Responsabile."
Ormai è d'avanti agli occhi di tutti che le slot machine sono dappertutto: dalle sale da gioco ai Bar, dai ristoranti alle edicole. Tutto ciò grazie alla meccanismo perverso di distribuzione delle "concessioni"; senza dimenticare che il più delle volte queste concessioni passano per le mani della criminalità organizzata.
Quelle luci, quei suoni, quei colori, quelle forme, tutto nelle slot è pensato per attirare il potenziale giocatore, tutto è pensato per far si che, dopo un caffè o dopo aver comprato un pacco di sigarette, si allunghi la mano con quell'euro o due euro di resto e tentare la fortuna "gettandoli nella macchinetta".
Il più delle volte tutto ciò si rileva solo un ingenuo ed occasionale perdere soldi, molto (troppo) raramente si rileva benevole la Slot sputandoci sulle mani dei soldi, ma avvolte questo gesto, che può sembrare innocente, può aprire le porte dell'inferno per chi, per questioni ontologiche e per situazioni economiche e morali contingenti, risulta predisposto a divenire dipendente. Non sono poche le "fortune" e le "famiglie" gettate in quei contenitori di acciaio e plastica. Come testimoniano alcuni:
"Quando giochi, ti sembra di entrare dentro la macchinetta, perché la macchina ti attira tantissimo, è come se ti risucchiasse e tu non riesci a opporre resistenza."
Ora arriviamo alla questione "Politica". Non dimentichiamo che quello delle "Slot Machine" è un settore divenuto molto ricco e che nel 2015 ha garantito alle casse statali circa 8,7 miliardi di euro di entrate, e questo settore è stato spesso usato dai governi per "aumentare le entrate". In un intervista rilasciata a Settembre al Corriere della Sera il presidente del Consiglio Matteo Renzi spiega come il governo non cercherà di finanziere le spese di ricostruzione per il terremoto nel Centro Italia aumentando il costo della benzina o "allargando le maglie" per le concessioni per slot machine, anzi dichiara:
«Stiamo per mettere a punto una misura per togliere le slot da tabaccherie ed esercizi commerciali»
Ma il comportamento di questo governo sembra essere un altro, anzi, sembra remare nel senso opposto: nel documento presentato dal ministero dell'Economia al tavolo della Conferenza Stato-Regioni sul gioco d'azzardo si prevede l'eliminazione della "offerta di gioco in ristoranti, esercizi commerciali e alberghi" e solamente una "significativa riduzione delle awp (le slot machine di ultima generazione) in bar e tabaccherie".
Stando alle statistiche nel 2014 le slot erano 414mila, una ogni 143. Nell'ultima legge di stabilità fu stabilito dal Governo che le slot machine dovevano essere ridotte del 30% entro il 2019. Ma qui salta fuori il solito "bordello" giuridico- politico: nel 2015 l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ha stabilito che la riduzione partirà dal 2017 e che tale riduzione riguarderà il numero delle slot machine presenti sul territorio italiano a Dicembre 2015 e non a Luglio 2015 come previsto precedentemente dalla Legge di Stabilità.
Cosa significa tutto ciò? Che le slot a Luglio 2015 erano 378.000 e a Dicembre 2015 erano aumentate a 418.000. Risultato? Le Slot machine che il Governo Renzi prometteva di diminuire sono aumentate enormemente, anzi, stanno aumentando enormemente!