Liceo scientifico di Cerignola, fucina di talenti
Marta Caggiano è la seconda ragazza della quinta C a vincere un premio in un concorso prestigioso
Cerignola - lunedì 13 giugno 2022
11.09
La quinta C del liceo scientifico "Albert Einstein" di Cerignola non smette di sfornare talenti. Dopo Silvia Parente, recente vincitrice del concorso nazionale "Italy Writes" della John Cabot University, è stata la volta della sua compagna di classe Marta Caggiano, diciottenne di Cerignola, che ha ottenuto il primo premio alla "Maths Challenge" di Foggia organizzata dal Dipartimento di Economia, Management e Territorio dell'Università di Foggia, con la collaborazione di Mathesis e della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. La gara è iniziata il 25 febbraio con le prime selezioni e ha come obiettivo la stimolazione del pensiero logico-matematico degli studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori di tutta la provincia. Marta racconta la sua esperienza con fierezza, entusiasmo e maturità, motivo di orgoglio per la sua scuola.
"Da sempre la matematica ha avuto per me un valore quasi spirituale – ha dichiarato Marta – anche se fin da bambina l'ho sempre vissuta in maniera conflittuale. Poi al liceo me ne sono innamorata al punto tale da scegliere per il mio futuro una facoltà universitaria di tipo scientifico. Partecipare a questa gara per me ha significato mettere alla prova le mie capacità e dare sfogo alla mia passione. La preparazione alla gara è stata prettamente mentale perché negli argomenti di matematica sono abbastanza ferrata. Devo ammettere che un po' d'ansia c'è stata ma era mista a tanta speranza."
Marta non ha affrontato questa sfida da sola. "Dico sempre che ognuno di noi deve essere il più grande estimatore di sé stesso, ed io lo sono stata. Per me è stato determinante il supporto del mio professore di matematica Dario Grassi, della mia migliore amica e di mia sorella. Quando sono andata a Foggia il giorno della premiazione avevo una sensazione positiva ma strana. Vincere non era il mio obiettivo, volevo solo mettermi alla prova. Quando poi sono arrivata nell'aula della premiazione ho sentito di avere un unico scopo, quello di alzare al cielo la coppa. Questa vittoria è stata molto significativa per la mia scuola, per la mia futura carriera e la me bambina. Ne vado molto fiera."
"Da sempre la matematica ha avuto per me un valore quasi spirituale – ha dichiarato Marta – anche se fin da bambina l'ho sempre vissuta in maniera conflittuale. Poi al liceo me ne sono innamorata al punto tale da scegliere per il mio futuro una facoltà universitaria di tipo scientifico. Partecipare a questa gara per me ha significato mettere alla prova le mie capacità e dare sfogo alla mia passione. La preparazione alla gara è stata prettamente mentale perché negli argomenti di matematica sono abbastanza ferrata. Devo ammettere che un po' d'ansia c'è stata ma era mista a tanta speranza."
Marta non ha affrontato questa sfida da sola. "Dico sempre che ognuno di noi deve essere il più grande estimatore di sé stesso, ed io lo sono stata. Per me è stato determinante il supporto del mio professore di matematica Dario Grassi, della mia migliore amica e di mia sorella. Quando sono andata a Foggia il giorno della premiazione avevo una sensazione positiva ma strana. Vincere non era il mio obiettivo, volevo solo mettermi alla prova. Quando poi sono arrivata nell'aula della premiazione ho sentito di avere un unico scopo, quello di alzare al cielo la coppa. Questa vittoria è stata molto significativa per la mia scuola, per la mia futura carriera e la me bambina. Ne vado molto fiera."