Lionetti: «L'Amministrazione Metta risulta essere vittima e non responsabile dei puntuali riscontri effettuati dal NOE»
«La discarica di Cerignola, nata per gestire i rifiuti di 9 Comuni, ha dovuto sopperire per 7 anni alle emergenze di mezza Capitanata»
Cerignola - mercoledì 16 marzo 2016
17.12 Comunicato Stampa
Dopo il sindaco Metta interviene sulla vicenda "sequestro discarica" anche l'Assessore del ramo, l'Assessore all'Ambiente Antonio Lionetti che in un comunicato stampa giunto in redazione pochi minuti fa dichiara:
"In data 8/3/2016 la Procura della Repubblica di Foggia ha posto sotto sequestro preventivo l'impianto di biostabilizzazione della discarica Forcone-Cafiero di Cerignola.
Non è stata sequestrata l'intera discarica, ma solo una parte dell'impiantistica di trattamento preventivo dei rifiuti, che tra l'altro conserverà la facoltà d'uso.
In questo legittimo atto della Procura, l'Amministrazione Metta risulta essere vittima e non responsabile dei puntuali riscontri effettuati dai Carabinieri del NOE.
Quanto accaduto è il fisiologico risvolto di un Piano di gestione dei rifiuti Regionale rilevatosi fallimentare sotto ogni punto di vista, così come ha rilevato anche il Governatore Michele Emiliano qualche giorno fa.
La discarica di Cerignola, nata per gestire i rifiuti di 9 Comuni, ha dovuto sopperire per 7 anni alle emergenze di mezza Capitanata.
Un impianto strutturato per trattare circa 160 tonnellate al giorno di rifiuti si è ritrovato a gestirne il doppio, con ovvi risvolti negativi che hanno portato al non rispetto delle prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata nel 2008.
Abbiamo sopperito alle emergenze di diversi Comuni e come contropartita ci si ritrova incriminati dalla Procura della Repubblica.
Nessuna accusa può essere mossa nei confronti dell'attuale Amministrazione, insediatasi da appena 9 mesi, in quanto ciò che è stato riscontrato dall'autorità giudiziaria è la diretta conseguenza di scelte politiche pregresse e evidentemente disastrose.
Tutti sapevano da anni.
Tutti se ne sono infischiati.
Tutti erano consapevoli da anni che il sistema di trattamento dei rifiuti non era adeguato.
Oggi che il Sindaco Metta si rifiuta categoricamente di relegare Cerignola a città immondezzaio della Capitanata si scopre che la discarica non è a norma.
L'Amministrazione Metta sta sopperendo alla inadeguatezza di una classe politica deprecabile e a breve i risultati positivi arriveranno.
A giorni inizieranno i lavori di adeguamento strutturale dell'impianto di biostabilizzazione e il provvedimento dell'Autorità giudiziaria decadrà.
A chi cerca di attribuire improbabili responsabilità a noi dico solo che deve andare a bussare dietro la porta del suo Partito e della sua madrina politica Elena Gentile."
"In data 8/3/2016 la Procura della Repubblica di Foggia ha posto sotto sequestro preventivo l'impianto di biostabilizzazione della discarica Forcone-Cafiero di Cerignola.
Non è stata sequestrata l'intera discarica, ma solo una parte dell'impiantistica di trattamento preventivo dei rifiuti, che tra l'altro conserverà la facoltà d'uso.
In questo legittimo atto della Procura, l'Amministrazione Metta risulta essere vittima e non responsabile dei puntuali riscontri effettuati dai Carabinieri del NOE.
Quanto accaduto è il fisiologico risvolto di un Piano di gestione dei rifiuti Regionale rilevatosi fallimentare sotto ogni punto di vista, così come ha rilevato anche il Governatore Michele Emiliano qualche giorno fa.
La discarica di Cerignola, nata per gestire i rifiuti di 9 Comuni, ha dovuto sopperire per 7 anni alle emergenze di mezza Capitanata.
Un impianto strutturato per trattare circa 160 tonnellate al giorno di rifiuti si è ritrovato a gestirne il doppio, con ovvi risvolti negativi che hanno portato al non rispetto delle prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata nel 2008.
Abbiamo sopperito alle emergenze di diversi Comuni e come contropartita ci si ritrova incriminati dalla Procura della Repubblica.
Nessuna accusa può essere mossa nei confronti dell'attuale Amministrazione, insediatasi da appena 9 mesi, in quanto ciò che è stato riscontrato dall'autorità giudiziaria è la diretta conseguenza di scelte politiche pregresse e evidentemente disastrose.
Tutti sapevano da anni.
Tutti se ne sono infischiati.
Tutti erano consapevoli da anni che il sistema di trattamento dei rifiuti non era adeguato.
Oggi che il Sindaco Metta si rifiuta categoricamente di relegare Cerignola a città immondezzaio della Capitanata si scopre che la discarica non è a norma.
L'Amministrazione Metta sta sopperendo alla inadeguatezza di una classe politica deprecabile e a breve i risultati positivi arriveranno.
A giorni inizieranno i lavori di adeguamento strutturale dell'impianto di biostabilizzazione e il provvedimento dell'Autorità giudiziaria decadrà.
A chi cerca di attribuire improbabili responsabilità a noi dico solo che deve andare a bussare dietro la porta del suo Partito e della sua madrina politica Elena Gentile."