Vita di città
Lo stemma del Comune di Cerignola ha compiuto 80 anni
Il 3 Gennaio 1943 Vittorio Emanuele III lo concesse alla città con un Regio Decreto
Cerignola - lunedì 6 febbraio 2023
9.55
Una leggenda popolare racconta che, un tempo, Cerignola era una cittadina virtuosa e rispettosa delle leggi, e per questo attirò l'attenzione e l'invidia del Demonio, che decise di punirla con l'invasione di serpenti velenosi. Questi, una volta arrivati in zona, distrussero i campi e seminarono il terrore tra gli abitanti del piccolo borgo rurale e dintorni.
Dio, però, che conosceva la bontà delle persone che abitavano quei luoghi, mandò uno stormo di cicogne per liberare la popolazione da quella terribile invasione.
Questo è il motivo per cui la Cicogna è inserita nello stemma della città, a simboleggiare la vittoria del Bene, in quanto è un animale che si lega alla nascita, e quindi alla vita. Il serpente identifica invece il Male, che viene schiacciato dall'uccello con il suo poderoso becco.
Risalendo alle origini della città di Cerignola, troviamo testimonianze di un florido ed importante centro normanno, che con molta probabilità nacque sui resti di un precedente insediamento, denominato "Keaunaria".
Quando subentrò la dinastia degli Angioini la cittadina diventò sempre più importante, grazie al commercio e alla produzione agricola (soprattutto granaria).
Nel 1418 Cerignola diventò feudo dei Caracciolo, mentre a partire dal Seicento passò ai Pignatelli, che restarono per circa un secolo. Il violento terremoto che colpì la cittadina nel 1731 cancellò quasi del tutto le abitazioni e i monumenti che erano stati costruiti.
Lo stemma comunale, raffigurante una cicogna che stringe nel becco un serpente, è costituito da uno sfondo celeste che rappresenta il cielo limpido (tipico della nostra terra), e nella parte inferiore è caratterizzato da un vivace colore giallo, che sta a simboleggiare uno dei prodotti agricoli della Capitanata: il grano.
Un documento inedito, risalente al XVII° secolo, dimostra che un tempo il simbolo araldico della Cicogna era dipinto sulla "Porta della Terra", che era la porta principale della città medievale. La cosa singolare è non vi sono esempi del genere in altre città medievali italiane.
Sarebbe auspicabile inserire, tra le materie di insegnamento a scuola, anche una disciplina che possa trasmettere ai ragazzi la conoscenza della storia della propria città.
Dio, però, che conosceva la bontà delle persone che abitavano quei luoghi, mandò uno stormo di cicogne per liberare la popolazione da quella terribile invasione.
Questo è il motivo per cui la Cicogna è inserita nello stemma della città, a simboleggiare la vittoria del Bene, in quanto è un animale che si lega alla nascita, e quindi alla vita. Il serpente identifica invece il Male, che viene schiacciato dall'uccello con il suo poderoso becco.
Risalendo alle origini della città di Cerignola, troviamo testimonianze di un florido ed importante centro normanno, che con molta probabilità nacque sui resti di un precedente insediamento, denominato "Keaunaria".
Quando subentrò la dinastia degli Angioini la cittadina diventò sempre più importante, grazie al commercio e alla produzione agricola (soprattutto granaria).
Nel 1418 Cerignola diventò feudo dei Caracciolo, mentre a partire dal Seicento passò ai Pignatelli, che restarono per circa un secolo. Il violento terremoto che colpì la cittadina nel 1731 cancellò quasi del tutto le abitazioni e i monumenti che erano stati costruiti.
Lo stemma comunale, raffigurante una cicogna che stringe nel becco un serpente, è costituito da uno sfondo celeste che rappresenta il cielo limpido (tipico della nostra terra), e nella parte inferiore è caratterizzato da un vivace colore giallo, che sta a simboleggiare uno dei prodotti agricoli della Capitanata: il grano.
Un documento inedito, risalente al XVII° secolo, dimostra che un tempo il simbolo araldico della Cicogna era dipinto sulla "Porta della Terra", che era la porta principale della città medievale. La cosa singolare è non vi sono esempi del genere in altre città medievali italiane.
Sarebbe auspicabile inserire, tra le materie di insegnamento a scuola, anche una disciplina che possa trasmettere ai ragazzi la conoscenza della storia della propria città.