Attualità
Lucia da Siracusa II, i giovani della Parrocchia Sacri Cuori di Cerignola portano in scena la storia della Santa
La rappresentazione, svoltasi venerdì scorso, ha avuto un ottimo riscontro di pubblico
Cerignola - sabato 16 dicembre 2023
19.28
Si intitola "Lucia da Siracusa II" la rappresentazione teatrale realizzata dai giovani e giovanissimi della Parrocchia Sacri Cuori di Cerignola, in cui si racconta la vita della Santa, che è stata una martire della grande persecuzione dei cristiani sotto l'impero di Diocleziano, nell'anno 304.
Lucia era una giovane di 17 anni che credeva fortemente nella fede e soprattutto in Cristo. Ma lei ormai era stata promessa sposa a Valerio, il suo futuro sposo, che lei rifiutò perché disse che il suo unico sposo era Cristo.
Ad un certo punto si unì ad un pellegrinaggio presso la città di Siracusa, per pregare per la guarigione di sua madre, una donna ammalata da molti anni.
Una volta arrivata presso la tomba in cui riposava la beata Agata, mentre pregava ebbe un'apparizione della beata e al suo risveglio, all'improvviso, la madre guarì. Così lei decise di consegnare tutto quello che possedeva ai poveri e professare la sua fede. Proprio per questo fu processata in piazza e il magistrato la condusse al postribolo, poiché non si poteva condannare a morte una vergine.
Ma la forza dello Spirito Santo scese su di lei, appesantì il suo corpo e nessuno riusciva a trascinarla. Allora il magistrato decise di condannarla al rogo, ma sempre lo Spirito Santo agì non facendo alimentare il fuoco. Lucia allora fu allora colpita con un pugnale e ad un certo punto Valerio, colui che era il suo promesso sposo, affermò che lui era la colpa della morte di Lucia.
L'intensa vita della "Santa della Luce" è stata raccontata con grande maestria e bravura dai giovani e giovanissimi della parrocchia dei Sacri Cuori, devotissima a Santa Lucia. I personaggi di questa rappresentazione sono ragazzi e ragazze che credono nella fede, proprio ha fatto Santa Lucia, interpretata da Fabiana, come Valerio, interpretato da Vittorio, il padre e la madre di Santa Lucia interpretati rispettivamente da Giuseppe e Rosanna.
Un pubblico interessato e partecipe ha assistito alla rappresentazione di venerdì scorso, a dimostrazione di quanto il lavoro dei ragazzi sia stato apprezzato come merita.
Lucia era una giovane di 17 anni che credeva fortemente nella fede e soprattutto in Cristo. Ma lei ormai era stata promessa sposa a Valerio, il suo futuro sposo, che lei rifiutò perché disse che il suo unico sposo era Cristo.
Ad un certo punto si unì ad un pellegrinaggio presso la città di Siracusa, per pregare per la guarigione di sua madre, una donna ammalata da molti anni.
Una volta arrivata presso la tomba in cui riposava la beata Agata, mentre pregava ebbe un'apparizione della beata e al suo risveglio, all'improvviso, la madre guarì. Così lei decise di consegnare tutto quello che possedeva ai poveri e professare la sua fede. Proprio per questo fu processata in piazza e il magistrato la condusse al postribolo, poiché non si poteva condannare a morte una vergine.
Ma la forza dello Spirito Santo scese su di lei, appesantì il suo corpo e nessuno riusciva a trascinarla. Allora il magistrato decise di condannarla al rogo, ma sempre lo Spirito Santo agì non facendo alimentare il fuoco. Lucia allora fu allora colpita con un pugnale e ad un certo punto Valerio, colui che era il suo promesso sposo, affermò che lui era la colpa della morte di Lucia.
L'intensa vita della "Santa della Luce" è stata raccontata con grande maestria e bravura dai giovani e giovanissimi della parrocchia dei Sacri Cuori, devotissima a Santa Lucia. I personaggi di questa rappresentazione sono ragazzi e ragazze che credono nella fede, proprio ha fatto Santa Lucia, interpretata da Fabiana, come Valerio, interpretato da Vittorio, il padre e la madre di Santa Lucia interpretati rispettivamente da Giuseppe e Rosanna.
Un pubblico interessato e partecipe ha assistito alla rappresentazione di venerdì scorso, a dimostrazione di quanto il lavoro dei ragazzi sia stato apprezzato come merita.