Cronaca
Ludopatia: "10 e Lotto" e lo Stato Criminale
Seconda Parte dell'inchiesta sulla Ludopatia: quando la dipendenza è spinta dallo Stato
Mondo - giovedì 24 novembre 2016
13.32
Questa volta affrontiamo, sempre nell'ottica del "Male del XXI Secolo", cioè la Ludopatia (o anche Dipendenza patologica dal Gioco), una questione molto spinosa che, ahimè e con poco stupore, vede implicato, con le mani intrise di sangue e sudore di mille e mille famiglie, proprio lo Stato: stiamo parlando del "10 e Lotto".
Il 10 è Lotto è una pura e fruttuosissima (per le sue casse e per i suoi sprechi) invenzione dello Stato Italiano che gioca sulle utopiche aspettative di "guadagno facile", aspettative e speranze alimentate dallo stato diffuso di frustrazione e disperazione sociale, morale ed economica.
Non ci vuole molto a spiegare come il 10 e Lotto funzioni: semplicemente nei Tabacchini autorizzati si susseguono sugli schermi presenti, ogni cinque minuti, delle estrazioni di numeri "telematiche", 20 numeri per l'esattezza, quelli vincenti se sia ha (quasi mai) la combinazione giusta. Ma chissà perché i giocatori, molti, perdono sempre.
Ormai è normale quotidianità, normale routine, vedere persone che si affollano nei tabacchini con il naso all'insù e diversi foglietti rosa tra le mani, foglietti pregni di speranze e di autodistruzione. Tutti che, inconsapevolmente, nella mente si ripetono "c'ero vicino", "se non escono ora escono per forza alla prossima", "oggi è la mia giornata", "devo riprendere almeno le spese"….
Non mi è risultato raro vedere scene a dir poco raccapriccianti di persona: ricordo una mattina in cui mi bastarono circa cinque minuti per ricaricare il mio cellulare e nello stesso tempo vedere una signora di mezza età sperperare tutti i soldi della "spesa"; poi, guarda che fortuna, la chiamò inaspettata il marito (posso dire che era lui dato costui gridava a telefono tanto da sembrare che fosse proprio lì nel tabacchino), lei zitta con lo sguardo fisso su quei monitor blu, gli occhi persi e come un automa seppe solo rispondere sono a fare la spesa e richiudere. Ormai quella donna aveva un rapporto morboso (neanche fosse un amante) con un insulso gioco di Stato!
Quel gioco, quei numeri arancioni su uno schermo blu ogni cinque minuti, altro non rappresentano che l'ultimo atto disperato di zittire la propria disperazione quotidiana, senza accorgersi che non si fa altro che cadere ancora più giù nel baratro per il compiacimento di questo Stato criminale, lo stesso che poi in TV ti dice "Gioca senza esagerare"!
Il 10 è Lotto è una pura e fruttuosissima (per le sue casse e per i suoi sprechi) invenzione dello Stato Italiano che gioca sulle utopiche aspettative di "guadagno facile", aspettative e speranze alimentate dallo stato diffuso di frustrazione e disperazione sociale, morale ed economica.
Non ci vuole molto a spiegare come il 10 e Lotto funzioni: semplicemente nei Tabacchini autorizzati si susseguono sugli schermi presenti, ogni cinque minuti, delle estrazioni di numeri "telematiche", 20 numeri per l'esattezza, quelli vincenti se sia ha (quasi mai) la combinazione giusta. Ma chissà perché i giocatori, molti, perdono sempre.
Ormai è normale quotidianità, normale routine, vedere persone che si affollano nei tabacchini con il naso all'insù e diversi foglietti rosa tra le mani, foglietti pregni di speranze e di autodistruzione. Tutti che, inconsapevolmente, nella mente si ripetono "c'ero vicino", "se non escono ora escono per forza alla prossima", "oggi è la mia giornata", "devo riprendere almeno le spese"….
Non mi è risultato raro vedere scene a dir poco raccapriccianti di persona: ricordo una mattina in cui mi bastarono circa cinque minuti per ricaricare il mio cellulare e nello stesso tempo vedere una signora di mezza età sperperare tutti i soldi della "spesa"; poi, guarda che fortuna, la chiamò inaspettata il marito (posso dire che era lui dato costui gridava a telefono tanto da sembrare che fosse proprio lì nel tabacchino), lei zitta con lo sguardo fisso su quei monitor blu, gli occhi persi e come un automa seppe solo rispondere sono a fare la spesa e richiudere. Ormai quella donna aveva un rapporto morboso (neanche fosse un amante) con un insulso gioco di Stato!
Quel gioco, quei numeri arancioni su uno schermo blu ogni cinque minuti, altro non rappresentano che l'ultimo atto disperato di zittire la propria disperazione quotidiana, senza accorgersi che non si fa altro che cadere ancora più giù nel baratro per il compiacimento di questo Stato criminale, lo stesso che poi in TV ti dice "Gioca senza esagerare"!