Vita di città
Le tradizioni non si toccano: qualche polemica a Cerignola per il ritorno della Madonna di Ripalta al Santuario
Nella giornata di ieri alcuni “ritocchi” hanno provocato reazioni tra i cittadini più fedeli alla tradizione
Cerignola - lunedì 14 ottobre 2024
15.09
La partenza al Santuario Diocesano della Sacra Effige della Madonna di Ripalta è stata annunciata sin dall'alba di ieri, domenica, 13 Ottobre, con canti, suono della banda e spari di mortaretti.
Dopo la Santa Messa, celebrata all'alba presso la Cattedrale, il corteo ha accompagnato la Patrona di Cerignola presso la Chiesa di San Domenico, all'interno della quale è stata esposta per il saluto dei cerignolani. Dopo di che ha proseguito per la strada del Santuario, facendo tappa soltanto al plesso "Paolillo".
Un tempo, però- qualcuno ci ha tenuto a ricordare, rimarcando l'importanza dei gesti e dei simboli della tradizione religiosa e popolare- la Sacra Icona della Madonna di Ripalta veniva posizionata nel cuore di Piano San Rocco, in posizione alta affinchè chiunque-passando o guardando anche da lontano-potesse scorgerla e salutarla con una preghiera.
"Non siamo d'accordo con la decisione di collocare il quadro della Madonna all'interno della Chiesa. Ritengo che lasciarla fuori, esposta alla cittadinanza, rappresenti simbolicamente l'abbraccio che ogni cerignolano fa alla sua Mamma, anche se non si avvicina fisicamente, ma la guarda soltanto da lontano". E' questo il punto di vista di Maria e Pietro, una coppia sulla sessantina che, insieme ad un nugolo sparuto di persone, è accorsa per salutare la Madonna che ritorna al Santuario.
"Alla domenica si ha l'abitudine di dormire di più, prova ne è che c'è meno gente rispetto agli anni passati, erano inesistenti bambini e giovani. Io opterei per un ritorno al secondo lunedì del mese di Ottobre. Le tradizioni non vanno toccate, a meno che non vi siano motivi importanti. E comunque, eventuali modifiche andrebbero sempre discusse con i cittadini", continua Maria.
Altro motivo di malcontento (almeno per i più attaccati alle tradizioni) è la mancata sosta della Sacra Icona davanti al Castello, come avveniva solitamente gli anni scorsi.
"Le persone residenti in quella zona e nel centro storico hanno perso la possibilità di salutare la Madonna, a meno che non si rechino in Duomo, o presso il Piano delle Fosse. Non ci sembra giusto", aggiunge un'altra signora, che chiede a chi rivolgersi per le lamentele del caso.
Le tradizioni rendono salda una comunità, e quando cambiano provocano disorientamento e confusione.
"Sarebbe meglio far intervenire i cittadini, chiedere loro se sono d'accordo o meno, prima di introdurre cambiamenti che riguardano consuetudini ormai acquisite da tempo", conclude la signora Maria, attorno alla quale si è riunito un capannello di persone che-però- non vogliono essere interpellate.
Ciò che trapela dai loro discorsi è che, mentre il ritorno al Santuario della Madonna di Ripalta un tempo rivestiva un'importanza rituale e sacrale per molti, oggi è un appuntamento come tanti altri, da svolgere in fretta per dare spazio ad altro nella giornata.
Dopo la Santa Messa, celebrata all'alba presso la Cattedrale, il corteo ha accompagnato la Patrona di Cerignola presso la Chiesa di San Domenico, all'interno della quale è stata esposta per il saluto dei cerignolani. Dopo di che ha proseguito per la strada del Santuario, facendo tappa soltanto al plesso "Paolillo".
Un tempo, però- qualcuno ci ha tenuto a ricordare, rimarcando l'importanza dei gesti e dei simboli della tradizione religiosa e popolare- la Sacra Icona della Madonna di Ripalta veniva posizionata nel cuore di Piano San Rocco, in posizione alta affinchè chiunque-passando o guardando anche da lontano-potesse scorgerla e salutarla con una preghiera.
"Non siamo d'accordo con la decisione di collocare il quadro della Madonna all'interno della Chiesa. Ritengo che lasciarla fuori, esposta alla cittadinanza, rappresenti simbolicamente l'abbraccio che ogni cerignolano fa alla sua Mamma, anche se non si avvicina fisicamente, ma la guarda soltanto da lontano". E' questo il punto di vista di Maria e Pietro, una coppia sulla sessantina che, insieme ad un nugolo sparuto di persone, è accorsa per salutare la Madonna che ritorna al Santuario.
"Alla domenica si ha l'abitudine di dormire di più, prova ne è che c'è meno gente rispetto agli anni passati, erano inesistenti bambini e giovani. Io opterei per un ritorno al secondo lunedì del mese di Ottobre. Le tradizioni non vanno toccate, a meno che non vi siano motivi importanti. E comunque, eventuali modifiche andrebbero sempre discusse con i cittadini", continua Maria.
Altro motivo di malcontento (almeno per i più attaccati alle tradizioni) è la mancata sosta della Sacra Icona davanti al Castello, come avveniva solitamente gli anni scorsi.
"Le persone residenti in quella zona e nel centro storico hanno perso la possibilità di salutare la Madonna, a meno che non si rechino in Duomo, o presso il Piano delle Fosse. Non ci sembra giusto", aggiunge un'altra signora, che chiede a chi rivolgersi per le lamentele del caso.
Le tradizioni rendono salda una comunità, e quando cambiano provocano disorientamento e confusione.
"Sarebbe meglio far intervenire i cittadini, chiedere loro se sono d'accordo o meno, prima di introdurre cambiamenti che riguardano consuetudini ormai acquisite da tempo", conclude la signora Maria, attorno alla quale si è riunito un capannello di persone che-però- non vogliono essere interpellate.
Ciò che trapela dai loro discorsi è che, mentre il ritorno al Santuario della Madonna di Ripalta un tempo rivestiva un'importanza rituale e sacrale per molti, oggi è un appuntamento come tanti altri, da svolgere in fretta per dare spazio ad altro nella giornata.